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«Lieta fine»
Inviato: dom, 30 dic 2012 20:14
di Marco1971
Leggo
qui:
Una prima mezz’ora piacevole, in bilico tra brio e malinconia, ma poi si scivola in una convenzionale commedia romantica sino a una svergognata lieta fine.
M’interesserebbe conoscere le vostre reazioni: la locuzione sancita dall’uso, come tutti sanno o dovrebbero sapere, è
[un/il/a] lieto fine, al maschile (relitto dell’uso antico e letterario). Non mi sembra accettabile
una lieta fine per la conclusione d’una vicenda cinematografica o romanzesca. È una nuova moda o l’errore del recensore?
Inviato: lun, 31 dic 2012 0:49
di Fausto Raso
Gentile Marco, il
Treccani sostiene che "fine", maschile, nell'accezione di
conclusione e simili è di uso raro.
Una lieta fine, inoltre, si trova in numerose
pubblicazioni.
Inviato: lun, 31 dic 2012 0:59
di valerio_vanni
Istintivamente suona male anche a me, dato che ho sempre sentito e detto "lieto fine".
Però non lo trovo illogico, dato che (fuori da questa lucuzione e forse poche altre) personalmente considero femminile la parola nell'accezione "completamento o termine di qualcosa" e maschile in quella di "scopo, finalità".
Ho guardato su Treccani in linea e ho visto che la "finalità" viene data per maschile, l'altra come bivalente.
Inviato: lun, 31 dic 2012 2:15
di Marco1971
Vi ringrazio. Non avevo controllato nella grammatica di Serianni, che dice (III.41a., sott. mia):
Nell’italiano antico e nel linguaggio poetico tradizionale il fine e la fine potevano alternarsi nel senso di ‘momento’, ‘punto terminale’ (ancor oggi fine è maschile nella locuzione cristallizzata il lieto fine).
Ecco: locuzione cristallizzata, ossia inalterabile. Se non fosse stato impiegato l’aggettivo lieto, non ci sarebbe stato nulla da ridire (una svergognata felice fine ad es.); ma, nonostante le attestazioni segnalate da Fausto, temo che nell’italiano normale d’oggi la lieta fine costituisca un’infrazione alla norma.
Inviato: lun, 31 dic 2012 9:26
di Ferdinand Bardamu
A me suona male proprio perché «si frantuma il cristallo»: lieto fine è una locuzione che, in àmbito letterario e cinematografico, s’è fissata al maschile, come ha ben riportato Marco.
Re: «Lieta fine»
Inviato: ven, 25 dic 2020 16:42
di G.B.
Riprendo il filone, stupito del numero di risultati in Rete che testimoniano l'espressione agrammaticale i lieto fine. «Locuzione cristallizzata» non vuol dire «indeclinabile al plurale»: se si deve dire, si deve dire i lieti fini.
Re: «Lieta fine»
Inviato: dom, 27 dic 2020 11:58
di Daphnókomos
Lo Zingarelli segnala sia il plurale invariato sia il plurale lieti fini.