Bruno Migliorini, «Viveur = Vitaiolo?»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5085
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Bruno Migliorini, «Viveur = Vitaiolo?»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Con l’aiuto d’Infarinato, ho scandito l’articolo di Bruno Migliorini «Viveur = Vitaiolo (in La lingua italiana nel Novecento, Le Lettere, Firenze, 1990, pp. 243-247).

Se n’è parlato in questo fòro e in quello della Crusca (qui e qui). Riassumo alcuni passi dell’argomentazione di Migliorini:
  • L’italiano crea con molta meno disinvoltura nomina agentis a partire da verbi rispetto ad altre lingue. Per esempio, se il suffisso -tore applicato a verbi in -are è produttivo e non crea alcuna difficoltà (*arabescatore non è attestato e adoprato, ma tutti lo capirebbero e l’accetterebbero), altrettanto non si può dire del medesimo suffisso unito ai verbi in -ere. Accanto ai nomi in -itore (battitore), ci sono infatti coppie aberranti (ascendere - ascensore) e coppie che M. chiama «divorziate» (credere - creditore), cioè semanticamente separate benché etimologicamente connesse. In breve: se -atore è un modulo «aperto», -itore è un modulo «chiuso». Di conseguenza, un sostantivo in -itore di nuova foggia sonerebbe «nuovo e strano».
  • -Aiolo è un suffisso di mestieri minori (boscaiolo), minimi (cenciaiolo) o disonorevoli (borsaiolo). Ecco perché, in unione con un sostantivo astratto come vita, conferisce al nuovo vocabolo un valore ironico, la qual cosa, tra l’altro, ha favorito la fortuna di -aiolo (e oggi anche della forma non toscana -arolo) nella pubblicistica: es. rifondarolo, legaiolo, bombarolo, pistaiolo, querciaiolo (simpatizzante o esponente del PDS), curvaiolo, ecc. Vitaiolo, dunque, non si può usare al posto di viveur, perché quest’ultimo ha «una leggera aura aristocratica», mentre il primo «porta implicito in sé il punto di vista antisnobistico» (p. 245).
  • La pretesa aristocratica di viveur impedisce l’adattamento in vivore (o vivorre, vivère, viverre). Connotati piú o meno come vitaiolo sono poi altri traducenti di viveur, come gaudente, bontempone, goditore, elegantone, fatalone e paíno. Non soddisfà nemmeno l’applicazione d’altri suffissi a vivere o vita (es. vitoso o *vivaccione). Sicché, conclude M., rimane solo vivitore, che però ha il difetto descritto sopra.
Ultima modifica di Ferdinand Bardamu in data mer, 04 set 2013 16:17, modificato 1 volta in totale.
PersOnLine
Interventi: 1303
Iscritto in data: sab, 06 set 2008 15:30

Intervento di PersOnLine »

Per me il viveur è semplicemente un mondano o un festaiolo.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
Interventi: 5085
Iscritto in data: mer, 21 ott 2009 14:25
Località: Legnago (Verona)

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Anche Migliorini sembra essere dello stesso avviso, sennonché, dice, il femminile mondana (eufemismo per prostituta) getta un’ombra su mondano.

Questa preoccupazione oggi non ha piú ragion d’essere: con quel significato, mondana è parola ormai antiquata.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 13 ospiti