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Un pronome di troppo
Inviato: mar, 18 set 2012 23:55
di bior
Salve a tutti,
nella seguente frase ho l'impressione che ci sia un pronome di troppo e vorrei chiedervi se sia corretta comunque:
Ciao Paola, non riesco a trovare la tua email a cui inviarti i miei documenti
Inviato: mer, 19 set 2012 0:32
di Marco1971
Cosí com’è, la frase è «corretta» in un registro colloquiale. Non dimentichiamo che la correttezza dipende sempre dalla situazione comunicativa, e non è un concetto assoluto. Se volessimo dire la stessa cosa in un italiano ineccepibile, del registro medio, potremmo formularla cosí (dal piú normale al meno curato):
(1) Non riesco a trovare l’indirizzo elettronico a cui inviarti i miei documenti.
(2) Non riesco a trovare l’email a cui inviarti i miei documenti.
(3) Non riesco a trovare la tua email, quella a cui inviarti i miei documenti.
Re: Un pronome di troppo
Inviato: mer, 19 set 2012 10:34
di Infarinato
Per rispondere alla domanda specifica di Bior (e a completamento dell’ottima risposta di Marco), no, non c’è un «pronome di troppo», ché nella frase in esame il clitico
ti è complemento di termine, mentre
a cui è complemento di [moto a] luogo (…di troppo è semmai l’aggettivo possessivo
tua).
Siamo in un caso simile al seguente:
- —Dove preferisci che ti mandi il plico?
—Mandamelo a Roma, grazie.

[FT] «Indirizzo elettronico»
Inviato: mer, 19 set 2012 13:12
di PersOnLine
Marco1971 ha scritto:Se volessimo dire la stessa cosa in un italiano ineccepibile, del registro medio, potremmo formularla cosí (dal piú normale al meno curato):
(1) Non riesco a trovare l’indirizzo elettronico a cui inviarti i miei documenti.
In un italiano medio, credo che si direbbe semplicemente
indirizzo - al massimo [
di posta] - lasciando intendere quale indirizzo dal contesto; se uno mi dicesse "indirizzo elettronico", troverei la frase piuttosto artificiosa.
Re: [FT] «Indirizzo elettronico»
Inviato: mer, 19 set 2012 17:46
di Sandro1991
PersOnLine ha scritto:In un italiano medio, credo che si direbbe semplicemente indirizzo - al massimo [di posta] - lasciando intendere quale indirizzo dal contesto; se uno mi dicesse "indirizzo elettronico", troverei la frase piuttosto artificiosa.
Artificiosa? perché? A me pare alla stessa stregua di
catalogo [
cartaceo] e
catalogo elettronico,
calcolo e
calcolo elettronico,
orologio e
orologio elettronico; è un aggettivo molto comune…
Inviato: mer, 19 set 2012 22:21
di Souchou-sama
Mi limito ad aggiungere che la frase proposta da Marco, cioè:
Non riesco a trovare l’indirizzo elettronico a cui inviarti i miei documenti.
può, in quasi tutt’i contesti, esser semplificata come segue:
Non riesco a trovare l’indirizzo [elettronico] cui inviarti i documenti.
Inviato: mer, 19 set 2012 22:34
di Andrea Russo
Però, tenendo sempre in conto il registro dell'italiano medio, in questo caso non sarebbe preferibile la forma a cui rispetto al semplice cui? Quest'ultimo da solo non andrebbe riservato a registri piú formali?
Inviato: gio, 20 set 2012 0:12
di Marco1971
Andrea mette in luce un aspetto non irrilevante:
cui per
a cui contraddistingue una scelta stilistica di tono elevato. Inoltre, fuori d’un contesto preciso, la soppressione del possessivo in
i miei documenti potrebbe ingenerare equivoci: i documenti potrebbero essere di un’altra persona.
Ma vediamo bene che tutta la lingua è un indumento intimo, che ognuno ama maneggiare secondo i propri gusti.
