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Ancora sulle virgolette

Inviato: sab, 15 set 2012 16:07
di PersOnLine
Nella grammatica di Dardano e Trifone vien detto (sottolineatura mia):
Talvolta[, le virgolette] vengono usate per dare evidenza a una o più parole, per sottolinearne un particolare significato, per metterne in rilievo la stranezza:
[...]
In questi casi sono più comuni i segni “”, mentre nei discorsi diretti e nelle citazioni sono più comuni i segni «»; [...].
Mentre nel manuale di stile di Lesina (sempre sottolineature mie):
...il corsivo viene utilizzato per evidenziare certe parole o certe frasi in relazione alla loro presenza nel testo. [...] le virgolette [...] al loro significato. In linea di massima, quindi, [...], la scelta fra i due tipi di trattamento può essere fatta tenendo conto dell'aspetto prevalente da evidenziare [...]: la presenza o il significato.
Trovano qualche riscontro nell'uso reale queste due affermazioni? Lo chiedo perché non ne ho trovano riscontro né nella grammatica di Serianni, né nel prontuario della Garavelli.

Re: Ancora sulle virgolette

Inviato: sab, 15 set 2012 17:02
di Carnby
Dardano–Trifone ha scritto:Talvolta[, le virgolette] vengono usate per dare evidenza a una o più parole, per sottolinearne un particolare significato, per metterne in rilievo la stranezza:
[...]
In questi casi sono più comuni i segni “”, mentre nei discorsi diretti e nelle citazioni sono più comuni i segni «»; [...].
Non vorrei sbagliarmi, ma credo che sia la prima volta che leggo una cosa simile.

Inviato: dom, 23 set 2012 6:27
di SinoItaliano
Se proprio si vuole essere descrittivisti, allora direi che attualmente sono piú comuni i segni ""; a scapito di «» e “” che ormai sulla rete non si vedono da alcuna parte se non su Cruscate.

Inviato: dom, 23 set 2012 11:24
di PersOnLine
Non sono comuni perché sulla tastiera italiana standa non sono presenti. Comunque mi sa che "" e “” sono semplici varianti grafiche delle stesse virgolette inglesi.

Inviato: dom, 23 set 2012 13:09
di Ferdinand Bardamu
Fuori tema: se è per questo, nelle tastiere italiane mancano anche le lettere accentate maiuscole, per cui ormai la terza persona ind. pres. del verbo essere è quasi per tutti E’.

Inviato: dom, 23 set 2012 13:45
di PersOnLine
In questo caso, in rete, mi pare un peccato veniale – non si può chiedere a tutti ricordare la combinazione di tasti –, invece è veramente d’una sciatteria disarmante quando si usa un elaboratore di testo.

Inviato: dom, 23 set 2012 14:53
di Ferdinand Bardamu
Infatti, proprio perché nessuno è tenuto a ricordare la combinazione di tasti sarebbe opportuno aggiungere la è maiuscola alla tastiera, semplicemente premendo il blocco maiuscole.