«Andetti» («andai»)
Inviato: lun, 07 mag 2012 15:45
M'è capitato di sentire la forma andetti per andai nella deposizione di Pietro Pacciani durante il processo del mostro di Firenze. La medesima forma l'ho udita anche dai suoi «compagni di merende».
Il corpus di bibliotecaitaliana.it contiene solo tre occorrenze di questo passato remoto irregolare, tutte della terza persona andette. Di queste tre, solo una è di uno scrittore toscano, Giuseppe Giusti.
Il filologo settecentesco Angelo Cerutti condannò andetti nella sua Grammatica filosofica della lingua italiana, assieme a stassi per stessi, dassi per dessi e stiedi per stetti. Che sia un solecismo, nato per analogia da detti (passato remoto di dare), è di palmare evidenza. Mi chiedo però quale sia la sua diffusione nel vernacolo toscano: è condannato come improprietà rustica o è impiegato anche da persone di buona istruzione?
Il corpus di bibliotecaitaliana.it contiene solo tre occorrenze di questo passato remoto irregolare, tutte della terza persona andette. Di queste tre, solo una è di uno scrittore toscano, Giuseppe Giusti.
Il filologo settecentesco Angelo Cerutti condannò andetti nella sua Grammatica filosofica della lingua italiana, assieme a stassi per stessi, dassi per dessi e stiedi per stetti. Che sia un solecismo, nato per analogia da detti (passato remoto di dare), è di palmare evidenza. Mi chiedo però quale sia la sua diffusione nel vernacolo toscano: è condannato come improprietà rustica o è impiegato anche da persone di buona istruzione?