Inviato: mer, 24 lug 2013 13:23
Buon... lasciatemi controllare l'orologio... Buona sera a tutti! Ritorno dopo un periodo di oscuramento telematico, e ritrovo con piacere tutta una messe di interventi e nuovi filoni: "estate" fa rima con "Cruscate"!
Tornando a bomba, non avevo mai riflettuto sulla relativa novità di pomeriggio che, per quanto io non sia di primo pelo (sono da poco entrato in quelli che una voga compassionevole ha ribattezzato "i nuovi trenta"), ricordo come elemento fondamentale del mio lessico fin dall'infanzia. Diverso il caso di buon pomeriggio, che credo di non aver mai usato, sentendolo come poco spontaneo. E, ripensandoci, mi rammarico che nel repertorio di saluti che ho assimilato da piccolo mancasse questa possibilità: l'imbarazzo di non saper decidere tra buon giorno e buona sera alle due del pomeriggio di un'assolata giornata di luglio, con tanta luce ancora davanti, mi ha sovente spinto a rifugiarmi nei goffi espedienti del salve (mea culpa!) o del disusato buon dì, che camuffa maldestramente l'incompetenza - mia - con una logora patina di eccentrica ironia.
Perciò, da parte mia, ben venga l'affermazione di buon pomeriggio. Del resto, parlando con un toscano, ho rilevato che alle 14:00 saluterebbe con un sicuro buona sera, ma se dovesse dare appuntamento per la stessa ora e volesse essere particolarmente scrupoloso, preciserebbe "ci vediamo alle due del pomeriggio", non "alle due di sera". Mi sembra quindi che buon pomeriggio vada a colmare una lacuna e a "correggere" un'incongruenza.
Tornando a bomba, non avevo mai riflettuto sulla relativa novità di pomeriggio che, per quanto io non sia di primo pelo (sono da poco entrato in quelli che una voga compassionevole ha ribattezzato "i nuovi trenta"), ricordo come elemento fondamentale del mio lessico fin dall'infanzia. Diverso il caso di buon pomeriggio, che credo di non aver mai usato, sentendolo come poco spontaneo. E, ripensandoci, mi rammarico che nel repertorio di saluti che ho assimilato da piccolo mancasse questa possibilità: l'imbarazzo di non saper decidere tra buon giorno e buona sera alle due del pomeriggio di un'assolata giornata di luglio, con tanta luce ancora davanti, mi ha sovente spinto a rifugiarmi nei goffi espedienti del salve (mea culpa!) o del disusato buon dì, che camuffa maldestramente l'incompetenza - mia - con una logora patina di eccentrica ironia.
Perciò, da parte mia, ben venga l'affermazione di buon pomeriggio. Del resto, parlando con un toscano, ho rilevato che alle 14:00 saluterebbe con un sicuro buona sera, ma se dovesse dare appuntamento per la stessa ora e volesse essere particolarmente scrupoloso, preciserebbe "ci vediamo alle due del pomeriggio", non "alle due di sera". Mi sembra quindi che buon pomeriggio vada a colmare una lacuna e a "correggere" un'incongruenza.