«Sottoscrivere [a] qualcosa»
Inviato: dom, 25 dic 2011 4:55
Il verbo sottoscrivere viene trattato come solo transitivo nel Treccani (che ha pochissimi difetti e lacune), ma può anche costruirsi con ‘a’ in costruzione assoluta, come nell’esempio miglioriniano «Sottoscrivo a due mani alle parole dello Jespersen». È un uso che qualcuno potrebbe considerare scorretto, ma ne dà conto il Gabrielli nel suo dizionario bivolume (s. v.):
In queste accezioni, anche con costruzione assol. (sottintendendo ‘il proprio nome’). Sottoscrivere a una petizione, a una iniziativa benefica; Ho sottoscritto anch’io al manifesto letterario; Sottoscriveremo alla colletta per un tanto ciascuno; Mi sembra un’idea balorda alla quale non mi sento di sottoscrivere; Sottoscrivo senza riserve a quello che hai detto fin qui.
Aggiungo tre citazioni letterarie.
Né perciò dico io che non si deva ascoltare Aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si debba avere per decreto inviolabile... (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi)
Nei contratti con cui sottoscrivono alla propria rovina essi non si provvedono né appigli a future liti né scappatoie; danno nella rete ingenuamente, e sono infilzati senza misericordia. (Nievo, Confessioni di un Italiano)
\DIRETT.\ Io non voglio entrare adesso a vedere se a torto o a ragione. Dico questo, però: che lei, come privato cittadino, se ha la coscienza tranquilla, può infischiarsi del giudizio della gente; ma da professore no, veda! Addetto a un pubblico ufficio, lei ha l’obbligo di tenerne conto; come debbo tenerne conto io, da direttore; e perciò sono venuto a consigliarle, ancora una volta, di mettersi a riposo.
\TOTI\ E di sottoscrivere così a un giudizio iniquo? (Pirandello, Pensaci, Giacomino!)
In tutt’e tre le frasi si sarebbe potuto anche fare a meno della ‘a’; ma si tratta d’un uso corretto.
In queste accezioni, anche con costruzione assol. (sottintendendo ‘il proprio nome’). Sottoscrivere a una petizione, a una iniziativa benefica; Ho sottoscritto anch’io al manifesto letterario; Sottoscriveremo alla colletta per un tanto ciascuno; Mi sembra un’idea balorda alla quale non mi sento di sottoscrivere; Sottoscrivo senza riserve a quello che hai detto fin qui.
Aggiungo tre citazioni letterarie.
Né perciò dico io che non si deva ascoltare Aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si debba avere per decreto inviolabile... (Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi)
Nei contratti con cui sottoscrivono alla propria rovina essi non si provvedono né appigli a future liti né scappatoie; danno nella rete ingenuamente, e sono infilzati senza misericordia. (Nievo, Confessioni di un Italiano)
\DIRETT.\ Io non voglio entrare adesso a vedere se a torto o a ragione. Dico questo, però: che lei, come privato cittadino, se ha la coscienza tranquilla, può infischiarsi del giudizio della gente; ma da professore no, veda! Addetto a un pubblico ufficio, lei ha l’obbligo di tenerne conto; come debbo tenerne conto io, da direttore; e perciò sono venuto a consigliarle, ancora una volta, di mettersi a riposo.
\TOTI\ E di sottoscrivere così a un giudizio iniquo? (Pirandello, Pensaci, Giacomino!)
In tutt’e tre le frasi si sarebbe potuto anche fare a meno della ‘a’; ma si tratta d’un uso corretto.
