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Etimologia di «perso» (colore)

Inviato: lun, 22 ott 2012 23:54
di Ferdinand Bardamu
L’aggettivo perso significava, in lingua antica, ‹di colore scuro tra il nero e il rosso›. Es. «O animal grazïoso e benigno | che visitando vai per l’aere perso» (Dante, Inf. V 88-89).

La nota etimologica del Treccani in linea dice:

lat. mediev. persus «scuro», forse alteraz. di un precedente pressus (pressior è testimoniato nel sec. 1° d. C. nel senso di «più scuro»)

Quella dello Zingarelli, invece, riporta un’altra origine:

lat. mediev. pĕrsu(m) ‘persiano’: dal colore di stoffe che provenivano dalla Persia (?)

Che ne pensate? Quali dei due etimi è piú probabile?

Inviato: mar, 23 ott 2012 0:25
di Carnby
Riporto le definizioni di altri dizionarî etimologici.
Il DEI ha scritto:pèrso­² agg., ant., XIII sec; colore tra il porpureo e il nero ; m., ant. (Boccaccio), panno di color perso ; cfr. lat. medioev. persus (a. 1209, a Ravenna; a. 1285, a Bologna; a. 1306, a Modena), fr. pers colore p. (XII sec), lat. tardo persus (VIII sec, glosse di Reichenau), propriam. 'persiano', probabilmente dal colore di stoffe di seta che secondo Plinio provenivano dall'Oriente.
Giacomo Devoto ha scritto:pèrso², dal lat. medv. persus (VIII sec. d.C.) 'color perso', e cioè 'persiano' perché colore tipico delle stoffe provenienti dall'Oriente: formato su persĭcus (v. PÈRSICA) come poenus su poenic(e)us.
Entrambi sostengono che la parola ha origine da persicus e parole simili (in modo abbastanza convincente, secondo me).

Inviato: mar, 23 ott 2012 8:11
di Ferdinand Bardamu
La ringrazio. :)

AGGIORNAMENTO
Il DEI ha scritto:pèrso­² […], propriam. 'persiano', probabilmente dal colore di stoffe di seta che secondo Plinio provenivano dall'Oriente.
In Plinio però si trova pressus («viridior et pressior sulphuris», Pl.Iun., Lettere, VIII 20), derivato di premo.

Inviato: mar, 23 ott 2012 8:35
di domna charola
Anche in Glossarium mediae et infimae latinitatis (Du Cange) propende per "originario della Persia", almeno questo sembra essere quello che si ricava dagli autori medievali:

http://www.uni-mannheim.de/mateo/camena ... s0280.html

chiedo scusa ma la scansione in rete non mi permette il copia-incolla (o forse non ci riesco io ...), quindi metto il xxxxxx collegamento alla pagina.

Inviato: mar, 23 ott 2012 10:40
di Carnby
domna charola ha scritto:chiedo scusa ma la scansione in rete non mi permette il copia-incolla (o forse non ci riesco io ...)
No, non è colpa sua, è una scansione in JPG e ovviamente il testo non si può copincollare (a meno che uno non faccia un riconoscimento ottico dei caratteri).

[FT] «Link»

Inviato: mar, 23 ott 2012 10:46
di Infarinato
domna charola ha scritto:chiedo scusa ma la scansione in rete non mi permette il copia-incolla (o forse non ci riesco io ...), quindi metto il link alla pagina.
Del mancato copincolla (effettivamente impossibile), la scusiamo senz’altro, signora Carla, e anzi la ringraziamo del collegamento; link, invece, non lo possiamo proprio sanzionare. :evil:

Inviato: mar, 23 ott 2012 11:51
di Ferdinand Bardamu
Grazie anche a lei, charola. Ricopio qui sotto la voce del glossario del Du Cange:

PERSUS, Color, ad cæruleum, vel ad persicæ mali colorem accedens, Gallis Pers, Italis Perso. Recte Acarisius : Perso è colore de la Persa, donde prende il nome, cioe è azuro scuro et non aperto. Glossæ MSS. : Synopes, color perseus. Scio, originem a Græcia quosdam arcessere ; sed valeant originationes istæ græcissantes in vernaculis nostris. Leo Ost. lib. 3. cap. 57. (al. 58.) : Tunicam unam de panno Perso inaurato. Charta Heccardi Comitis Augustodun. apud Perardum : Casulas 2. una Persa, alia virida. Χρυσοπερσιϰὸς χιτώνισϰος, apud Leonem Grammatic. pag. 465. Vide Jul. Scaliger. exercit. 325. n. 10.

Inviato: mar, 23 ott 2012 12:03
di domna charola
...òstrega!... questa volta nella fretta mi è proprio sfuggito... :oops:

chiedo venia...

