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Questioni ti tempo: presente e futuro.

Inviato: ven, 07 lug 2006 16:04
di pocoyo
Ciao,

Vorrei sottoporvi un mio dubbio di carattere sintattico venutomi leggendo la favoletta pastorale Aminta del Tasso. I versi 258-260 così recitano:

Or su, quando i sospiri
udirò delle piante
io son contenta allor d'essere amante.


L'uso del tempo futuro seguito dal tempo presente è una licenza poetica o una costruzione simile è effettivamente adoperabile?

Grazie a chi voglia rispondermi :D.

Inviato: ven, 07 lug 2006 16:39
di Marco1971
Propenderei per la licenza poetica (l’uso del presente qui sottolineerebbe un’intima certezza), ma bisognerebbe fare qualche ricerca per sapere se tale costrutto fosse comune nell’italiano antico, meno rigido nelle concordanze rispetto all’italiano d’oggi. Non credo di sbagliare dicendo che una temporale introdotta da quando non ammette, in italiano moderno, la combinazione futuro + presente.

Inviato: ven, 07 lug 2006 16:44
di Incarcato
Sempre nell'onnipresente grammatica di Serianni, che al momento non ho, per ogni tempo verbale mi pare di ricordare che ci sia una veloce scorsa sull'uso dello stesso nell'evoluzione della lingua.
Forse cercando lí si potrà rinvenire qualcosa di piú preciso.

Inviato: ven, 07 lug 2006 16:53
di Marco1971
Sí, e infatti ho riletto quelle pagine, in cui sono descritti i diversi valori del presente; qui però siamo nel caso particolare d’una temporale esprimente contemporaneità, e il caso futuro-presente non è contemplato neanche nella GGIC. Per l’italiano dei secoli passati si potrebbe cercare nella Grammatica dell’italiano antico.