«Loop» e «boucle»

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Carnby
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«Loop» e «boucle»

Intervento di Carnby »

Ho notato come nel linguaggio tecnologico e informatico i francesi traducano quasi sempre loop con boucle (gli spagnoli con bucle, che è la stessa parola); in italiano è stato tradotto variamnete con anello, ciclo, iterazione anche se parecchie volte è stato lasciato (ovviamente :?) loop. C'è una parola che in italiano corrisponde a boucle/bucle ed è boccolo, che però ha solo il significato di «ricciolo». Non sarebbe bene avere anche noi un traducente unico per loop come francesi e spagnoli?
Ozioso
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Intervento di Ozioso »

Dalle mie conoscenze di programmazione, mi risulta che ciclo sia abbastanza diffuso tanto da non sembrarmi necessaria l'aggiunta di qualche altro traducente. Il problema maggiore, invece, mi paiono essere le espressioni come ciclo for, ciclo while, ecc.
Faccio notare anche l'esistenza del verbo ciclare, col significato di «iterare attraverso la struttura di controllo ciclo».
Avatara utente
Carnby
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Intervento di Carnby »

Gli strange loops di Douglas Hofstadter sono stati però tradotti con strani anelli, non con strani cicli.
Ozioso
Interventi: 143
Iscritto in data: mar, 01 mag 2012 12:43

Intervento di Ozioso »

Io infatti parlavo dell'ambito informatico, in cui ciclo è tanto radicato da non poter essere scalzato da anello, boccolo, o qualsivoglia alternativa, almeno a parer mio.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Dipende dal contesto, perché in molti campi è usato metaforicamente, in altri no.

Ad esempio, un aereo che in cielo fa un "loop", compie esattamente un anello, o più di uno, ma il senso principale è che disegna una anello verticale, cosa che non è prevista nelle normali traiettorie di volo. Viceversa se in un discorso "entro in loop" vuol dire che continuo a iterare lo stesso concetto, ovvero a girare in tondo in maniera figurata.

Il fatto che in una altra lingua la polisemia sembri indicare un uso lessicale semplificato, secondo me non deve indurci ad impoverire altrettanto i traducenti. Piuttosto si dovrebbe istigare i parlanti a collegare il neurone e decidere quale significato preciso vogliono comunicare. La ricchezza di una lingua - e l'abilità di un buon traduttore - stanno proprio nel saper discriminare e rendere con più termini le molteplici sfumature di una parola.

P.S. che bello essere costretti a ritornare sulla riga e sforzarsi di ritrovare il modo italiano per dire tutta una serie di cose che, senza accorgersene, sono già sfuggite sulla pagina nella versione estera!!!!!! e ci si rende conto veramente di come si parla correntemente, con quali stragi!
Avatara utente
Carnby
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Re: «Loop» e «boucle»

Intervento di Carnby »

Loop sarebbe teoricamente ‘cappio’, ma in inglese non ha il significato deteriore di ‘nodo scorsoio, corda dell’impiccato’ (per quello c'è noose), perciò non si può sempre usare il termine italiano «naturale». Per il significato aeronautico invece si usi gran volta.
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