cognomi genovesi
Inviato: sab, 08 giu 2013 13:35
Spero di essere riuscito a chiarire la mia apparente ritrosia a trattare del cognome di Faber. Non so a quale tradizione linguistica - certamente non genovese - appartenga e, di conseguenza, non riesco nemmeno a capire quale possa essere la grafia più adeguata.
Torno su Genova.
Dizionario dei cognomi del De Felice, pag. 227 - Schiappacasse - .
"Riflette un soprannome o nome di mestiere (come lavoro portuale) ... dal verbo sciapà ... "spaccare, aprire spaccando o schiodando" e casse, cioè "che spacca, che apre le casse" .
Stupidaggini.
Premetto che il De Felice non conosceva il genovese e anche ciò ha la sua importanza.
Il verbo riferito - sc-ciapa^ [ StSa'pa: ] significa spaccare, ma mai aprire.
Men che meno schiodando o schiodare, per cui, come in italiano, si usa un verbo "ad hoc" che, ovviamente, fa riferimento ai chiodi.
Sarà anche stato un mondo di persone semplici, ma non certamente di bruti mentecatti che spaccavano tutto per aprire ...
L'azione descritta dal De Felice sembra più appropriata a una situazione di vandalismo piuttosto che di lavoro portuale ... Ed era certo il De Felice che, all'epoca della nascita dei cognomi, il "container" più diffuso nel trasporto marittimo fosse la cassa ( ? ! ) Che, dopo aver percorso tutto il Mediterraneo - con pagamento di noli assai elevati - veniva spaccata per rivelarne il contenuto? Non esistevano chiusure appropriate e metodologie di "apertura" meno "invasive" ? Faccio pronunciare il cognome a informatori anziani.
Tutti concordi: Sc-ciappacasse. Osservo: "Ma le "casse" - in genovese - sono i mestoli, non le casse!" . "Certo, sono i mestoli, non le casse, casse si dice "casce" [ 'kaSSe ] . E chi ha mai detto che siano le casse? " . Non rispondo. Stessa domanda con stessa risposta anche in ambiente extra-urbano. Informatori, però, un po' più disinibiti: " Da noi, però, è anche un soprannome". Stessa domanda e stessa risposta anche da parte dei montanari - sempre, nell'ambito della provincia - che ancora pronunciano "cazza" [ 'katstsa ] - come all'epoca del De vulgari eloquentia - . Mentre la cassa è per tutti "cascia" [ 'kaSSa, pl. 'kaSSe ] . Sintesi:
il soprannome, poi anche cognome, indica semplicemente un "rompic ... " - letteralmente un "rompimestoli" - , non un lavoratore portuale, cioè un tratto di personalità che, malauguratamente, può essere presente anche nelle parti del territorio in cui non si effettua alcuna attività portuale, perché ... non ci sono porti ... E' pur vero che la metafora "oscena" - a livello di bimbi della scuola materna ... - di mestolo ( "a cassa" in città, "a cazza" ['katstsa ] sulle montagne, mentre la cassa è dappertutto "a cascia" ) isolatamente non è più viva, ma , adesso - finalmente! - il vero significato del cognome - assai semplice - rimane chiaramente individuato. Le casse non ci hanno a che fare per nulla ... Con buona pace di chi l'ha scritto. Perché il mestolo? Si trattava di gente semplice che conduceva una vita semplice. Persone che non possedevano né elaboravano le simbolizzazioni care ai pazienti - alta borghesia viennese - di Freud ... Aveva ragione brother William of Ockham: le spiegazioni più semplici - parsimoniose - sono pur sempre le migliori ...
Torno su Genova.
Dizionario dei cognomi del De Felice, pag. 227 - Schiappacasse - .
"Riflette un soprannome o nome di mestiere (come lavoro portuale) ... dal verbo sciapà ... "spaccare, aprire spaccando o schiodando" e casse, cioè "che spacca, che apre le casse" .
Stupidaggini.
Premetto che il De Felice non conosceva il genovese e anche ciò ha la sua importanza.
Il verbo riferito - sc-ciapa^ [ StSa'pa: ] significa spaccare, ma mai aprire.
Men che meno schiodando o schiodare, per cui, come in italiano, si usa un verbo "ad hoc" che, ovviamente, fa riferimento ai chiodi.
Sarà anche stato un mondo di persone semplici, ma non certamente di bruti mentecatti che spaccavano tutto per aprire ...
L'azione descritta dal De Felice sembra più appropriata a una situazione di vandalismo piuttosto che di lavoro portuale ... Ed era certo il De Felice che, all'epoca della nascita dei cognomi, il "container" più diffuso nel trasporto marittimo fosse la cassa ( ? ! ) Che, dopo aver percorso tutto il Mediterraneo - con pagamento di noli assai elevati - veniva spaccata per rivelarne il contenuto? Non esistevano chiusure appropriate e metodologie di "apertura" meno "invasive" ? Faccio pronunciare il cognome a informatori anziani.
Tutti concordi: Sc-ciappacasse. Osservo: "Ma le "casse" - in genovese - sono i mestoli, non le casse!" . "Certo, sono i mestoli, non le casse, casse si dice "casce" [ 'kaSSe ] . E chi ha mai detto che siano le casse? " . Non rispondo. Stessa domanda con stessa risposta anche in ambiente extra-urbano. Informatori, però, un po' più disinibiti: " Da noi, però, è anche un soprannome". Stessa domanda e stessa risposta anche da parte dei montanari - sempre, nell'ambito della provincia - che ancora pronunciano "cazza" [ 'katstsa ] - come all'epoca del De vulgari eloquentia - . Mentre la cassa è per tutti "cascia" [ 'kaSSa, pl. 'kaSSe ] . Sintesi:
il soprannome, poi anche cognome, indica semplicemente un "rompic ... " - letteralmente un "rompimestoli" - , non un lavoratore portuale, cioè un tratto di personalità che, malauguratamente, può essere presente anche nelle parti del territorio in cui non si effettua alcuna attività portuale, perché ... non ci sono porti ... E' pur vero che la metafora "oscena" - a livello di bimbi della scuola materna ... - di mestolo ( "a cassa" in città, "a cazza" ['katstsa ] sulle montagne, mentre la cassa è dappertutto "a cascia" ) isolatamente non è più viva, ma , adesso - finalmente! - il vero significato del cognome - assai semplice - rimane chiaramente individuato. Le casse non ci hanno a che fare per nulla ... Con buona pace di chi l'ha scritto. Perché il mestolo? Si trattava di gente semplice che conduceva una vita semplice. Persone che non possedevano né elaboravano le simbolizzazioni care ai pazienti - alta borghesia viennese - di Freud ... Aveva ragione brother William of Ockham: le spiegazioni più semplici - parsimoniose - sono pur sempre le migliori ...