Pagina 1 di 1

Femminile di predecessore

Inviato: ven, 06 lug 2012 10:21
di cecca
Buongiorno!

Mi sono imbattuta nella parola predecessora, che ho trovato molto brutta a suono, anche se alcuni dizionari la contemplano come forma rara. Qualche forum online propone precedentrice, mentre io opterei per cambiare la parola utilizzando una perifrasi, del tipo "colei che mi precedette".

Qualcuno mi può aiutare?

Grazie a tutti

:)

Inviato: ven, 06 lug 2012 10:31
di Andrea Russo
Qualcuno avrà sicuramente una risposta piú completa della mia. Intanto comunque le posso dire che il Devoto-Oli 2012 si limita a riportare la marca grammaticale per il femminile (f. -a), senza aggiungere alcuna glossa (raro, ecc.). Quindi, per quanto brutta, penso che sia una forma legittima. La soluzione che propone, inoltre, mi suona molto aulica, e quindi inadatta nella maggior parte dei testi.

P.S.: invece dell'inutile online può benissimo usare l'italiano in linea. :wink:

Inviato: ven, 06 lug 2012 10:49
di Ferdinand Bardamu
Il Serianni nella sua Grammatica (III. 67) dice, a proposito dei «Nomi in -sore»:

I nomi che al maschile terminano in -sore (perlopiù nomi d'agente deverbali, per es. aggredire aggressore ‘chi aggredisce’), formano quasi sempre il femminile in -itrice, partendo dalla radice dell'infinito, terminante per d: difensore (difend-ere) → difenditrice, offensore (offend-ere) → offenditrice, trasgressore (trasgred-ire) → trasgreditrice.
[…] Il suffisso popolare -sora si affianca talvolta a -itrice: uccisore ucciditrice e uccisora (e cosí, anticamente, offensora, difensora, ecc.).

Sennonché in italiano non esiste il verbo *predecedere (e, a quanto mi risulta, non esiste nemmeno il latino praedecedĕre), perciò ci troviamo a un bivio: o accettiamo predecessora, che tuttavia è raro (come conferma il Treccani in linea) e ha una connotazione popolare; oppure troviamo una perifrasi – cosa che, personalmente, consiglio.

P.S. Se non sbaglio, in ispagnolo il femminile in -a dei nomi in -sor è normale. Forse, in italiano ha agito la devozione verso il latino, impedendo la normalizzazione della forma in -a, che pure, anticamente, era possibile con maggiore libertà.

Inviato: ven, 06 lug 2012 11:10
di cecca
Grazie a entrambi per i chiarimenti e suggerimenti.

Dunque, se scegliessi di variare in perifrasi il contesto mi permetterebbe di utilizzare anche una forma altisonante come "colei che mi precedette" (infatti è un'imperatrice a parlare); ciò che però non ho ben inteso nell'intervento di Ferdinand è perché non potrebbe andare bene precedentrice, che si costruirebbe partendo dall'infinito di precedere sul participio presente precedente (e non da predecedere, come suggerisce lui).

Da ultimo: sono nuova nel forum e le bacchettate mi servono, grazie Andrea!

Inviato: ven, 06 lug 2012 11:22
di Infarinato
cecca ha scritto:…ciò che però non ho ben inteso nell'intervento di Ferdinand è perché non potrebbe andare bene precedentrice, che si costruirebbe partendo dall'infinito di precedere sul participio presente precedente…
Perché questi derivati si formano a partire dalla radice dell’infinito, appunto, non del participio presente, ergo, al massimo, preceditrice. ;)

Inviato: ven, 06 lug 2012 11:28
di cecca
Grazie a tutti e buona giornata!

Inviato: ven, 06 lug 2012 14:01
di domna charola
Se serve per un testo narrativo o teatrale in cui debba parlare un'imperatrice, la perifrasi mi pare la più adatta al contesto. Teatralmente ha un'altra forza (prova a recitarla, trovando l'appoggiatura giusta, e te ne convinci subito), rispetto a un burocratico "la mia preceditrice" o "predecessora", che secondo me butta tutta la scena nella quotidianità più banale.

Invece, mi sono persa sui participi e gli infiniti: predecessore dovrebbe venire da un *predecedere, per così dire, mentre preceditrice non è da precedere? o -de- per qualche motivo salta? qual'è la versione giusta?

Inviato: ven, 06 lug 2012 15:41
di Infarinato
domna charola ha scritto:Invece, mi sono persa sui participi e gli infiniti: predecessore dovrebbe venire da un *predecedere, per così dire…
In realtà, come ci spiega il Treccani, viene da prae- e decessor, e quest’ultimo a sua volta da decedĕre, ma un *praedecedĕre non è mai esistito.
domna charola ha scritto:…mentre preceditrice non è da precedere? o -de- per qualche motivo salta?
Sí, «salta» dal fatto che, mancando appunto un *predecedere, alla nostra Cecca era parso naturale ricorrere a[l semanticamente affine] precedere. ;)

Inviato: ven, 06 lug 2012 19:29
di Carnby
Predecessoressa! :D

Inviato: ven, 06 lug 2012 20:28
di u merlu rucà
Infarinato ha scritto:In realtà, come ci spiega il Treccani, viene da prae- e decessor, e quest’ultimo a sua volta da decedĕre, ma un *praedecedĕre non è mai esistito.
Forse nel latino classico ma in testi latini del 1600/1700 esiste.
Provate a gugolare praedecedere.