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Cibi «biologici»
Inviato: gio, 02 gen 2014 23:05
di rossosolodisera
Da anni molta gente ha sposato la causa del biologico. Magari a ragione, e comunque non è qui la sede per discutere di alimentazione.
È che non trovo molto azzeccato il termine. Qualsiasi cosa mangiamo, compresi i polli da allevamenti intensivi o le verdure transgeniche, è comunque sottoposto a cicli vitali. Qualsiasi cosa che mangiamo è di derivazione più o meno diretta animale o vegetale, e tertium non datur. O meglio, si potrebbero introdurre le alghe e i batteri, ma sono comunque forme di vita. Mi fa pertanto ridere questo termine (che comunque mi devo tenere). Sappiamo tutti cosa si intende per agricoltura biologica, ma non si poteva chiamare ecologica? Se pensiamo all'ecopelle non è, come molti credono, pelle sintetica (o finta), bensì pelle conciata con sistemi che rispettano l'ambiente. Quindi poteva andare benissimo per gli alimenti e l'agricoltura. Cosa ne dite?
Inviato: ven, 03 gen 2014 11:48
di PersOnLine
In teoria, si dovrebbe dire ecosostenibili, così come sarebbe sarebbe più corretto dire anche agricoltura ecosostenibile, perché usare ecologico nel senso di 'nel rispetto della natura' è un uso giornalistico che non c'entra nulla col significato tecnico di ecologia.
Inviato: ven, 03 gen 2014 13:06
di Ferdinand Bardamu
PersOnLine ha scritto:In teoria, si dovrebbe dire ecosostenibili, così come sarebbe sarebbe più corretto dire anche agricoltura ecosostenibile
Sono d’accordo riguardo alla preferibilità di
ecosostenibile per
ecologico, però quel che si vuol dire con
agricoltura biologica è qualcosa di piú specifico, mi pare; si parla cioè di «un metodo di coltivazione caratterizzato dall’impiego esclusivo – anziché di fertilizzanti e antiparassitarî chimici di sintesi – di concimi organici e, come pesticidi, di preparazioni naturali» (cito da Treccani in linea s.v. «
Biologico»).
È chiaro che quell’aggettivo,
biologica, non si riferisce direttamente ad
agricoltura, bensí ai prodotti di cui quel tipo d’agricoltura si serve; prodotti, per l’appunto, di origine organica e non chimica. Mi pare che, retoricamente, si possa parlare di qualcosa di simile all’
ipàllage. Tutto sommato, a riguardo di molti altri obbrobri e improprietà, quest’estensione indebita dell’aggettivo mi sembra un peccato veniale.
Inviato: ven, 03 gen 2014 13:40
di rossosolodisera
La sua osservazione sul termine ecosostenibile è sicuramente degna di rispetto.
Quanto all'ipallage sinceramente tutto mi sarebbe venuto in mente tranne che questo, e nonostante l'imbeccata mi sembra un accostamento molto forzato, francamente.
Inviato: ven, 03 gen 2014 15:32
di Ferdinand Bardamu
Sí, è un accostamento forzato, infatti ho scritto «qualcosa di simile»: il mio, piú che altro, era un tentativo, forse poco felice, di analizzare un uso non proprio dell’aggettivo biologico.
Inviato: ven, 03 gen 2014 17:37
di rossosolodisera
Ferdinand Bardamu ha scritto:Sí, è un accostamento forzato, infatti ho scritto «qualcosa di simile»: il mio, piú che altro, era un tentativo, forse poco felice, di analizzare un uso non proprio dell’aggettivo biologico.
Ho visto comunque che non sono il solo ad avere dubbi, in certi casi, se si tratti di ipallage o di sinestesia , in casi come ad esempio quello citato. Oppure "il profumo bianco del giglio". Ma ora torniamo nel topic.
Inviato: ven, 03 gen 2014 17:45
di Ferdinand Bardamu
rossosolodisera ha scritto:Ho visto comunque che non sono il solo ad avere dubbi, in certi casi, se si tratti di ipallage o di sinestesia , in casi come ad esempio quello citato. Oppure "il profumo bianco del giglio". Ma ora torniamo nel topic.
Sí, torniamo…
in tema.
