«C’era una volta il DOP»
Inviato: sab, 20 mag 2006 13:16
Segnalo questo articolo di Maria Luisa Altieri Biagi.
Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
https://www.achyra.org/cruscate/
Fortunatamente questa invocazione è caduta nel vuoto.Massimo Binelli ha scritto:Nonostante i suggerimenti provenienti da molte parti, la Rai non ha finora pensato a far curare una nuova edizione, che sarebbe la terza.
A questo punto mi sorge un’invocazione:
Cruscanti, pensateci voi!
Cosa c’entra «cadere nel vuoto», o raggiante Bubu? Semmai, non è necessaria (né francamente del tutto opportuna).bubu7 ha scritto:Fortunatamente questa invocazione è caduta nel vuoto.
Speriamo che questa volta usino l’IPA, visto che il Fiorelli [è un membro dell’Associazione Fonetica Internazionale e] ne è un fautore e l’usò nell’edizione dello Zingarelli di cui curò la trascrizione fonematica… Sono anche curioso di vedere che tipo di «pronuncia modello» scaturirà dal nuovo DOP, ché nel «suo» Zingarelli il Fiorelli ammise, sí, delle «varianti» [rispetto alla «pronuncia tradizionale»], ma perlopiú toscane…bubu7 ha scritto:…contrariamente a quanto affermato, è quasi pronta la terza edizione, multimediale, del DOP: circa centotrentamila parole di cui quarantamila straniere.
L’opera è diretta da Piero Fiorelli, sarà pubblicata dalla RAI ed è stata ideata e curata da Renato Parascandolo.
Io invece credo che ci si debba preoccupare a parte dell'ignoranza basilare (di una presentatrice poi, il che è ancora piú grave) anche del fatto che si vede l'inglese dappertutto! Tanto da pronunciare all'inglese un'espressione latina.Quanto al "sine die" pronunciato "sàin dài", è molto divertente ma sintomatico del fatto che anche le locuzioni latine sono a tutti gli effetti dei forestierismi...
Pazienza! Sorti alterne delle lingue straniere... qualche decennio fa probabilmente sarebbe successo con il francese. Ma solo qualche anno fa lessi di uno studente che aveva pronunciato "auge" come se fosse una parola francese... Una ventina di anni fa invece una mia compagna di liceo lesse alla francese "opache" su una busta di stampe fotografiche appena ritirate dal negozio. E per tornare alle presentatrici o ai presentatori, tanto per dirne una recentemente si e` sentito piu` di una volta parlare della chiesa di Sant'Apollinaire, pronunciato alla francese.arianna ha scritto: Io invece credo che ci si debba preoccupare a parte dell'ignoranza basilare (di una presentatrice poi, il che è ancora piú grave) anche del fatto che si vede l'inglese dappertutto! Tanto da pronunciare all'inglese un'espressione latina.
Ma davvero? Dunque la RAI ha deciso di regalare a ogni suo annunciatore, doppiatore, lettore, conduttore, giornalista e via dicendo una copia della nuova edizione e per qualche motivo c'è la certezza che ne faranno buon uso, per concludere che non c'è piú bisogno di pressioni dal basso? Francamente, non credo.Infarinato ha scritto:Cosa c’entra «cadere nel vuoto», o raggiante Bubu? Semmai, non è necessariabubu7 ha scritto:Fortunatamente questa invocazione è caduta nel vuoto.
Touché.Federico ha scritto:Ma davvero? Dunque la RAI ha deciso di regalare a ogni suo annunciatore, doppiatore, lettore, conduttore, giornalista e via dicendo una copia della nuova edizione e per qualche motivo c'è la certezza che ne faranno buon uso, per concludere che non c'è piú bisogno di pressioni dal basso?
Ora, se volessimo proseguire applicando una psicologia pseudo-freudiana (cioè "perversa", come qualcuno l'ha definita), potrei maliziosamente supporre che siete presuntuosamente voi a ritenere che vi tenga "in fin troppo grande considerazione" al punto da suggerirvi nientemeno che di curare una nuova edizione del DOP!Infarinato ha scritto:Touché.In realtà, a me l’invocazione del buon Massimo (che ci tiene in fin troppo grande considerazione) suonava piú come un invito a curare una nuova edizione del DOP, compito di cui francamente non mi sento all’altezza…
Io invece sono del parere opposto, perché AMMA ci sono troppe varianti nel DiPI e mi sembra migliore, per chi non ha molta dimestichezza con la linguistica, uno strumento normativo (pronuncia corretta/pronuncia errata). L’annunciatore, l’attore, il giornalista che consulta un dizionario d’ortografia e di pronunzia cerca una risposta chiara al suo dubbio, e non ha, credo, grande interesse per le varianti ammissibili, ecc. Almeno io la penso cosí.Incarcato ha scritto:Se posso dir la mia, sarebbe meglio se invece del DOP si distribuissero copie del DiPI.
I fonetisti moderni hanno fatto tesoro della constatazione che i sistemi fonologici dell’italiano sono molteplici (in particolare, ma non solo, a livello spaziale e sociale) e hanno tradotto in pratica tutto questo con l’elaborazione di opere come il DiPI.Se in passato si poteva forse giustificare l’auspicio di una certa unità di pronuncia, tale uniformità – in un’epoca di italofonia più o meno generalizzata – non è più facilmente realizzabile, né tanto meno auspicabile. Infatti, se l’italiano è ormai di «tutti», ciascuno ha un certo ragionevole diritto ad avere un suo italiano, purché l’italiano da lui posseduto non lo discrimini socialmente e gli assicuri un buon livello di comunicazione.
(A. M. Mioni, Fonetica e fonologia in Introduzione all’italiano contemporaneo – Le strutture – a cura di A. A. Sobrero, Laterza 1993)