Inviato: mer, 14 giu 2006 15:07
Io non ho mai detto che la monaca di Monza è una persona forte, ho detto che il suo comportamento è dettato dalla sua volontà. Ho solo detto che qualunque azione, che non sia fisicamente o legalmente costretta, è dettata dalla volontà.
E' ovvio che uno sulla sedia a rotelle sceglie se stare seduto o sdraiato, ma questa non è espressione della sua libera volontà, non ho mai sostenuto questo. Quindi, ancora una volta i vostri esempi non sono pertinenti: uno che è sotto tortura è oggettivamente, fisicamente costretto. L'esempio di Incarcato ("se devo scegliere tra una cipolla e il latte cagliato") presuppone una costrizione oggettiva a scegliere tra queste due alternative. Continuate ad applicare il mio ragionamento a casi a cui io non ho mai inteso applicarlo, e confutate quello.
Io ho tirato fuori tutta questa storia per parlare di un evento che è ovviamente, palesemente non dovuto ad alcuna costrizione oggettiva e fisica come la tortura o la sedia a rotelle. Quindi, per favore, confutate pure tutto quello che dico, ma quello che dico, non l'estensione che elaborate voi.
Io rifiuto di chiamare "costrizioni" quelle dovute alla pura pressione sociale, perché le costrizioni da pressione sociale ognuno le impone a sé stesso (nel nostro mondo e nel nostro tempo, la monaca di Monza è un po' un'altra faccenda), e quindi il suo comportamento è frutto della sua volontà di seguire le regole sociali.
Quanto poi a "scegliere tra due beni o tra due mali", vorrei far notare che il male è il contrario del bene, quindi dal punto di vista logico non c'è alcuna differenza.
Ma mi pare che abbiamo ammorbato abbastanza il forum.
E' ovvio che uno sulla sedia a rotelle sceglie se stare seduto o sdraiato, ma questa non è espressione della sua libera volontà, non ho mai sostenuto questo. Quindi, ancora una volta i vostri esempi non sono pertinenti: uno che è sotto tortura è oggettivamente, fisicamente costretto. L'esempio di Incarcato ("se devo scegliere tra una cipolla e il latte cagliato") presuppone una costrizione oggettiva a scegliere tra queste due alternative. Continuate ad applicare il mio ragionamento a casi a cui io non ho mai inteso applicarlo, e confutate quello.
Io ho tirato fuori tutta questa storia per parlare di un evento che è ovviamente, palesemente non dovuto ad alcuna costrizione oggettiva e fisica come la tortura o la sedia a rotelle. Quindi, per favore, confutate pure tutto quello che dico, ma quello che dico, non l'estensione che elaborate voi.
Io rifiuto di chiamare "costrizioni" quelle dovute alla pura pressione sociale, perché le costrizioni da pressione sociale ognuno le impone a sé stesso (nel nostro mondo e nel nostro tempo, la monaca di Monza è un po' un'altra faccenda), e quindi il suo comportamento è frutto della sua volontà di seguire le regole sociali.
Quanto poi a "scegliere tra due beni o tra due mali", vorrei far notare che il male è il contrario del bene, quindi dal punto di vista logico non c'è alcuna differenza.
Ma mi pare che abbiamo ammorbato abbastanza il forum.