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Tracce di participio futuro in italiano

Inviato: mar, 07 feb 2012 22:07
di GianDeiBrughi
Tramite l'apertura di questo filone colgo l'occasione di porgere i miei saluti ed i miei complimenti agli utenti di questo foro. Fino ad oggi solevo leggerlo con grande piacere e profitto, ma in questi giorni mi è venuta una curiosità abbastanza stuzzicante da convicermi a registrarmi per chiedere informazioni in proposito.

Qualche giorno fa leggiucchiavo una grammatica e mi capitò di notare che alcune lingue moderne ammettono il participio futuro, tuttavia in quel caso solo per il verbo ausiliare.

Mi chiedevo perciò, ricordandomi dai miei studi del participio futuro latino, se le forme italiane che derivano da esso potrebbero essere considerate di fatto participi futuri. Un po' come se il verbo "venire" avesse conservato il participio futuro nella forma "venturo", mentre il verbo "mangiare", e così tanti altri, invece no.

Sono rimasto incerto però, poiché i participi mi sembra che i participi autentici abbiano un valore verbale vero e proprio, mentre queste tracce di participio futuro mi pare invece che abbiano un valore attributivo. Faccio alcuni esempi:

-Sopraggiungenti le ultime notizie in proposito, mi interessai alla questione.
-Trascorse le vacanze, tornai al lavoro.

Mentre:
*Nascituro il suo erede, si preparava al lieto evento.

Non mi riesce convincermi del tutto dell'una o dell'altra cosa, poiché mi sembra che queste forme possano anche venire sostituite da perifrasi al futuro. Un altro paio di esempi:

-L'anno venturo bisognerà rimboccarsi le maniche.
-L'anno che verrà bisognerà rimboccarsi le maniche.

Mi scuso nel caso in cui il mio messaggio sia scritto in modo scorretto e contenga imprecisioni nelle definizioni grammaticali che ho impiegato. Non sono altro che un volgare dilettante che ha abbandonato la sua abitudine alla lettura passiva spinto appunto dalla curiosità. :oops:

Inviato: mar, 07 feb 2012 22:19
di Marco1971
Salve, GianDeiBrughi, e benvenuto fra noi! :)

Riguardo alla sua curiosità, credo che la risposta si trovi qui, in particolare in fondo alla voce (sott. mia):

Nella lingua latina esisteva anche il p. futuro, sia attivo sia passivo (quest’ultimo detto anche gerundivo o p. di necessità), di cui rimangono in italiano solo pochi esempî, la maggior parte con funzione di aggettivo o sostantivo (per es.: futuro, duraturo, nascituro; l’erigendo palazzo, gli esaminandi, i laureandi).

Questi relitti non hanno quindi possibilità, ch’io sappia, di venir adoperati in italiano con valore verbale. :)

Inviato: mar, 07 feb 2012 22:20
di Ferdinand Bardamu
Le do anch'io il benvenuto e la ringrazio per la sua interessante questione. :)

Il participio futuro latino non ha continuatori in italiano. Gli esempi da lei citati sono cultismi, cioè parole di derivazione dòtta, il cui valore è solamente aggettivale o sostantivale.

Inviato: mar, 07 feb 2012 22:51
di GianDeiBrughi
Ringrazio entrambi sia per il benvenuto, sia per le gentili risposte. :D