Norme per l'indicazione di indirizzi Internet

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igrino
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Norme per l'indicazione di indirizzi Internet

Intervento di igrino »

Salve,
Spesso mi capita di citare un sito e mi chiedevo quale siano le convenzioni da seguire per indicarlo correttamente.
Ad esempio io evito il prefisso “http:/” e “www” e scrivo semplicemente «...l'articolo del Corriere.it»; mantengo cioè il suffisso finale perché è utile, e a volte indispensabile, per identificare il sito correttamente.
Un problema particolarmente fastidioso è quando il collegamento si trova al termine della frase e dovrebbe essere seguito dal punto: esteticamente infatti trovo molto brutto forme come «...l'articolo del Corriere.it.»
Mi ricorda il caso delle virgolette fra due punti dove, se non erro, mi pare se ne debba usare solo uno. In questo caso però non ci sono le virgolette ma delle sigle, come “it” o “com”, e quindi mi pare ugualmente brutto omettere il secondo punto.
Mi potete consigliare?
Grazie!
domna charola
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Intervento di domna charola »

Ci sono in giro anche pagine della Rete che hanno un indirizzo in cui il classico http// non è seguito da www. Quindi per sicurezza, io lo riporterei sempre.
In genere si usa citare l'indirizzo completo, perché vige anche l'usanza del copia/incolla, quindi diviene comodo avere la stringa completa.
Se invece si tratta di una sitografia su di una pubblicazione ufficiale, oltre alla pagina in rete a cui si fa riferimento, andrebbe indicata anche la data in cui è stata consultata, poiché non è detto che sia più reperibile in futuro quando altri leggeranno la pubblicazione stessa.
Avatara utente
igrino
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Intervento di igrino »

Grazie per il consiglio sull'aggiunta della data, Domna Charola. In effetti è sbagliato dare per scontato che i collegamenti resteranno sempre attivi...
Riguardo al "www" credo che sia comunque opzionale ma controllerò.

E riguardo al collegamento a fine di frase, ha qualche indicazione/suggerimento?

Grazie!
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Se ne ha la possibilità (come qui col BBCode), i collegamenti può nasconderli sotto una parola, come facciamo qui.

Esempio: [url=www.xyz.com]testo scelto[/url].

In tal modo, il punto non costituisce piú un problema. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Il punto finale crea problemi nei programmi di posta, e in generale in quei programmi che rendono il collegamento cliccabile.
E vale sia per gli indirizzi internet che per quelli di posta.

Perchè se si mette il punto attaccato all'indirizzo quest'ultimo viene reso cliccabile compreso il punto (col risultato di ottenere un collegamento errato). Io normalmente risolvo mettendo uno spazio prima del punto però mi pare brutto da vedere.
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

In Gmail, i collegamenti sotto testo col punto subito dopo funzionano. ;)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
valerio_vanni
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Intervento di valerio_vanni »

Ho provato a fare qualche test
In Outook Express: gli indirizzi internet funzionano, quelli di posta no (non vengono resi cliccabili), nell'ultimo Thunderbird funziona tutto.

Ho il ricordo di client mail in cui funzionavano male anche gli indirizzi internet.
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igrino
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Intervento di igrino »

Marco1971 ha scritto:Se ne ha la possibilità (come qui col BBCode), i collegamenti può nasconderli sotto una parola, come facciamo qui.
Sì, questa a volte può essere una soluzione ma spesso mi capita di voler evidenziare che si tratta di un sito.

Nel mio esempio «...l'articolo del Corriere.it» mi piace scrivere proprio Corriere.it per chiarire che non mi riferisco a un articolo del quotidiano cartaceo ma di quello in linea.

Personalmente l'unico problema che ho con i collegamenti quando vi aggiungo un punto finale (ma probabilmente, come suggerito da Valerio_Vanni, dipende dai programmi che adoperiamo) è quello estetico. Continua a sembrarmi orribile una scritta del tipo:

...l'articolo del Corriere.it.

Grazie per tutti i suggerimenti finora ricevuti!
Avatara utente
Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

E l’articolo del Corriere punto it? :D
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Avatara utente
igrino
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Iscritto in data: lun, 24 set 2012 11:45
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Intervento di igrino »

Marco1971 ha scritto:E l’articolo del Corriere punto it? :D
In effetti il mio laconico esempio si presta al fraintendimento! :)

Noto solo ora la forma "Corriere punto it": è una soluzione...

Grazie!
PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

Supponendo che, cartaceo o in linea, si tratti sempre del medesimo prodotto editoriale, io metterei solo il nome della testata (es. "articolo del Corriere", mettendo l'allaccio ipertestualizzando la parola articolo). Se invece si tratta di un giornale solo in linea oppure di un prodotto distinto, allora indicherei il nome del sito così com'è (ad es. sito.it).
ssilvio
Interventi: 9
Iscritto in data: ven, 26 ott 2012 19:35

Intervento di ssilvio »

Effettivamente il problema sul cartaceo è concreto.
Io direi:
l'articolo del "Corriere.it"
in modo da confinare il punto e al tempo stesso isolare il nome del sito dal resto della frase.
Avatara utente
Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Volendo usare le virgolette, meglio quelle piú eleganti: «Corriere.it». :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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