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[VEC] «Come on pàmpano»

Inviato: lun, 30 apr 2012 10:31
di Ferdinand Bardamu
L'espressione idiomatica star () come on pàmpano, nel mio dialetto, significa ‹stare immobile senza far niente, essere d'intralcio› e sim. È filtrata anche nell'italiano regionale, praticamente intatta – stare lì come un pàmpano – con quella forma pàmpano che il Treccani in linea marca come toscana o letteraria.

Stante il numero delle occorrenze su Google, però, sospetto che sia perlomeno comune al Nord Italia. Mi chiedo anche quale sia l'equivalente (pienamente) italiano di quest'espressione.

Inviato: lun, 30 apr 2012 11:07
di Carnby
Leggendolo sull'indice del sottofòro l'avevo interpretato all'inglese: Come on, Pampano! :D Il Devoto–Oli segna pampano come «variante di pampino (popolare in Toscana, altrive sentita come letteraria)». In realtà, sull'AIS, in due punti del Veneto (Cavarzere e Gambarare) compare proprio la forma pampano (altrove nel Nord prevale «foglia della vite»; il tipo «pampano» è presente però a Pirano – in Istria – e in varie località romagnole).

Inviato: lun, 30 apr 2012 11:20
di Ferdinand Bardamu
Sí, la grafia può ingannare. Ma non siamo ancora a questo grado d'inglesizzazione, per fortuna. :D

Interessanti i dati dell'AIS. Non so come si chiami dalle mie parti il pàmpino; m'informerò. Se non fosse pàmpano, forse l'espressione idiomatica è entrata nel veronese per influenza veneziana.

Inviato: lun, 30 apr 2012 20:28
di u merlu rucà
Nel mio dialetto (ligure occidentale) il tipo è 'foglia di vite'. Esiste pànpanu ma con il significato di "giovane cernia". :roll:
Pampano/pampino < pampinus è correlato al greco ampelos (ámpelos) "vite, vigna, vigneto" e tutti e due vengono ricondotti al sostrato linguistico “mediterraneo” (DEI, DELI).

Inviato: lun, 30 apr 2012 21:18
di Ferdinand Bardamu
Ferdinand Bardamu ha scritto:Non so come si chiami dalle mie parti il pàmpino; m'informerò.
Mi sono informato: sembrerebbe essere pàmpano.

Inviato: lun, 30 apr 2012 22:28
di u merlu rucà
La foglia di vite potrebbe non essere all'origine dell'espressione. Nel galiziano esiste pampano con il significato di "stupido, scemo", da una radice onomatopeica pamp. Dovrebbe verificare se in veneto pampano ha pure quel significato. Del resto esiste l'espressione star (lì) come uno scemo anche in lingua, con più o meno lo stesso significato di quella veneta.
tuti a votar par el pampano de galan
Questa frase tratta dalla rete mi induce a pensare che pampano abbia anche quel significato.

Inviato: lun, 30 apr 2012 22:42
di Ferdinand Bardamu
Sí, pàmpano significa anche ‹stupido, scemo›: es. «Àrdelo lí, el pàmpano» ‹Guardalo lí, lo scemo›. Del resto, tranne il tratto sonoro, la sequenza consonantica ricalca, per esempio, quella del milanese bamba e della radice che sta alla base di bambino.

Inviato: lun, 30 apr 2012 22:58
di u merlu rucà
Allora la mia ipotesi ha un fondamento.

Inviato: mar, 01 mag 2012 13:07
di Carnby
Riporto le definizioni del DEI.
Il DEI di Carlo Battisti e Giovanni Alessio ha scritto:pàmpano¹ (-a f., XIV sec., Fiore d'Italia; XIV sec. Sannazzaro) m., XIV sec., -aio, (agg., ant., XIV sec., ora tosc. rust.), -ata (XVI sec., Davanzati, stufa che si fa alle botti), -oso (XVII sec.), -uto (ant., XIV-XVI sec.); foglia di vite, 'pàmpino'; lat. pampinus (relitto mediterraneo della viticultura, cfr. gr. ámpelos vite) it. e romana occidentale; pampinārius agg. (Columella); cfr. lat. tardo pampanus (Oribasio). La forma femm., per influsso di 'foglia' è anche dello spagn. (pámpana). Di qui, col suffisso di fabūlia n. pl., l'abr. pampujjë, umbro pampuja foglie secche da ardere, calabr. pampùglia id. e vampugghi pl., trucioli (raccostato a vampa).

