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Dubbio su doppio condizionale

Inviato: mer, 24 apr 2013 19:13
di Aristodemo
Salve vorrei sapere se questo periodo con doppio condizionale vi sembra corretto... Grazie!
"Ma questo è capitato di rado, giacché la vecchia era quasi sempre vicino la soglia della porta, pronta ad adocchiarmi appena mi fossi sporto dal rettangolo dell’ingresso; talora pareva feralmente allignata alla sua poltrona – siccome fosse una sua propaggine – sprofondata in essa, talché vedendola io me la figuravo come un arbusto umano che in luogo di quelle caviglie gonfie, sfodererebbe viluppi di radici e propaggini che l’attaccherebbero al piancito…"

Inviato: mer, 24 apr 2013 20:14
di Souchou-sama
Uhm, non dovrebbe esser al passato? Dato ch’è retto da mi figuravo… Anzi, devo dire che mi suona un po’ strana in ogni caso, quella frase. :D Mi rimetto ai piú esperti.
Comunque, personalmente, modificherei qualcosina:
Ma questo è capitato di rado, giacché la vecchia era quasi sempre vicino alla soglia della porta, pronta a adocchiarmi appena mi fossi sporto dal rettangolo dell’ingresso. Talora pareva feralmente allignata alla sua poltrona – siccome fosse una sua propaggine, sprofondata in essa, talché vedendola io me la figuravo come un arbusto umano che, in luogo di quelle caviglie gonfie, sfodererebbe viluppi di radici e propaggini che l’attaccherebbero al piantito
Inoltre, la ripetizione che ho sottolineato è proprio inevitabile?

Inviato: mer, 24 apr 2013 21:40
di Marco1971
Concordo con Souchou-sama sulle correzioni apportate. Per quanto riguarda il condizionale, in questo tipo di frase (me la figuravo come) ci si aspetterebbe piuttosto un congiuntivo imperfetto (che sfoderasse viluppi di radici e propaggini che l’attaccassero...).

Benvenuto! :)

Inviato: mer, 24 apr 2013 22:18
di Zabob
Souchou-sama ha scritto:Comunque, personalmente, modificherei qualcosina:
Ma questo è capitato di rado, giacché la vecchia era quasi sempre vicino alla soglia della porta, pronta a adocchiarmi appena mi fossi sporto dal rettangolo dell’ingresso.
Mi scusi ma io preferisco evitare la successione delle 3 'a', quindi l'ad eufonico a mio parere ci sta tutto: "pronta ad adocchiarmi". Sbaglio?
A proposito: mi ricordo che su qualche grammatica (di quelle scolastiche) è scritto che la -d eufonica di 'ed', 'ad' e 'od' va evitata se precede parole che iniziano con 'i' o con 'u'.

Inviato: mer, 24 apr 2013 22:23
di Marco1971
Zabob ha scritto:Mi scusi ma io preferisco evitare la successione delle 3 'a', quindi l'ad eufonico a mio parere ci sta tutto: "pronta ad adocchiarmi". Sbaglio?
Della ‘d’ eufonica (o disfonica, secondo i punti di vista) s’è discorso molto in queste stanze (non so piú dove, ma basta fare una ricerca). Personalmente, ad adocchiare mi fa accapponare la pelle, mentre pronta a adocchiare, con un bel legato, fila liscio. :)

Inviato: mer, 24 apr 2013 22:34
di Marco1971
Tornando all’oggetto del filone, un esempio di Moravia, tornatomi in mente:

Anche se talvolta gli sembrava che le cose che doveva imparare non gli si presentassero distribuite ordinatamente nell’avvenire, secondo i giorni e i mesi dell’anno scolastico, ma tutte raccolte davanti a lui, in una massa ritta e invalicabile, simile ad una montagna le cui lisce pareti non offrissero alcun appiglio per aggrapparsi e sormontarla. (La disubbidienza)

Inviato: mer, 24 apr 2013 22:41
di Zabob
Noto quel suo "personalmente": ergo, errore non è. Presumo che siano quelle due 'd' di ad adocchiare a darle fastidio: forse "pronta ad avere", "pronta ad accogliere", "pronta ad assimilare" le suonerebbero meno cacofoniche (o "disfoniche", se preferisce)?

Inviato: mer, 24 apr 2013 23:00
di Marco1971
Sí, come sarebbero da evitare ad Andrea, ad addormentarsi, ecc. Gli altri esempi vanno bene. :)