Italiano e fiorentino argenteo

Spazio di discussione dedicato alla storia della lingua italiana, alla sua evoluzione e a questioni etimologiche

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Ferdinand Bardamu
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Intervento di Ferdinand Bardamu »

Pugnator ha scritto:… inoltre ricordo che questo è dovuto anche al fatto che in Sicilia non si passò direttamente dal latino a una lingua neolatina ma si ebbe per prima una fase semantica con la lingua siculo-araba oramai sopravvissuta solamente nella sua variante/dialetto maltese (che credo debba considerarsi forma principale in quanto unica variante attualmente parlata).
Interessante, questa cosa. In Rete ne ho trovato riscontro, a dir vero in siti di dubbia attendibilità: vi si dice che codesta idea di una rilatinizzazione successiva alla conquista normanna sarebbe una teoria giovanile del Rohlfs, in seguito sconfessata. Avrebbe qualche informazione in piú al riguardo?

AGGIORNAMENTO
In questo libro, nel capitolo intitolato «Le origini della lingua siciliana», si ripercorrono le varie ipotesi in merito alla formazione del siciliano. Pare che l’ipotesi rohlfsiana ceda di fronte a quella della continuità tra il latino volgare prearabo e il volgare romanzo dell’età postaraba.
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