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«Abietto»
Inviato: sab, 31 mar 2012 17:11
di Andrea Russo
Ho appena scoperto (:oops:) che la prima grafia (nel senso di preferita o di lemmatizzata nei dizionari) di
abietto è con una
b e non con due come pensavo, e come tra l'altro si sente pronunciare spesso. M'è venuto quindi un dubbio: le due grafie stanno nello stesso rapporto che intercorre tra
obiettivo e
obbiettivo, con la prima come forma dotta e la seconda come forma popolare, di derivazione diretta?
Il Gabrielli segna come
antica la grafia con due
b.
Grazie a chi vorrà rispondere!

Inviato: sab, 31 mar 2012 17:43
di Marco1971
Probabile. In ogni caso le due forme si alternano nell’uso letterario: l’archivio
BIZ[a] dà 125 ricorrenze di
abiett* e 140 di
abbiett*. Preferisco quest’ultima forma, foneticamente «piú italiana».

Inviato: sab, 31 mar 2012 18:22
di Andrea Russo
La ringrazio della risposta, sempre rapidissima, e della ricerca!
Io pensavo che avrebbe preferito la grafia con una
b, ma forse perché sto mettendo in relazione questa situazione con quella di
ob(
b)
iettivo.
Inviato: dom, 01 apr 2012 18:57
di SinoItaliano
Mi pare che anche Infarinato preferisca la forma «obbiettivo» perché foneticamente piú italiana, ma potrei aver capito male il suo pensiero leggendo un suo intervento.
Inviato: dom, 01 apr 2012 19:31
di Marco1971
Ecco le statistiche letterarie anche per
ob(b)iettiv*:
obiettiv*: 13
obbiettiv*: 12
Mi aspettavo molte piú occorrenze... Comunque, anche qui, le due forme convivono in modo equilibrato (persino in uno stesso autore).
