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«Pocket»
Inviato: ven, 30 mar 2012 20:04
di Carnby
Leggo ora sul giornale di Firenze, in prima pagina.
La Nazione ha scritto:DOMANI IN REGALO CON LA NAZIONE
I quaderni della finocchiona
100 pagine di prodotti tipici in un pratico pocket
Il dizionario dei salumi con vini buoni a basso prezzo
Non è più di moda «(libro) tascabile»?
Inviato: ven, 30 mar 2012 21:38
di Brazilian dude
Un altro problema degli anglicismi è che ognuno (o ogni nazione) li usa a volte a modo uso. Se non avessi visto la sua spiegazione, avrei immaginato una tasca che accompagna il libro. Ma caspita, come è possibile che venga con una tasca?, mi sarei domandato.
Inviato: ven, 30 mar 2012 22:34
di Marco1971
Costoro – quelli della Nazione – non sanno che in inglese un (libro) tascabile si chiama paperback? Ecco uno dei tanti esempi di anglomania fine a sé stessa.
Inviato: ven, 30 mar 2012 22:59
di Andrea Russo
Probabilmente hanno ripreso
pocketbook, altro modo per dire
libro tascabile, e l'hanno abbreviato...
Comunque, una curiosità: tutti quelli che non sono toscani sanno che cos'è la
finocchiona? (In caso contrario l'è spiegata
qui!)
Inviato: ven, 30 mar 2012 23:37
di Marco1971
Gentile Andrea,
pocketbook in inglese ha significati totalmente diversi, eccoli
qui.

Inviato: sab, 31 mar 2012 0:51
di Marco1971
Oggi, guidando sull’autostrada che mi portava a casa, ho pensato a questo possibile dialogo del futuro, tra madre e figlio:
Mum, cosa meana ‘casa’? – ‘Casa’ meana ‘home’. Su, goiamo home, son.
Naturalmente non avverrà la sostituzione di ‘go’ per ‘andare’, e sapete perché? Perché s’inserirebbe perfettamente nel paradigma della lingua: io goo, tu goi, egli goa, noi goiamo, voi goate, essi goano; e in tutte le forme: che io goi, che io goessi, io goerei, ecc.
Quando la forma si presta all’inserimento naturale, non ha piú alcun interesse; l’interesse consiste solo nella forma esotica, non nel pensiero, non nell’intelligenza, solo nell’apparenza.
Inviato: sab, 31 mar 2012 10:04
di Andrea Russo
Marco1971 ha scritto:Gentile Andrea,
pocketbook in inglese ha significati totalmente diversi, eccoli
qui.

Be', allora c'è qualcosa che non va
qui,
qui e pure
qui.
Inoltre pure l'
Oxford Dictionary riporta:
3 (pocket book)
North American a paperback or other
small or cheap edition of a book.
Inviato: sab, 31 mar 2012 11:31
di Jonathan
Sarebbe da chiamare la redazione della Nazione per far loro notare che certi obbrobri non sono graditi a tutti.
E magari si potrebbe usare un tono ironico, come quando il mio babbo chiamò il Tirreno e chiese: 'scusi, sa dirmi che data è oggi?' (l'edizione di quel giorno, incredibilmente, riportava quella sbagliata).
Pocket vicino a finocchiona non si può proprio vedere.
Inviato: sab, 31 mar 2012 13:27
di Marco1971
Ha ragione, caro Andrea. Però non è nell’uso vivo nell’inglese britannico in quel senso: io vivo con una persona di madrelingua inglese e ho chiesto. E non lo riporta né l’Oxford Advanced né il Cambridge Advanced né il COBUILD, dizionari tutti fondati su corpora.
Inviato: sab, 31 mar 2012 14:36
di Carnby
Oggi è uscito il fascicoletto in questione: è un librettino spillato tipo quaderno, con tanta pubblicità all'interno e copertina leggermente plastificata. La cosa importante è che non c'è scritto da nessuna parte «pocket», a differenza dell'inserzione pubblicitaria di ieri.
Inviato: sab, 31 mar 2012 15:09
di Andrea Russo
Marco1971 ha scritto:Ha ragione, caro Andrea. Però non è nell’uso vivo nell’inglese britannico in quel senso: io vivo con una persona di madrelingua inglese e ho chiesto. E non lo riporta né l’Oxford Advanced né il Cambridge Advanced né il COBUILD, dizionari tutti fondati su corpora.
D'accordo, ma se davvero hanno preso
pocket da
pocketbook (anche se non si spiega l'accorciamento) a questo punto non è cosí assurdo: essendo registrata in piú dizionari sarà senz'altro usata da qualche parte nel mondo anglofono (che non è piú solo quello britannico).
Ah, e
paperback non risulta in alcuni dizionari (non li ho controllati tutti) che voglia dire libro tascabile...
Tornando al famoso
pocket: non avevano davvero altro modo, magari italiano, per definirlo?
