Esito di «n» finale nel Nord Italia
Inviato: mar, 20 mar 2012 20:41
Prendo spunto da una parte di questo intervento per sviluppare l'argomento.
Inoltre, ho l'impressione anche di pronunciare in maniera leggermente nasalizzata la vocale precedente la n finale in parole dialettali come piron (‹forchetta›), cioè, approssimativamente, [piˈrõn].
Secondo il Rohlfs [1949, trad. it. 1966, § 305], il mio dialetto avrebbe caratteristiche piú vicine all'area lombarda e emiliano-romagnola che al veneziano:
Quando n viene a trovarsi in posizione finale in seguito a sviluppo neolatino, in Italia settentrionale si ha quello stesso risultato che è caratteristico della Francia del sud, vale a dire: come là (a seconda delle zone) m a n u è passata talvolta a mã, talaltra maŋ (con nasale velare), cosí anche in Italia settentrionale invece della nasale postdentale abbiamo una nasalizzazione della vocale precedente, oppure una sostituzione con la nasale velare. […] Oggi in Italia settentrionale è molto piú diffusa la nasale velare: si incontra nel ligure (savúŋ, liŋ, karbúŋ, buŋ, veʒíŋ), nel piemontese, nei dialetti del Canton Ticino, nella maggior parte della Lombardia, in veneziano (saóŋ, liŋ, karbóŋ, boŋ, viʒíŋ) e nella zona settentrionale delle Marche. In Emilia e in Romagna si trovano invece prevalentemente le vocali nasalizzate […]; lo stesso risultato si ha nel milanese […].
N è dunque velare anche davanti a consonante non velare? Ho provato a pronunciare, per esempio, dente, ma mi sembra di notare piú una nasalizzazione della vocale precedente che una velarizzazione della nasale.Carnby ha scritto:Nell'italiano settentrionale n in fine di sillaba è comunque velare ([ŋ] o simile).
Inoltre, ho l'impressione anche di pronunciare in maniera leggermente nasalizzata la vocale precedente la n finale in parole dialettali come piron (‹forchetta›), cioè, approssimativamente, [piˈrõn].
Secondo il Rohlfs [1949, trad. it. 1966, § 305], il mio dialetto avrebbe caratteristiche piú vicine all'area lombarda e emiliano-romagnola che al veneziano:
Quando n viene a trovarsi in posizione finale in seguito a sviluppo neolatino, in Italia settentrionale si ha quello stesso risultato che è caratteristico della Francia del sud, vale a dire: come là (a seconda delle zone) m a n u è passata talvolta a mã, talaltra maŋ (con nasale velare), cosí anche in Italia settentrionale invece della nasale postdentale abbiamo una nasalizzazione della vocale precedente, oppure una sostituzione con la nasale velare. […] Oggi in Italia settentrionale è molto piú diffusa la nasale velare: si incontra nel ligure (savúŋ, liŋ, karbúŋ, buŋ, veʒíŋ), nel piemontese, nei dialetti del Canton Ticino, nella maggior parte della Lombardia, in veneziano (saóŋ, liŋ, karbóŋ, boŋ, viʒíŋ) e nella zona settentrionale delle Marche. In Emilia e in Romagna si trovano invece prevalentemente le vocali nasalizzate […]; lo stesso risultato si ha nel milanese […].