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«Collage»

Inviato: gio, 20 set 2012 16:20
di Ferdinand Bardamu
Per collage, sia come procedimento artistico sia come opera letteraria, proporrei centone.

Inviato: gio, 20 set 2012 22:33
di Souchou-sama
Io propongo incollaggio. Essendo cosí simile a collage, mi pare che riesca a rendere il forestierismo del tutto inutile…

Inviato: gio, 20 set 2012 22:41
di Freelancer
Ma allora non dovrebbe essere incollamento? Non parlo il francese, ma sia il Treccani sia il Devoto-Oli che ho aperto sul computer scrivono che questa è la traduzione di collage.

Inviato: gio, 20 set 2012 23:23
di Souchou-sama
Sí, anche incollamento è un possibile traducente di collage. Incollaggio e incollamento, infatti, sono sinonimi. Dunque, tanto vale considerarli sul piano del significante; e qui sceglierei incollaggio, perché 1) ha una sillaba in meno :D; 2) è molto piú simile a collage, e di conseguenza renderebbe piú agevole e meno «traumatica» l’eliminazione del forestierismo.

Inviato: gio, 20 set 2012 23:40
di PersOnLine
Si può anche risemantizzare collaggio, così si evita il rischio della confusione tra azione e risultato, ed è ancora più simile a collage :wink:.

Inviato: ven, 21 set 2012 0:45
di Freelancer
Souchou-sama ha scritto:...e qui sceglierei incollaggio, perché 1) ha una sillaba in meno :D; 2) è molto piú simile a collage, e di conseguenza renderebbe piú agevole e meno «traumatica» l’eliminazione del forestierismo.
Vedo che la sua iscrizione, gentile Souchou-sama, risale ad alcuni mesi fa, quindi lei non ha partecipato alle tante discussioni vertenti sul fatto se una sillaba in più o meno possa veramente indurre, in questa era di anglofilia imperante, chi usa correntemente un termine inglese, a passare al possibile sostituto. Sarei felice di avere almeno un esempio di termine forestiero acclimatatosi, scalzato perché il possibile sostituto era tanto [o più] breve.

Riguardo a incollaggio, questa parola ha una forte connotazione tecnica, e quindi l'italiano medio sarebbe meno propenso ad ampliarne il campo semantico. E anche qui rimando alle innumerevoli discussioni che abbiamo avuto in questa sede, sul fatto che la risemantizzazione è normalissima anche in italiano quando il termine originario è italiano, mentre risulta difficilissima quando è "bloccata" dall'esistenza stessa del forestierismo ormai incuneatosi. Gli esempi sarebbero innumerevoli, ma ne basta uno sul quale ogni tanto si ritorna a discutere, ossia perché gli italiani non chiamano topo l'aggeggio che usiamo quando siamo al computer. Ci si interroghi sul perché invece gli italiani usano senza problemi giraffa per dire boom (nel campo cinematografico) o galletto per dire wing nut (nel campo meccanico), tenendo presente che anche in questo caso la situazione è sfumata, poiché dicono tranquillamente gatto delle nevi per snowcat (sei sillabe anziché due!).