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Parlari, ammontari, conversari etc.

Inviato: ven, 07 lug 2006 22:52
di Incarcato
Colgo questi fior nel grazioso prato di Marco (ma sono un poeta! :lol: ):
entrambi ben presenti nei parlari romanzi
Direste anche, per esempio, ammontari? E, in generale, come comportarsi col plurale dei verbi sostantivati?

Inviato: ven, 07 lug 2006 23:24
di Federico
Be', è raro questo uso.
Per il plurale, mi sembra piú probabile usare una qualche forma sostantivale (o di aggettivo sostantivato) derivata.

Una spiegazione potrebbe essere che generalmente l'infinito sostantivato mantiene l'eco della sua funzione originaria, e pertanto porta con sé piú l'idea di un'azione astratta che quella di un fatto o oggetto specifico, e perciò difficilmente può essere plurale.
Bisognerebbe considerare qualche altro caso...

Inviato: ven, 07 lug 2006 23:26
di Marco1971
Gl’infiniti sostantivati diventano declinabili solo quando hanno assunto una certa indipendenza dal verbo e sono registrati come lemmi a parte: i parlari, i mangiari… per ora non me ne vengono in mente altri, ma farò una ricerchina. :D

Nel caso di ammontare, penso che non si possa usare al plurale, neanche invariato.

Inviato: ven, 07 lug 2006 23:53
di Incarcato
Non ne sono sicuro, Marco.
Se ci dobbiamo riferire, per esempio, agli ammontare/i delle lotterie, come altro potremmo esprimerci, stante che in economia ha ormai un significato che tende a tecnicizzarsi?

Inviato: sab, 08 lug 2006 0:08
di Marco1971
GRADIT e persino Gabrielli danno ammontare s.m. inv. (anzi, il GRADIT specifica: solo sing.). Ma non si esclude naturalmente che possa acquisire tale autonomia da diventare declinabile, specie se, come dici, si tecnicizza.

Altri infiniti suscettibili di plurale si trovano nell’insostituibile grammatica di Luca Serianni (XI, § 410): gli averi, gli esseri, i cantari (nel senso di componimento poetico), i dispiaceri, i doveri, i mangiari, i beri, i parlari, i piaceri, i vagabondari. C’è anche una segnalazione della lingua antica, del Boccaccio: gli amorosi baciari e i piacevoli abbracciari. :D

Inviato: sab, 08 lug 2006 0:14
di Incarcato
Quindi tu useresti la forma al plurale?

Inviato: sab, 08 lug 2006 0:28
di Marco1971
Per ora lo sento troppo legato al verbo, e non mi verrebbe d’usarlo al plurale... avrei bisogno d’un periodo d’incubazione... Ricorrerei a gl’importi, le somme...

Inviato: sab, 08 lug 2006 0:33
di Incarcato
Anche a me ammontari stride.

Ma, m'avvedo solo ora del bellissimo sinossi filone, sotto il messaggio di risposta! Mi piace.

Inviato: sab, 08 lug 2006 0:40
di Marco1971
E sinossi è anche GRADITa! 8)

Inviato: sab, 08 lug 2006 10:30
di Federico
Marco1971 ha scritto:GRADIT e persino Gabrielli danno ammontare s.m. inv. (anzi, il GRADIT specifica: solo sing.).
Ma c'è una bella differenza fra "invariabile" e "solo singolare", o no? (A me sembra solo singolare e basta.)
Marco1971 ha scritto:E sinossi è anche GRADITa! 8)
Cioè? È per caso registrato in questa accezione specifica? :shock:

Inviato: sab, 08 lug 2006 15:46
di Marco1971
Non proprio in quest’accezione specifica, ma l’etimo è trasparente: alla lettera sguardo d’insieme.

Inviato: sab, 08 lug 2006 16:09
di Federico
Marco1971 ha scritto:Non proprio in quest’accezione specifica, ma l’etimo è trasparente: alla lettera sguardo d’insieme.
Lo so che è trasparente, era evidente anche per me che non ho studiato il greco; solo dal suo gioco di parole mi era venuto il dubbio...

Inviato: ven, 14 lug 2006 14:46
di Bue
Marco1971 ha scritto:Gl’infiniti sostantivati diventano declinabili solo quando hanno assunto una certa indipendenza dal verbo e sono registrati come lemmi a parte: i parlari, i mangiari… per ora non me ne vengono in mente altri, ma farò una ricerchina. :D
Beh, gli averi, i doveri e i piaceri...

Inviato: ven, 14 lug 2006 15:04
di Marco1971
Grazie, ma la ricerchina l’avevo fatta, se guardi un po’ piú sopra. ;)

Inviato: sab, 30 dic 2006 1:06
di amicus_eius
"...Sedevano in bei conversari" (Gozzano)

In spagnolo gli infiniti plurali non suonano strani (cfr. es. l'espressione idiomatica "los dares y tomares" -dove in italiano si preferisce l'uso di un singolare invariabile: "tutto un dare e prendere...")