Sarebbe interessante conoscere il motivo per cui 'nobiltà si scrive senza la 'i' prima della 't' (nobilità) e 'facilità' con la 'i'. Eppure entrambe provengono dal latino 'nobile(m)' e
'facile(m)'. Ho fatto alcune ricerche ma non sono approdato a nulla.
Nobiltà e facilità
Moderatore: Cruscanti
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Nobiltà e facilità
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Ha ragione, non capisco come sia potuto incorrere in un simile strafalcione.Carnby ha scritto:Mi permetta di correggerla: nobiltà viene dal latino nōbilitāte(m) (nom. nōbilitās) e facilità da facilitāte(m) (nom. facilitās).

«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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