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«Nato morto»

Inviato: dom, 27 gen 2013 9:13
di amoralizzatore
vorrei sapere se questa locuzione può essere definita come antitesi oppure come ossimoro, inoltre vorrei sapere come vengono considerate nella lingua italiana espressioni simili come "nato stanco, stanco morto, ecc)

grazie

Inviato: dom, 27 gen 2013 15:41
di Marco1971
Quando l’opposizione concettuale risulta espressa in un sintagma (di solito nome e aggettivo), si tratta di ossímoro.

Il tipo innamorato cotto, ubriaco fradicio, ecc. è considerato una forma di superlativo assoluto.

Benvenuto! :)

P.S. Una frase comincia con una maiuscola e finisce con un punto (o altro segno di punteggiatura). ;)

Inviato: dom, 27 gen 2013 22:44
di amoralizzatore
La ringrazio.

Le chiedo ulteriori delucidazioni riguardo all'ossimoro.

Oltre al caso del nome - aggettivo, si può definire ossimoro anche:
"i vinti hanno vinto" oppure "dovrai esserci senza esserci"?

Anche la frase "siamo nati per morire" deve considerarsi un ossimoro?

Aspetto una sua cortese risposta.
Le sono grato inoltre per le "pedanti" correzioni. Sono un neofita del forum e mi accorgo solo ora che siete molto attenti alla forma.
Sono uso frequentare normali forum dove si concede largo spazio ad improprietà linguistiche. Chiedo venia per tutti gli eventuali errori che potrò commettere in futuro.

Inviato: lun, 28 gen 2013 22:42
di Marco1971
Sembrerebbe di sí. Bice Mortara Garavelli, nel suo manuale intitolato Le figure retoriche (Milano, Bompiani, 1993, p. 68) contempla le seguenti strutture sintattiche per l’ossimoro:

(a) Soggetto/predicato: La loro vita è morte d’immortali...

(b) Nome/attributo o altra specificazione: insensato senso, disperate speranze...

(c) Verbo/avverbio o altro modificatore: spio senza spiare, guado senza guadare...

Re: «Nato morto»

Inviato: lun, 19 set 2022 20:43
di Carlo_Porta04
Mi scuso se apro di nuovo il filone, ma vorrei capire meglio quale sia effettivamente la differenza fra l'ossimoro e l'antitesi. Scusi per l'insistenza.

Re: «Nato morto»

Inviato: sab, 24 set 2022 18:14
di Graffiacane
Direi che l'ossimoro accosta concetti logicamente incompatibili (ad es. ghiaccio bollente), mentre l'antitesi consiste nell'abbinamento di concetti opposti ma che possono coesistere, come nei versi leopardiani riportati nel volume Il parlar figurato di Bice Mortara Garavelli «[...] quando ancor lungo / ha la speme e breve ha la memoria il corso» (Alla luna, v. 13-14).

Re: «Nato morto»

Inviato: mar, 04 ott 2022 1:04
di Marco1971
La differenza è che l’ossímoro è una struttura legata (dolce violenza, silenzio assordante, oscura luce, ecc.). In genere, si tratta di un sostantivo e di un aggettivo. L’antítesi riguarda un’opposizione concettuale strutturalmente slegata, con parole che si trovano in coordinazione (la vita e la morte, il freddo e il caldo) o anche non in prossimità diretta, come nell’esempio leopardiano riportato da Graffiacane qui sopra.