Pagina 1 di 3

[VEC] Zhigar

Inviato: lun, 16 gen 2012 19:57
di icio85
Salve, sono nuovo del forum e faccio i complimenti a tutti. Vado alla questione. Mi son trovato a discutere del termine "zhigar" (urlare) in uso nel mio dialetto trevisano e della sua origine. Seguendo i miei studi di storia della lingua (però toscana) ho fatto un ragionamento, che vado ad esporvi.
Nel mio dialetto i luoghi in cui vi è una z interdentale vedono in toscano una c palatale (per esempio "zhercar" per cercare). Questo mi porta a trasformare zhigar in cigar e a notarne la somiglianza con la parola Cicala.
È possibile che zhigar possa derivare da cicala?

Inviato: lun, 16 gen 2012 20:48
di Marco1971
Salve, icio85, e benvenuto! :)

Aspetti che passi il nostro esperto d’etimologia, u merlu rucà. ;)

Inviato: lun, 16 gen 2012 21:38
di Ferdinand Bardamu
Non le so rispondere sull'etimo (ma presumo, cosí, impressionisticamente, che sia una voce fonosimbolica); le volevo però chiedere – giacché la stessa parola esiste anche nel mio dialetto veronese, col significato piú di « piangere » che di « urlare », per il quale abbiamo piuttosto criare – come pronuncia quella zeta iniziale.

Noi della bassa veronese, diversamente dai cugini dell'« alta », abbiamo un'affricata dentale [ʦ] dove il toscano ha un'affricata dentale geminata (es. spazzo, voce del verbo spazzare, da [ˈspaʦʦo] diventa press'a poco [ˈspaʦo]) o un'affricata palatale sorda (es. cipolla ~ zeola, ch'è, piú o meno, [ˈʦeoɰa], con « elle evanescente »).

Inviato: lun, 16 gen 2012 21:47
di Carnby
Sul Dizionario della lingua italiana (Devoto–Oli) c'è scritto questo.
Il Devoto–Oli ha scritto:zigare v. intr. (zigo, zighi, ecc; aus. avere), non com. o region. 1. non com. Lo stridere sottile e acuto del coniglio: la voce era come d'un coniglio che zighi (Carducci). 2. region. (veneto). Gridare o sgridare. [da una serie onomatopeica z....g].
Poi una domanda.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Noi della bassa veronese, diversamente dai cugini dell'« alta », abbiamo un'affricata dentale [ʦ] dove il toscano ha un'affricata dentale geminata (es. spazzo, voce del verbo spazzare, da [ˈspaʦʦo] diventa press'a poco [ˈspaʦo]) o un'affricata palatale sorda (es. cipolla ~ zeola, ch'è, piú o meno, [ˈʦeoɰa], con « elle evanescente »).
Davvero zéola e non zeóla come mi sarei aspettato?.

Inviato: lun, 16 gen 2012 22:09
di Ferdinand Bardamu
Sí, proprio zéola. In effetti, l'antecedente latino non dev'essere lo stesso di cipolla.

Qui per sgridare si usa criare: l'estensione semantica è la stessa di zigare.

Inviato: lun, 16 gen 2012 22:33
di Andrea Russo
Carnby ha scritto:Sul Dizionario della lingua italiana (Devoto–Oli) c'è scritto questo.
Ma il Devoto-Oli, ufficialmente, non è Vocabolario della lingua italiana? Non so se versioni precedenti al 2012 (che possiedo) siano Dizionari.
Scusate l'interruzione della discussione etimologica!

Inviato: lun, 16 gen 2012 22:48
di Marco1971
Il Devoto-Oli ha sempre recato la dicitura Vocabolario, sin dalla prima edizione e anche in quella bivolume.

Inviato: lun, 16 gen 2012 22:54
di Carnby
Marco1971 ha scritto:Il Devoto-Oli ha sempre recato la dicitura Vocabolario, sin dalla prima edizione e anche in quella bivolume.
Io ho l'edizione monovolume Le Monnier del 1971 e c'è scritto Dizionario.

Inviato: lun, 16 gen 2012 22:57
di Sandro1991
In che senso, allora, qui (quarta riga dal basso), Serianni dice ch’è dizionario?

Inviato: lun, 16 gen 2012 23:01
di Marco1971
Mi sono dunque sbagliato. Alcune edizioni del Devoto-Oli che ho avuto in passato le ho regalate, ma avevo questo falso ricordo che fosse sempre Vocabolario.

Inviato: lun, 16 gen 2012 23:46
di Andrea Russo
Escluderei un errore, dato che Serianni, insieme a Maurizio Trifone, è l'attuale curatore del Devoto-Oli. Mi chiedo a questo punto che necessità ci sia d'alternare tra dizionario / vocabolario. Personalmente non mi dispiace Vocabolario, forse perché mi ricorda il Vocabolario degli Accademici della Crusca, forse il primo dizionario moderno (1612).

Inviato: mar, 17 gen 2012 0:00
di Marco1971
Infatti, c’è un’incoerenza. Per quanto riguarda quello della Crusca, è, senza forse, il primo vocabolario d’una lingua di cultura europea, e vi si sono ispirati quelli di Francia e d’Inghilterra.

Inviato: mar, 17 gen 2012 9:09
di Andrea Russo
Ho messo troppi forse!
Comunque, nonostante sia stato il primo, quasi nessun dizionario si chiama più vocabolario oggigiorno. Non so se è una decisione dei curatori diciamo del secolo scorso, o se già nei secoli XVIII e XIX i dizionari si chiamavano dizionari.

Inviato: mar, 17 gen 2012 16:57
di icio85
Per la verità io sono di Valdobbiadene, quindi si tratta di un trevigiano pedemontano. La zeta, che sia zhéola o zhercàr, è pronunciata alla stessa maniera del th inglese ed è quindi interdentale. Le aggiungo anche che la scrivo con l'acca come segnalato dalla Grafia Veneta Unitaria che trova qui.
Devo quindi pensare che derivi dall'urlo del coniglio? Non lo avrei mai immaginato, ma la cosa ha senso anche pensando a quanto il coniglio sia presente nella cultura e nella cucina veneta.

Inviato: mar, 17 gen 2012 17:13
di icio85
Aggiungo che noi quassù non usiamo il termine criar, anche se è conosciuto, e che la elle evanescente non c'è, o meglio è pronunciata come una normalissima laterale.