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[VEC] «Scaréze»

Inviato: mer, 30 ott 2013 22:32
di Ferdinand Bardamu
Nel mio dialetto esiste la parola «scaréze» (con /ʦ/ scempia) col significato di ‹ribrezzo›. In toscano esiste una parola molto simile, anche nel significante: scaréggio. Con ogni probabilità le due parole condividono anche l’etimo, il greco ἐσχάρα, ‹crosta›; in veneto la parola è stata forse incrociata paretimologicamente con careza.

Mi stupisce la presenza di una parola simile nel suono e nel significato in un’area non contigua con il Veneto. Anche voi qualcosa come scaréggio/scaréze nel vostro dialetto?

Inviato: gio, 31 ott 2013 0:12
di valerio_vanni
Nell'appennino tosco-romagnolo esiste "schervizie" (con /ts/ singola e non affricata in dialetto).
Esiste anche in versione italianizzata: "schervizio".

Re: [VEC] «Scaréze»

Inviato: gio, 31 ott 2013 8:24
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:Mi stupisce la presenza di una parola simile nel suono e nel significato in un’area non contigua con il Veneto.
In alcuni casi Veneto e Toscana condividono dei tratti; spesso la contiguità è assicurata dall'Emilia-Romagna che, a causa della differente evoluzione fonetica, la maschera molto bene.
Un caso simile potrebbe essere ciro, «maiale» dal greco χοῖρος (?). C'è traccia di questa parola da voi «nordici»?

Inviato: gio, 31 ott 2013 8:47
di domna charola
http://www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=3439 :)

...mi aveva colpito proprio perché, dalle mie parti, non l'ho mai sentito!

Inviato: gio, 31 ott 2013 8:56
di Ferdinand Bardamu
Confermo: da me il maiale è il mas-cio (/ˈmasʧo/).

Re: [VEC] «Scaréze»

Inviato: gio, 31 ott 2013 13:40
di PaDaSu
Ferdinand Bardamu ha scritto:Nel mio dialetto esiste la parola «scaréze» (con /ʦ/ scempia) col significato di ‹ribrezzo›. In toscano esiste una parola molto simile, anche nel significante: scaréggio. Con ogni probabilità le due parole condividono anche l’etimo, il greco ἐσχάρα, ‹crosta›; in veneto la parola è stata forse incrociata paretimologicamente con careza.

Mi stupisce la presenza di una parola simile nel suono e nel significato in un’area non contigua con il Veneto.
Gentile Ferdinand,
mi verrebbe da dire che in un remoto passato i popoli che parlavano le due lingue confinavano. Ma non voglio esser preso per uno con gli occhiali polarizzati. :shock:

Mi resta molto dubbio, nella accezione citata, ricorrere all'etimo greco ἐσχάρα perché il supposto prestito si materializza in italiano con due diversi lemmi: uno con l'accento sdrucciolo e con il significato di crosta ed un altro con l'accento piano (come in greco) e con lo stesso significato del lemma originale (altare).
Quindi mentre accetto tranquillamente una derivazione dal greco del termine escàra, resto dubbioso circa èscara, molto vicino al cognomen latino Scar(i)us, con i significati connessi.

Il TLIO dà àscaro in Toscana (XIV secolo, Siena) come "dolore dell'anima" e ascaroso al nord (XIII secolo, Bonvesin de la Riva) come "pieno di croste" e che quindi produce ribrezzo.

Re: [VEC] «Scaréggio»

Inviato: gio, 31 ott 2013 16:55
di Scilens
PaDaSu ha scritto:…mi verrebbe da dire che in un remoto passato i popoli che parlavano le due lingue confinavano. Ma non voglio esser preso per uno con gli occhiali polarizzati. :shock:
La stessa cosa ho pensato anch'io.

Per questo nella mia immaginazione ritenevo che 'scareggio' fosse parente di un termine più volgare in 'sco...'

Re: [VEC] «Scaréze»

Inviato: gio, 31 ott 2013 17:26
di marco1624
Carnby ha scritto:Un caso simile potrebbe essere ciro, «maiale» dal greco χοῖρος (?). C'è traccia di questa parola da voi «nordici»?
Direi di sì; nella bergamasca, in special modo in provincia, il maiale è .

Re: [VEC] «Scaréze»

Inviato: gio, 31 ott 2013 21:39
di u merlu rucà
Anche ciù/zu. Sembra una voce onomatopeica.

Inviato: lun, 04 nov 2013 8:43
di domna charola
Or che mi sovviene, nella pianura bresciana, il maiale è si, però pensavo fosse legato a sus, suis.

Inviato: lun, 04 nov 2013 13:11
di Carnby
Tutto sommato, credo che la derivazione onomatopeica sia più probabile di quella da χοῖρος.

Inviato: lun, 04 nov 2013 13:18
di marco1624
domna charola ha scritto:Or che mi sovviene, nella pianura bresciana, il maiale è si, però pensavo fosse legato a sus, suis.
Ho detto già del in provincia, mentre, forse vicino a sus, suis, più cittadino dalle mie parti è il sunì.