pàmpano² (pàmpolo, Duez.; pàmbalo, Oudin) m., a. 1804, itttol.; pesce pilota, 'fànfano'; cfr. gen. pàmpalo, venez. fànfano, sic. pàmpana, fànfaru, logud. pàmpana, nap. fànfarë, nizz. fanfre, sp. pámpano che indicano lo stromateus fiatula [Stromateus fiatola, n. m.] e il box salpa [Sarpa salpa, n. m.]; lat. pompilus 'pompilo'.

pàmpino m., XVI sec., -eo (agg., Poliziano), -oso (XVI sec.); 'pàmpano¹', germoglio verde della vite che acquista poi il nome di tralcio o sarmento quanto [quando?] di autunno si è reso legnoso; v. dotta, lat. pampinus, -eus, -ōsus.
Un paio di note: nei dizionarî che possiedo non viene citato l'uso regionale di pampano con il significato di «stupido, scemo» (a meno che non sia in qualche modo collegato al pesce); inoltre nel lessico specialisto enologico pampino pare avere un significato un po' differente da quello di «foglia della vite», riferendosi al germoglio che dà origine al tralcio.

Inviato: mar, 01 mag 2012 13:18
di Ferdinand Bardamu
Ho riposto la domanda ai miei genitori, perché la risposta che avevo ricevuto non sembrava essere certa. Pàmpano si usa, come dice Carnby qui sopra, per il germoglio che origina il tralcio; la foglia della vite è, appunto, «foglia di vite». Peraltro, pàmpano pare confondersi con pàmpino: mi viene il sospetto che, nel lessico dei miei, ci sia l'influenza dell'italiano.

Per quanto riguarda l'accezione di pàmpano come ‹stupido, scemo›, aggiungo che nel mio dialetto, con significato analogo, esiste pampalugo (attestato anche nel Treccani in linea e marcato come settentrionale). La somiglianza della sequenza consonantica potrebbe aver favorito il passaggio di significato di pàmpano.

Inviato: mar, 01 mag 2012 15:47
di u merlu rucà
Tanto per aumentare la confusione, pànpanu in genovese è il gioco che in italiano si chiama campana.

Inviato: mer, 02 mag 2012 12:27
di Angeligna
Anche nel siciliano di Camilleri i pàmpini sono i germogli della vite.

Inviato: mer, 27 giu 2012 20:45
di caixine
Oltre a panpano che corrisponde a pampino = germoglio nuovo della vite che in latino è pampinus, in Veneto abbiamo un'altra voce per i germogli degli alberi da frutto in generale che è panelo.
Diciamo anche pane per indicare la filettatura o spira della vite maschio che qualcuno collega alla voce latina pannus ... .

Panpano inteso come stupido e impacciato, sciocco e inetto, va insieme a panpalugo e a panpe/fanfe.

Sono interessanti le informazioni del filologo Giovanni Semerano sull'etimologia del latino pampinus che posterò un'altra volta.

Da on par de ani, dapò ke xe morto me pare a brusco li arbari e le vixele.
La prima volta ke gò bruscà el cacaro a gò tajà tuti li paneli e cusi par ke l'ano semo restài sensa caki; podopo a gò enparasto.

Nota ortografica: in lingua veneta si scrive di preferenza panpano e no pampano.

Inviato: mer, 27 giu 2012 21:00
di Ferdinand Bardamu
Gentile Caixine,

la invito a scrivere in italiano o, eventualmente, a fornire la traduzione di quel che scrive in dialetto. Qui dentro non ci sono solo veneti, e scrivere solo in dialetto mi pare una mancanza di rispetto.

Inoltre, mi auguro che non voglia copincollare interminabili brani o, peggio ancora, caricare la riproduzione scandita di un pezzo di pagina, intasando il fòro. Glielo dico perché so che in altri luoghi, in cui evidentemente ha libertà assoluta d'azione, lei è solito far cosí.

Infine, la informo che in italiano non esiste il verbo postare; forse voleva dire pubblicare o inviare.

Inviato: mer, 27 giu 2012 21:03
di caixine
Gentile Bardamu

lei pensi al suo che io penso al mio.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Gentile Caixine,

...Infine, la informo che in italiano non esiste il verbo postare; forse voleva dire pubblicare o inviare.
E impari che in lingua italiana, come nella lingua veneta, esiste anche il verbo postare che può essere utilizzato nel modo che l'ò adoperato io anche se la Treccani ne dà un uso particolare: http://www.treccani.it/vocabolario/postare

Studi di più e abbia più rispetto per il prossimo perché mi pare che lei non né dimostri molto.