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«Le sineddochi»
Inviato: sab, 01 dic 2012 0:56
di PersOnLine
Scopro solo ora che anche le parole femminili (non composte) in -
che fanno regolarmente un plurale in -
chi - pensavo fossero invariabili

-, ma la prima volta m'è venuto un coccolone, tanto che sono andato a controllare tutti i dizionari non trovandolo, però, né sul
Treccani né sul
DOP.

Capisco che i dizionari siano (giustamente) portati a tralasciare le informazioni più scontate e banali, ma possiamo considerala così scontati e banali questi plurali?
Inviato: sab, 01 dic 2012 1:03
di Marco1971
Se i dizionari non indicano «inv.», vuol dire che la parola segue la regola generale per la formazione del plurale. E le parole femminili in -e fanno il plurale in -i. Tuttavia, credo anch’io che, per chiarezza (e conoscendo la poca dimestichezza che la gente ha col vocabolario), il plurale dovrebbe essere precisato (come fa il Gabrielli bivolume).
Inviato: sab, 01 dic 2012 1:10
di Souchou-sama
Be’, perlomeno, le «parole femminili non composte in
-che» son davvero pochissime: se ho ben compulsato, le uniche
non invariabili sono
símploche e
sinèddoche!

Inviato: sab, 01 dic 2012 13:47
di Sandro1991
Souchou-sama ha scritto:se ho ben compulsato
Ma il verbo
compulsare non vuole sempre l’oggetto diretto? non è telico e bivalente come
compilare? o può −la tua− essere considerata una frase «ellittica»¹ del tipo:
Quell’uomo beve tanto (alcolici,
ma non tè), o
Il bambino mangia (qualcosa di non specificato)?
Mario sta compulsando: la facciamo precedere da un «*», da un «ˀ», o da nulla?
¹
Nella quale si sopprime un elemento nucleare.