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Montanelli - indicativo e congiuntivo

Inviato: lun, 23 lug 2012 16:35
di Olgi Valnisi
Buonasera.

Dismetto in via eccezionale e, a dir la verità, un po' tremebondo, la mia unica veste di lettore di codesto foro per intervenire e sottoporre alla vostra attenzione lo stralcio di un vecchio articolo di Indro Montanelli, riproposto ieri dal Corriere della Sera.
Mi ha colpito l'uso dell'indicativo nella prima frase, laddove avrei forse atteso (come in effetti riscontrato in quelle seguenti) un congiuntivo. Penso, esponendomi al rischio strafalcione (ormai mi sono buttato, mi ritirerò poi in buon ordine), che nella prima frase, per attrazione con il "si presentò", il successivo passato remoto sia ammesso.
Diverso il caso delle altre frasi dove l'eventuale uso dell'indicativo sarebbe agrammaticale. È così?

"... Il che non impedisce che Togliatti, quando si presentò alla vera cittadinanza ammassata all'Arena per una partita di football, fu appena applaudito; che la maggioranza dei milanesi condanni senza riserve la condanna inflitta dal Tribunale a un ingegnere, di cui il pubblico accusatore aveva chiesto l'assoluzione; e che il moderato e legalitario «Corriere d'informazione» abbia una vendita tripla o quadrupla dei giornali..."

Inviato: lun, 23 lug 2012 17:37
di Marco1971
Benvenuto, Olgi Valnisi! :) E non tremi troppo, ché non ne ha motivo. ;)

In effetti, il verbo impedire richiede il congiuntivo; qui siamo in una raffinatezza stilistica che giustificherei col concetto – spiegato da Giovanni Nencioni – del verbo vicario, ossia si trasferisce una costruzione sintattica a un verbo piú o meno sinonimo: il che non impedisce che secondo me va interpretato come ciò non toglie che X fu appena applaudito. Il passato remoto qui vuole sottolineare anche, a mio parere, la puntualità dell’evento.

Inviato: lun, 23 lug 2012 20:18
di Olgi Valnisi
Grazie, gentile Marco. :)

De Bortoli

Inviato: lun, 01 ott 2012 12:53
di Sandro1991
Non Montanelli ma de Bortoli, sempre sul Corriere della Sera.

«E non possiamo stupirci se la maggioranza degli italiani, nell’incertezza assoluta, si astenga dal considerare il Paese un’opportunità». (Corsivo mio)

Sul quel congiuntivo ho qualche perplessità: ipercorrettismo (…salviamo il congiuntivo infilandolo ovunque!) o particolare sfumatura semantica?

Inviato: lun, 01 ott 2012 21:49
di Marco1971
Stupire richiede il congiuntivo se costruito con che, non con se. Per me è un errore, forse dovuto a distrazione, di quelli che capitano quando si cambia una frase e rimane qualcosa che non torna.

Inviato: gio, 19 set 2013 12:48
di Black Mamba
Salve! :)

Sto esaminando un opuscolo medico e non mi convince del tutto l'uso del congiuntivo in questo passaggio:

Traendo spunto da modelli internazionali, il nostro Case Management propone un modello multidimensionale, che coinvolga una pluralità di attori e professionisti.

Credo che in questo caso si possa scegliere indifferentemente l'indicativo o il congiuntivo. È così? Qual è preferibile?

Grazie.

Inviato: gio, 19 set 2013 14:43
di Animo Grato
Si tratta di due significati leggermente diversi. Dicendo "il nostro XXX propone un modello che coinvolge", la connotazione è semplicemente descrittiva: il modello esiste, il nostro XXX lo propone, il modello coinvolge.
L'uso del congiuntivo ("che coinvolga") sottolinea invece la finalità, e sposta l'attenzione sul ruolo progettuale del nostro XXX: abbiamo fatto un modello per coinvolgere.
Nel primo caso non c'è premeditazione, nel secondo sì. :wink: