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«Niente popò»

Inviato: lun, 13 mag 2013 15:24
di Zabob
Sul Secolo XIX di ieri, nel consueto articolo domenicale di Maurizio Maggiani, l'autore scrive:
«Contro l'evenienza di una generazione di giovani uomini e donne ridotti a poppanti, combatte la professoressa (...) quando chiede ai suoi alunni sedicenni di sforzarsi a esprimere un giudizio sulla poesia del "dolce stil novo", niente popò di meno che; come da programma scolastico, del resto.»
Se proprio si deve segmentare quest'avverbio, credo che sarebbe meglio, rispettando le singole parti, niènte po’ po’ di méno che, come suggeriscono Treccani, DISC in linea e Zingarelli, piuttosto che cadere nella scatologia involontaria.

Inviato: lun, 13 mag 2013 16:49
di Carnby
Se non altro è divertente. :)

Re: «Niente popò»

Inviato: mar, 14 mag 2013 13:51
di Animo Grato
Zabob ha scritto: «niente popò»
E vai di bifidus! :wink:

Re: «Niente popò»

Inviato: mar, 14 mag 2013 18:03
di u merlu rucà
La battuta nella pubblicità: sarà un fermento sardo? la trovo divertente e simpatica.

Inviato: mer, 15 mag 2013 16:16
di PersOnLine
Dalle mie parti, in un linguaggio eufemisico/infantile, popò sta anche per sedere, soprattutto nel significato di 'fortuna', mentre con la u indica solo quell'altra.

Re: «Niente popò»

Inviato: sab, 14 set 2013 17:33
di fiorentino90
Zabob ha scritto:Se proprio si deve segmentare quest'avverbio, credo che sarebbe meglio, rispettando le singole parti, niènte po’ po’ di méno che, come suggeriscono Treccani, DISC in linea e Zingarelli, piuttosto che cadere nella scatologia involontaria.
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