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Una scoperta «allucinante»
Inviato: sab, 03 mar 2012 13:30
di Fausto Raso
Ho scoperto che il
DOP marca con
meno bene i numerali composti con il 'tre' non accentati (ventitre, cinquantatre ecc.). Ho sempre saputo che i numeri composti con il tre devono essere accentati; omettere l'accento è un errore gravissimo. Come mai il DOP, invece, è permissivo?
Inviato: sab, 03 mar 2012 13:46
di Andrea Russo
Probabilmente perché il composto è talmente trasparente che nessuno leggerebbe /ven'titre/ invece di /venti'tre/. Però son d'accordo con lei: avrebbero dovuto mettere «non ventitre».
Inviato: sab, 03 mar 2012 14:02
di Ferdinand Bardamu
Concordo con Andrea sul motivo (assurdo) per cui qualcuno omette l'accento; tuttavia le parole ossitone in italiano richiedono il segnaccento. Anche perché, ad esempio, è perfettamente analizzabile, cionnonostante perche è una grafia ovviamente inaccettabile.
Inviato: sab, 03 mar 2012 18:17
di PersOnLine
Non voglio sconvolgere ulteriormente il nostro Raso, ma la stessa cosa è anche per
viceré, i composti di -
blu e chissà quali altri compisti da monosillabi.
Inviato: sab, 03 mar 2012 18:54
di Fausto Raso
Gentile PersOnLine, ho dovuto prendere un cardiotonico...
Sarebbe il caso che i responsabili del DOP rivedessero attentamente le varie voci messe a lemma. Quel "meno bene" induce in errore gli studenti che consultano il dizionario, rischiando di prendere un'insufficienza nei loro elaborati se vengono vagliati da docenti degni di questo nome.

Inviato: sab, 03 mar 2012 19:03
di PersOnLine
Fausto Raso ha scritto:Sarebbe il caso che i responsabili del DOP rivedessero attentamente le varie voci messe a lemma. Quel "meno bene" induce in errore gli studenti che consultano il dizionario, rischiando di prendere un'insufficienza nei loro elaborati se vengono vagliati da docenti degni di questo nome.

Bisognerebbe avere una copia cartacea del DOP ante revisione e capire se anche prima era così permissivo.
Inviato: sab, 03 mar 2012 19:12
di Fausto Raso
PersOnLine ha scritto:Bisognerebbe avere una copia cartacea del DOP ante revisione e capire se anche prima era così permissivo.
Purtroppo sí. Anche prima era cosí permissivo. Ho il dizionario cartaceo edito nel 1981.

Le sorprese, però, non sono finite. Al lemma
viepiú scrive 'meglio che vieppiú'. L'unica grafia corretta, invece, è con una sola 'p'. 'Vie' è un avverbio (oggi in disuso) che serve per rafforzare un comparativo e non dà luogo a rafforzamento sintattico. Il Treccani ha l'accortezza, per lo meno, di scrivere 'meno corretto vieppiú':
viepiù (o vie più; meno corretto vieppiù) avv., letter. – Ancor più, sempre più: L’astuto lupo vie più si rinselva (Poliziano). V. anche vie. In lingua, però, un termine o è corretto o non lo è; non può essere corretto 'a metà'. Il Gabrielli, nel suo Dizionario Linguistico Moderno, avverte: «Attenti a non scrivere "vieppiù" (...), perché dopo "vie" non è sottintesa una congiunzione "e" che giustificherebbe il raddoppiamento». Il Gabrielli in rete, ritoccato, lo smentisce. Ma tant'è.
Inviato: sab, 03 mar 2012 22:50
di Ferdinand Bardamu
Caro Fausto, per fortuna il
DOP proscrive la forma
pressocché, addirittura
messa a lemma nel Sansoni bilingue italiano-inglese:
pressoché [pressoké] (meno com. presso che [id.]) avv. — non pressocché