Inviato: sab, 27 ott 2012 19:07
di caixine
C’è anche questa del buon filologo Giovanni Semerano che non mi pare male e da buttare.

Inviato: sab, 27 ott 2012 20:11
di Ferdinand Bardamu
Dal rimando di caixine sembra che la radice dell’italiano perso abbia fatto un viaggio di oltre tremila anni senza subire variazione alcuna, o quasi. Inoltre, non vi si cita la prima attestazione di persus in latino – parola estranea al periodo classico – e non si parla dell’italiano perso, il quale, dalle etimologie proposte sopra, sembra piuttosto legato al colore di una stoffa.

Non so quanto plausibile possa essere l’ipotesi di una derivazione dal latino imperiale pressus, da prĕmo*, come sostiene il Treccani in linea. Mi pare però che ci siano sufficienti prove per sostenere l’origine dal toponimo Persia.

* Il participio passato è considerato qui in senso traslato, da un significato letterale ‹lento, moderato, rallentato› («presso pede eos retro cedentes principes recipiebant», Liv.) a un ‹basso, depresso›, quindi, riferito a colore, ‹scuro, atro› [cfr. Lewis & Short s.v. «prĕmo»).

Inviato: sab, 27 ott 2012 21:24
di caixine
C’è anche questa di A. Ernout et A. Meillet.

Inviato: sab, 27 ott 2012 22:22
di Ferdinand Bardamu
Ricopio il testo dell’immagine per evitare che vada perduto con essa:

persus, -a, -um : (bleu) foncé ; pers. Attesté avec ce sens seulement dans les gloses de Reichenau. Persus n’est sans autre chose que l’adjectif persus « de Perse » qui à basse époque se substitue à persicus […] et a dû signifier « couleur de pêche ». Persus est à persicus comme poenus à poenic(e)us. On a soutenu aussi que persus était issu par métathèse de pressus au sens de « sombre, foncé », supposé dans Pline 35, 32 et dans Pline le Jeune, Ep. 8, 20, 4[.]

[persus, -a, -um: blu (scuro); fr. pers. Attestato in questo senso solo nelle glosse di Reichenau. Persus deriva senz’altro dall’aggettivo persus «di Persia, persiano» che in epoca tarda si sostituí a persicus e dovette significare «del colore della pèsca». Persus sta a persicus come poenus sta a poenicus. Si sostenne anche che persus sia derivato per metatesi da pressus nel senso di «atro, scuro», supposto in Plinio 35, 32 e in Plinio il Giovane, Ep. 8, 20, 4.]

Riguardo a pers, omologo francese dell’italiano antico perso, c’è anche la voce del CNRTL, la quale ci dà anche una spiegazione dell’origine dell’aggettivo da Persia (traduco):

Secondo Joseph Brüch in Zeitschrift für romanische Philologie (t.39, p. 211), persus deriverebbe dal nome di paese Persia: e in effetti, stando alla testimonianza di Plinio il Vecchio [Hist. Nat. 11, 75-76], nella produzione delle bombycinae vestes («vesti di seta») s’usavano bozzoli importati dall’Assiria; invece d’«assiro», si diceva «persiano», ed è possibile che tali vesti di seta si siano chiamate *persae vestes («vesti persiane»). Tra queste, alcune varietà eran tinte d’un blu scuro, sicché se ne sarà tratto l'agg. *persa, da cui un maschile *persus, per indicare, per specializzazione d’uso, questo colore.

Inviato: sab, 27 ott 2012 23:53
di u merlu rucà
Interessante disquisizione etimologica qui.

Re: Etimologia di «perso» (colore)

Inviato: dom, 28 ott 2012 11:30
di PaDaSu
Mi pare che alla domanda siano state date adeguate risposte.

Trattasi di un colore tipico di alcune stoffe. Ma quale tinta?
Certamente molto scura, secondo alcuni fra il nero ed il blu, secondo altri fra il nero ed il rosso.

Dante nel Convivio dice: "Lo perso è un colore misto di purpureo e di nero, ma vince lo nero e da lui si dinomina.."

E' quindi possibile che "perso" significhi un colore prossimo al nero ma con sfumatura altrettanto scura.
Il fatto che tale sfumatura possa essere stata sia rossa o sia blu, probabilmente dipendeva da usi e costumi locali.

Inviato: dom, 28 ott 2012 19:19
di caixine
Nell'uso e nei dizionari dell'area linguistica veneta questa voce mi pare manchi;
si trova persego e persegaro = persico, pesco e persicum come nome del frutto proveniente dalla Persia, ma null'altro.