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«Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello»

Inviato: sab, 11 feb 2012 16:58
di Sumner
In un famoso spot pubblicitario c’è questo dialogo
“… devo dipingere una parete grande, ci vuole il pennello grande!
… non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello … “
Vorrei sapere come si definisce (sintatticamente) questo modo di esprimersi “non un xxx grande, ma un grande xxx”
Grazie.
Sumner

Re: «Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello»

Inviato: sab, 11 feb 2012 17:35
di Ferdinand Bardamu
Benvenuto/a! :)

Quella pubblicità ha fatto la storia, la trasmettono ancora!

Dal punto di vista retorico-sintattico, si può parlare di chiasmo, figura retorica dell’ordine.

Sul piano sintattico, vi è un’inversione della posizione dell’aggettivo qualificativo che comporta una modificazione nel significato. Nella prima occorrenza – «un pennello grande» – l’aggettivo segue il nome: è quindi in posizione non marcata e esprime una qualità oggettiva e concreta («un pennello di grandi dimensioni»). Nella seconda, l’aggettivo precede il nome, indicando una qualità piú astratta e soggettiva, insomma «un pennello di grande qualità, eccellente et sim.».

Alla voce «grande», il Treccani in linea scrive (sottolineature mie):

come avviene per qualche altro aggettivo (per es. buono, santo), l’elisione e il troncamento, così come la collocazione dell’aggettivo prima o dopo il nome, non sono fatti puramente morfologici o sintattici, ma influiscono notevolmente sull’efficacia e talora anche sul significato delle singole locuzioni (vi è, per es., sensibile differenza fra un gran dolore, un grande dolore, un dolore grande; e più fra un grand’uomo e un uomo grande).

Inviato: sab, 11 feb 2012 18:23
di Sumner
Chiarissimo! Grazie