Particelle pronominali con doppia funzione
Moderatore: Cruscanti
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Particelle pronominali con doppia funzione
Può essere usato ti o mi anche se nel contesto funge sia da complemento oggetto che di termine?
Per esempio: "non ti ho mai mentito o ferito". E' corretto lasciarlo con la duplice funzione o è meglio formulare diversamente la frase, magari scrivendo: "non ti ho mai mentito, così come non ti ho mai ferito"?
Grazie
perasperaadastra
Per esempio: "non ti ho mai mentito o ferito". E' corretto lasciarlo con la duplice funzione o è meglio formulare diversamente la frase, magari scrivendo: "non ti ho mai mentito, così come non ti ho mai ferito"?
Grazie
perasperaadastra
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Re: Particelle pronominali con doppia funzione
E chi lo vieta?Per aspera ad astra. ha scritto:Può essere usato ti o mi anche se nel contesto funge sia da complemento oggetto che di termine?
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Non ho trovato nulla di specifico su questo, ma riporto quel che dice la GGIC sulla coordinazione verbale (vol. I, XI.2.1.1.2., pp. 553-554):
Se due verbi sono coordinati tra di loro ed hanno lo stesso pronome clitico, il secondo di questi pronomi non può mancare:
(128 a.) Paolo vi parlerà e vi perdonerà.
(128 b.) *Paolo vi parlerà e perdonerà
(129 a.) Carlo la detesta e la considera una stupida.
(129 b.) *Carlo la detesta e considera una stupida.
Questo vale anche se la forma verbale ha un tempo composto:
(130 a.) Carlo l’ha insultato e l’ha cacciato via.
(130 b.) *Carlo l’ha insultato e ha cacciato via.
La mancanza del secondo pronome è però possibile in locuzioni come lo vende e rivende; lo vedo e rivedo, che sottolineano la ripetitività dell’evento descritto dal verbo.
Tuttavia, se manca anche il secondo ausiliare, se cioè vengono coordinati solo i due participi, allora il secondo pronome non può comparire:
(131 a.) Carlo l’ha insultato e cacciato via.
(131 b.) La ragazza mi è stata presentata da Marco e raccomandata da Giovanni.
(131 c.) La mamma li ha cotti nel forno e fatti mangiare a Carlo.
La frase Non ti ho mai mentito o ferito non mi risulta strana, anzi. Ora si tratterà di trovarne attestazioni autorevoli. Vediamo se ci riesco (o se qualcun altro trova qualcosa).
Se due verbi sono coordinati tra di loro ed hanno lo stesso pronome clitico, il secondo di questi pronomi non può mancare:
(128 a.) Paolo vi parlerà e vi perdonerà.
(128 b.) *Paolo vi parlerà e perdonerà
(129 a.) Carlo la detesta e la considera una stupida.
(129 b.) *Carlo la detesta e considera una stupida.
Questo vale anche se la forma verbale ha un tempo composto:
(130 a.) Carlo l’ha insultato e l’ha cacciato via.
(130 b.) *Carlo l’ha insultato e ha cacciato via.
La mancanza del secondo pronome è però possibile in locuzioni come lo vende e rivende; lo vedo e rivedo, che sottolineano la ripetitività dell’evento descritto dal verbo.
Tuttavia, se manca anche il secondo ausiliare, se cioè vengono coordinati solo i due participi, allora il secondo pronome non può comparire:
(131 a.) Carlo l’ha insultato e cacciato via.
(131 b.) La ragazza mi è stata presentata da Marco e raccomandata da Giovanni.
(131 c.) La mamma li ha cotti nel forno e fatti mangiare a Carlo.
La frase Non ti ho mai mentito o ferito non mi risulta strana, anzi. Ora si tratterà di trovarne attestazioni autorevoli. Vediamo se ci riesco (o se qualcun altro trova qualcosa).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Ho scovato solo quest’esempio di Verga, che rientra comunque nel caso della ripetizione obbligatoria (con l’ausiliare ripetuto):
Io non ti ho mai mentito né ti ho ingannata...
È forse buona norma ripetere il pronome quando svolge due funzioni grammaticali diverse, cosí come avviene col pronome relativo che in funzione di soggetto e oggetto (cfr Serianni XIV.253), in cui si parla, però, di ripetizione preferita, quindi non obbligatoria.
Io non ti ho mai mentito né ti ho ingannata...
È forse buona norma ripetere il pronome quando svolge due funzioni grammaticali diverse, cosí come avviene col pronome relativo che in funzione di soggetto e oggetto (cfr Serianni XIV.253), in cui si parla, però, di ripetizione preferita, quindi non obbligatoria.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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