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Inviato: mer, 24 lug 2013 13:23
di Animo Grato
Buon... lasciatemi controllare l'orologio... Buona sera a tutti! :wink: Ritorno dopo un periodo di oscuramento telematico, e ritrovo con piacere tutta una messe di interventi e nuovi filoni: "estate" fa rima con "Cruscate"!
Tornando a bomba, non avevo mai riflettuto sulla relativa novità di pomeriggio che, per quanto io non sia di primo pelo (sono da poco entrato in quelli che una voga compassionevole ha ribattezzato "i nuovi trenta"), ricordo come elemento fondamentale del mio lessico fin dall'infanzia. Diverso il caso di buon pomeriggio, che credo di non aver mai usato, sentendolo come poco spontaneo. E, ripensandoci, mi rammarico che nel repertorio di saluti che ho assimilato da piccolo mancasse questa possibilità: l'imbarazzo di non saper decidere tra buon giorno e buona sera alle due del pomeriggio di un'assolata giornata di luglio, con tanta luce ancora davanti, mi ha sovente spinto a rifugiarmi nei goffi espedienti del salve (mea culpa!) o del disusato buon dì, che camuffa maldestramente l'incompetenza - mia - con una logora patina di eccentrica ironia.
Perciò, da parte mia, ben venga l'affermazione di buon pomeriggio. Del resto, parlando con un toscano, ho rilevato che alle 14:00 saluterebbe con un sicuro buona sera, ma se dovesse dare appuntamento per la stessa ora e volesse essere particolarmente scrupoloso, preciserebbe "ci vediamo alle due del pomeriggio", non "alle due di sera". Mi sembra quindi che buon pomeriggio vada a colmare una lacuna e a "correggere" un'incongruenza.

Inviato: mer, 24 lug 2013 19:52
di Carnby
Animo Grato ha scritto:ma se dovesse dare appuntamento per la stessa ora e volesse essere particolarmente scrupoloso, preciserebbe "ci vediamo alle due del pomeriggio", non "alle due di sera".
Qui le 14.00 sono le due di sera, però non ho mai sentito dire i' tocco di sera (ma (penso che sia teoricamente possibile dato che i' tocco di mattina esiste).

Inviato: lun, 16 set 2013 11:52
di Manutio
L’occasionale lettura di Luca Goldoni, Stiamo lavorando per voi (1990) mi impone quasi di tornare a questo filone, in cui si è discusso di pomeriggio ma anche di sera. Pag. 60: «Sono stato una sera a teatro a vedere Boris Godunov (se si può parlare di sera per uno spettacolo che inizia alle diciannove e trenta).» E lo spettacolo, apprendiamo, finiva a mezzanotte passata. Come si doveva dire piú propriamente, secondo questo giornalista e scrittore, noto per il suo scrivere estroso, ma generalmente chiaro e corretto? (Poiché il fattore età, secondo me, ha la sua importanza, ricordo che Luca Goldoni è del 1928.) Confesso di non immaginarlo. E voi?

Inviato: lun, 16 set 2013 12:55
di Carnby
Manutio ha scritto:«Sono stato una sera a teatro a vedere Boris Godunov (se si può parlare di sera per uno spettacolo che inizia alle diciannove e trenta).» E lo spettacolo, apprendiamo, finiva a mezzanotte passata. Come si doveva dire piú propriamente, secondo questo giornalista e scrittore, noto per il suo scrivere estroso, ma generalmente chiaro e corretto?
Se era inverno, avrebbe potuto dire notte...