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«Enrico o Arrigo?»
Inviato: gio, 26 gen 2012 11:15
di Sandro1991
Ho sentito dire che Arrigo Castellani cambiò il suo nome: da Enrico a Arrigo. È vero? (La mia libreria e la rete non mi aiutano).
Se fosse cosí, perché l’ha fatto? Per via del pittore Enrico Castellani? o magari perché non gli piaceva il raro accostamento consonantico «nr»?

Re: «Enrico o Arrigo?»
Inviato: gio, 26 gen 2012 11:43
di Carnby
Sandro1991 ha scritto: o magari perché non gli piaceva il raro accostamento consonantico «nr»?
Indovinato: lo considerava infatti anitaliano. In realtà, anche in non poche parlate toscane in sintassi si dice «'un risponde mi'a», senz'assimilazione di /nr/.
Inviato: gio, 26 gen 2012 12:06
di Sandro1991
Carnby ha scritto:In realtà, anche in non poche parlate toscane in sintassi si dice «'un risponde mi'a», senz'assimilazione di /nr/.
Quindi [
uɾɾis'pondeˌmi:a]? (I fonetisti mi correggano, grazie).

Inviato: gio, 26 gen 2012 12:42
di Carnby
Sandro1991 ha scritto:Quindi [uɾɾis'pondeˌmia]? (I fonetisti mi correggano, grazie).
Direi [ˌuɾɾisˈponːde ˈmiˑhʌˑ] in fiorentino, però nella parte più occidentale della provincia [ˌunɾisˈponːde ˈmiˑa], poi dopo San Miniato (si pronuncia, sì, /samiˈnjato/ [ˌsamiˈnjaːϑo]!) iniziano i dittongamenti del pisano.
Inviato: gio, 26 gen 2012 23:25
di Andrea Russo
Mi perdoni l'ignoranza, ma i due punti in fonetica non indicano un prolungamento (sia di vocale sia di consonante)? Quindi perché [ˌuɾɾisˈponːde ˈmiˑhʌˑ] coi due punti dopo la
n, oltretutto "complicata" (si può dire per la
n o vale solo per la
s?, insomma preconsonantica)?
Se fosse cosí (altrimenti me ne scuso in anticipo) non dovrebbe essere /sam
:iˈnjato/? Io l'ho sempre sentito nominare con la
m lunga.
Comunque, per tornare a Castellani: solo un personaggio come lui poteva cambiare il nome per tale motivo!

Inviato: ven, 27 gen 2012 1:19
di Carnby
Andrea Russo ha scritto:Mi perdoni l'ignoranza, ma i due punti in fonetica non indicano un prolungamento (sia di vocale sia di consonante)? Quindi perché [ˌuɾɾisˈponːde ˈmiˑhʌˑ] coi due punti dopo la n, oltretutto "complicata" (si può dire per la n o vale solo per la s?, insomma preconsonantica)?
Perché la /n/ è nella sillaba con l'accento primario e quindi l'allungamento è maggiore.
Andrea Russo ha scritto:Se fosse cosí (altrimenti me ne scuso in anticipo) non dovrebbe essere /sam:iˈnjato/? Io l'ho sempre sentito nominare con la m lunga.
Parlavo della pronuncia più comune... nei dintorni di San Miniato. In effetti si dice «Saminiato», così come «Samamante» (San Mamante). San Michele (e il cognome Sammicheli) si pronunciano invece con la doppia. Strano.
Andrea Russo ha scritto:Comunque, per tornare a Castellani: solo un personaggio come lui poteva cambiare il nome per tale motivo!
Comunque non lo cambiò, non poteva farlo; semplicemente si firmava così sui libri.
Inviato: ven, 27 gen 2012 2:29
di Marco1971
Andrea Russo ha scritto:Se fosse cosí (altrimenti me ne scuso in anticipo) non dovrebbe essere /sam:iˈnjato/? Io l'ho sempre sentito nominare con la m lunga.
Credo che sarebbe difficile trovare un fiorentino che pronunciasse
San Miniato con
m scempia...
Inviato: ven, 27 gen 2012 9:29
di Andrea Russo
La rigrazio per le sue risposte, Carnby.
Inviato: ven, 27 gen 2012 11:43
di Carnby
Marco1971 ha scritto:Credo che sarebbe difficile trovare un fiorentino che pronunciasse San Miniato con m scempia...
Beh sì, ma io mi riferivo a San Miniato in provincia di Pisa, non alla chiesa di San Miniato a Monte, che i fiorentini, penso, pronuncino sempre /sammi'njato/.