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Inviato: mar, 25 giu 2013 9:34
di Fabio48
Grazie a tutti, per le vostre risposte puntuali ed esaustive come sempre.

Buona vita.

Inviato: mar, 25 giu 2013 14:44
di domna charola
Aggiungo per chiarire il mio precedente intervento:
nonostante quanto sostenuto, resto dell'idea che la regoletta dell'asino sia utile e vada insegnata. Il fatto che in alcuni casi possa aver senso scavalcarla, non deve secondo me autorizzare a un abuso di "io" in mostra sul podio, ma indurre a chiedersi qual'è il senso esatto della comunicazione che si sta per fare, e decidere di conseguenza.
Ad esempio (tratto da esperienza reale) "io ho scoperto che gli antichi Greci usavano il tal oggetto", che nelle intenzioni del conferenziere significava "ho letto su un libro questa informazione". In quel caso, evidentemente il fatto che anche il parlante si sia acculturato acquisendo tale conoscenza è di secondaria importanza, mentre significativa è l'informazione in sé.