«Aspettazione»
Inviato: mer, 14 nov 2012 21:35
Dietro suggerimento di Fausto Raso, propongo qui l’aulente aspettazione, che in un registro alto può sostituire attesa, aspettative. Ecco la trattazione del Treccani:
aspettazióne s. f. [dal lat. exspectatio –onis]. – L’atto di aspettare; il sentimento, la condizione di chi aspetta: essere in a., in grande a., essere pieno d’a.; considerare la vita presente come un’a. della vita futura; accadere secondo l’a., contro o fuori di ogni a.; guardandola con un’aria d’a. supplichevole (Manzoni). Anche, la speranza che si ripone in qualcuno, o che qualcuno aveva fatto concepire di sé: rispondere, venire meno all’a.; superare, deludere, tradire l’a. (dei parenti, degli amici, ecc.). Nell’uno e nell’altro sign., è meno com. di attesa, aspettativa.
Da notare che si usa perlopiú al singolare (deludere l’aspettazione vs deludere le aspettative). Qualche esempio illustre:
Molti vi furono, i quali sostennero che la cometa deluderebbe l’aspettazione dell’Astronomo; ma si sottomisero allora quando conobbero che la cometa medesima si era a lui interamente sottomessa. (Leopardi, Storia dell’astronomia...)
Aveva come l’antiveggenza indistinta d’una qualche felicità soprannaturale, superante la sua aspettazione, avanzante i suoi sogni, soverchiante le sue forze. (D’Annunzio, Il Piacere)
Parve a Giustino che egli, egli solo, lí dal fondale, con l’ansia sua, con la sua brama, con tutta l’anima in un tremendo sforzo supremo strappasse dalla sala, dopo un attimo eterno di voraginosa aspettazione, gli applausi, i primi applausi, secchi, stentati, come un crepitío di sterpi, di stoppie bruciate, poi una vampata, un incendio: applausi pieni, caldi, lunghi, lunghi, strepitosi, assordanti... (Pirandello, Suo marito)
Cerchiamo di tenere in vita il cangiantismo della lingua.
aspettazióne s. f. [dal lat. exspectatio –onis]. – L’atto di aspettare; il sentimento, la condizione di chi aspetta: essere in a., in grande a., essere pieno d’a.; considerare la vita presente come un’a. della vita futura; accadere secondo l’a., contro o fuori di ogni a.; guardandola con un’aria d’a. supplichevole (Manzoni). Anche, la speranza che si ripone in qualcuno, o che qualcuno aveva fatto concepire di sé: rispondere, venire meno all’a.; superare, deludere, tradire l’a. (dei parenti, degli amici, ecc.). Nell’uno e nell’altro sign., è meno com. di attesa, aspettativa.
Da notare che si usa perlopiú al singolare (deludere l’aspettazione vs deludere le aspettative). Qualche esempio illustre:
Molti vi furono, i quali sostennero che la cometa deluderebbe l’aspettazione dell’Astronomo; ma si sottomisero allora quando conobbero che la cometa medesima si era a lui interamente sottomessa. (Leopardi, Storia dell’astronomia...)
Aveva come l’antiveggenza indistinta d’una qualche felicità soprannaturale, superante la sua aspettazione, avanzante i suoi sogni, soverchiante le sue forze. (D’Annunzio, Il Piacere)
Parve a Giustino che egli, egli solo, lí dal fondale, con l’ansia sua, con la sua brama, con tutta l’anima in un tremendo sforzo supremo strappasse dalla sala, dopo un attimo eterno di voraginosa aspettazione, gli applausi, i primi applausi, secchi, stentati, come un crepitío di sterpi, di stoppie bruciate, poi una vampata, un incendio: applausi pieni, caldi, lunghi, lunghi, strepitosi, assordanti... (Pirandello, Suo marito)
Cerchiamo di tenere in vita il cangiantismo della lingua.
