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«Tirarci»

Inviato: sab, 02 nov 2013 16:30
di Andrea Russo
A volte sento dire, ad esempio: «la cioccolata non la voglio, non ci tiro tanto».
Come si può spiegare quest'uso del verbo tirare? È un uso toscano o è presente anche in altre regioni d'Italia?

Inviato: sab, 02 nov 2013 17:18
di Scilens
Tentativo di risposta.

Per quanto se ne sa, l'etrusco non distingue tra transitivo e intransitivo (non distingue numerose altre cose) e si può dire, in Toscana, 'l'ho morto', nel senso di 'l'ho ammazzato'.
Allo stesso modo, il tirare e l'essere tirati sono due apetti della stessa azione che possono essere anche confusi, come ogni altro opposto.

Un'altra spiegazione parallela, che fa parte della stessa logica, è tirare nel senso di mirare.
Non si sentirà dire, infatti, non mi tira, nel senso di 'non mi attrae'.

Poi arriveranno frequentatori più competenti.

Re: «Tirarci»

Inviato: sab, 02 nov 2013 17:46
di PaDaSu
Andrea Russo ha scritto:A volte sento dire, ad esempio: «la cioccolata non la voglio, non ci tiro tanto».
Come si può spiegare quest'uso del verbo tirare? È un uso toscano o è presente anche in altre regioni d'Italia?
A mio parere, la spiegazione del Treccani 2c (vedi esempi tratti da Dante e dal Sacchetti) risponde al suo quesito.

Inviato: sab, 02 nov 2013 17:48
di Ferdinand Bardamu
«Tirarci» — verbo procomplementare — da me vuol dire ‹arrivare a vedere›: es. «non ci tiro fino a là», cioè non ci vedo.

Inviato: sab, 02 nov 2013 23:05
di PersOnLine
Dalle mie parti si direbbe «non mi tira tanto», nel senso di "non mi attira".

Inviato: dom, 03 nov 2013 16:51
di Scilens
quest'uso l'ho sentito nel nord, nei pressi di milano

Inviato: lun, 04 nov 2013 7:35
di marco1624
Non faccio (ovviamente) testo per tutta la berrgamasca, ma qui non l'ho mai sentita.

Inviato: lun, 04 nov 2013 13:08
di Carnby
Qui si dice «'un ci tiro/tira».