Pagina 1 di 2

Va e vieni

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:35
di Federico
Senza l'apostrofo?
Avrei detto con, poiché non può essere che un imperativo: lo richiede la coordinazione, ed è – credo – naturale considerando altre espressioni come fuggi fuggi.
Però mi sembra scritto spesso senza: forse perché è sulla via dell'univerbazione, o perché non c'è dubbio?

L'ho trovato senza anche in Ritratto di signora, traduzione di Carlo Linati e Silvia Linati, Einaudi (1976).
Del resto era senza anche po', ma molti elementi porterebbero a escludere la semplice distrazione.

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:05
di Marco1971
Siamo ben sicuri che siamo dinanzi a un imperativo? Io non l’avverto cosí. Forme sinonime come viavai e andirivieni, e un andare e un venire, mi fanno pensare piuttosto a una seconda persona singolare con valore generico (cfr Serianni, VII, 9).

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:17
di Federico
Penso anch'io, solo che a questo punto anche la scrittura coll'apostrofo risulta meno facilmente spiegabile (anche se basta forse la pronuncia: ma è ormai piuttosto raro quest'uso): figurarsi poi quella senza.

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:28
di Marco1971
Vedo ora che il prezioso dizionario del Gabrielli dà anche la variante va’ e vieni. La grafia senz’apostrofo si spiega forse perché è il calco del francese va-et-vient. Comunque, in francese, non può trattarsi d’imperativo, poiché allora sarebbe viens.

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:34
di Federico
Marco1971 ha scritto:Vedo ora che il prezioso dizionario del Gabrielli dà anche la variante va’ e vieni.
E come la interpreta?
Comunque vai e vieni mi sembra discretamente meno diffuso, come sembra dimostrare anche una rapida ricerca in Rete; del resto quella i difficilmente viene pronunciata, mi pare.

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:39
di Marco1971
Con l’apostrofo è un imperativo (o una forma toscana del presente indicativo), ma, come si vede, questa è una grafia del tutto pellegrina :D, e non supportata dalla forma francese donde deriva.

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:40
di arianna
Magari mi sbaglio ma la grafia senz'apostrofo mi fa pensare ai sinonimi un andare e un venire, un viavai; con l'apostrofo invece mi fa pensare a un imperativo (va o va') e in questo caso: va' (vai) e vieni.

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:52
di Federico
Marco1971 ha scritto:Con l’apostrofo è un imperativo (o una forma toscana del presente indicativo), ma, come si vede, questa è una grafia del tutto pellegrina :D, e non supportata dalla forma francese donde deriva.
È appunto quel che dicevo: ma l'apostrofo non può essere dovuto alla quasi mancata pronuncia della i? Non mi sembra una grafia cosí «pellegrina».

In ogni caso, va e vieni è inaccettabile, questo lo teniamo per fermo, no?

Inviato: gio, 27 lug 2006 1:57
di Marco1971
Federico ha scritto:In ogni caso, va e vieni è inaccettabile, questo lo teniamo per fermo, no?
Inaccettabile?! No, no, no: è la grafia tramandataci dalla storia, giustificata e giustificabile. O devo ripetermi?

Inviato: gio, 27 lug 2006 2:00
di Federico
Marco1971 ha scritto:
Federico ha scritto:In ogni caso, va e vieni è inaccettabile, questo lo teniamo per fermo, no?
Inaccettabile?! No, no, no: è la grafia tramandataci dalla storia, giustificata e giustificabile. O devo ripetermi?
Ah, non avevo capito: avevo frainteso i suoi «si spiega forse perché è il calco» e «mi fanno pensare piuttosto a una seconda persona singolare con valore generico», che mi avevano portato a pensare che la forma corretta fosse vai e vieni.

Inviato: gio, 27 lug 2006 2:05
di Marco1971
Mi fa piacere che alla fine abbia capito. :)

Inviato: gio, 27 lug 2006 2:09
di Federico
È per via della consuetudine che ha di stigmatizzare i forestierismi, come questo è, a quanto pare, per quanto di lunga data.

Inviato: gio, 27 lug 2006 2:13
di Marco1971
Io stigmatizzo solo i forestierismi inutili e non adattati. Nel caso di va e vieni, che io, peraltro, non adopero, preferendogli andirivieni, non avrei nulla da stigmatizzare.

Inviato: gio, 27 lug 2006 2:19
di Federico
Marco1971 ha scritto:Io stigmatizzo solo i forestierismi inutili e non adattati. Nel caso di va e vieni, che io, peraltro, non adopero, preferendogli andirivieni, non avrei nulla da stigmatizzare.
Va bene, non c'è bisogno di ripetersi ancora: spiegavo solo il fraintendimento.

Inviato: mar, 22 ago 2006 21:17
di Federico
Marco1971 ha scritto:[...] va e vieni, che io, peraltro, non adopero, preferendogli andirivieni [...]
Però ad esempio a me andirivieni suggerisce piú un giro in tondo, mentre va e vieni è “lineare”.