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				« Modem »
				Inviato: gio, 24 ago 2006 15:07
				di Decimo
				Voglio segnalare l'assenza nella lista dei traducenti dell'anglicismo 
modem. Esso è in realtà l'acronimo di 
modulator demodulator, cioè 
modulatore demodulatore. Onde evitare un pesantissimo endecasillabo binomio, suggerirei di mantenere solo il primo termine per analogia delle prime tre lettere con il forestierismo, anch'esso già saldo vocabolo del dizionario informatico. Ad esempio l'espressione "se dopo l'installazione dei 
driver, il 
modem non funzionasse a dovere..." si traducesse con "se dopo l'installazione dei 
componenti, il 
modulatore non funzionasse a dovere" non si arrecherebbero fastidiose incomprensioni, poiché si evita uno stravolgimento del suono e non si ricorre agli orripilanti 
mòde o 
modemme.  

 
			
					
				
				Inviato: gio, 24 ago 2006 15:39
				di Marco1971
				Oppure si potrebbe ricorrere a 
modemulatore. 

 
			
					
				Re: « Modem »
				Inviato: gio, 24 ago 2006 15:44
				di Infarinato
				Decimo ha scritto:…"se dopo l'installazione dei driver, il modem non funzionasse a dovere..." si traducesse con "se dopo l'installazione dei componenti…
Componenti qui è troppo vago: i 
driver sono i 
programmi di gestione [
dei dispositivi]… 
Modem, comunque, è un acronimo [di parole che 
potrebbero essere italiane], perdipiú uscente in nasale semplice, per cui disturba fino a un certo punto.
 
			
					
				Re:
				Inviato: gio, 24 ago 2006 15:55
				di Decimo
				Marco1971 ha scritto:Oppure si potrebbe ricorrere a 
modemulatore. 

 
Io, sinceramente, pur nella mia ignoranza e nella mia recente iscrizione a questo forum, preferirei fuggire il delirio fanatico della neofilia, come ho già spiegato in un precedente intervento. Può darsi che 
modemulatore eviti incomprensioni poiché assorbe interamente il forestierismo, ma a quali leggi dell'adattamento si basa? Potrei comprendere un ancor più greve 
modemodulatore, che almeno si attiene alla regola etimologica (sicuramente più di quanto non faccia 
modemulatore, che sembra tendere eccessivamente al vocabolo 
emulatore).
Solo una mia presa di posizione, che non vuole offendere le capacità traduttive del generosissimo e geniale Marco, per cui provo un grandissimo rispetto alla luce dei contributi linguistici di cui ho avuto possibilità di lettura.
Ribadisco il "mio" 
modulatore, come tecnicismo già presente nel vocabolario italiano, ma il cui campo va ampliato anche all'informatica.
 
			
					
				Re: « Modem »
				Inviato: gio, 24 ago 2006 16:08
				di Decimo
				Infarinato ha scritto:Componenti qui è troppo vago: i driver sono i programmi di gestione [dei dispositivi]… Modem, comunque, è un acronimo [di parole che potrebbero essere italiane], perdipiú uscente in nasale semplice, per cui disturba fino a un certo punto.
Sì, chiedo scusa per aver liberamente tradotto 
driver (cui non ho ancora avuto modo di riflettere) con 
componenti. È una svista che ha origine dalla frase già esistente che ho tratto da un motore di ricerca, per cui non ho avuto tempo e modo di applicarmi ad un'alternativa idonea.
Per quanto riguarda 
modem, avevo già tenuto in considerazione il fatto che esso 
potrebbe (meglio evitare condizionali, quando parliamo di epurazione linguistica) essere l'acronimo di parole del nostro vocabolario; trovando tuttavia l'italiano 
modulatore non affatto in contrasto con il significato primo del forestierimo, non ho esitato a 
proporlo (e non 
imporlo).
A proposito di "disturbo", faccio presente che nessun anglicismo monosillabo o bisillabo radicato disturba il dialogo, poiché sempre pronunciati secondo il nostro sistema fonetico. Perciò io ribadisco che le proprietà di disturbo dell'orecchio dell'interlocutore sono invece da attribuire a certi neologismi che vogliono sopperire ai vuoti lasciati dall'estirpazione forzata di forestierismi 
scomodi. Un problema che ognuno dei forestieristi dovrebbe analizzare prima di gettare sul forum un adattamento o una traduzione quasi fossero dadi.[/i]
 
			
					
				Re:
				Inviato: gio, 24 ago 2006 16:20
				di Marco1971
				Decimo ha scritto:Può darsi che modemulatore eviti incomprensioni poiché assorbe interamente il forestierismo, ma a quali leggi dell'adattamento si basa?
È una di quelle ormai banali parole macedonia (come 
cantautore, da 
cant[ante] e 
autore, 
econologia da 
econo[mia] e 
[eco]logia o 
elepardo da 
ele[fante] e 
[leo]pardo): 
mo[dulatore] + 
demodulatore. Convengo che non è granché felice, e, come ben ci ricorda Infarinato, sono accettabili, per la fonotassi italiana, le uscite in vocale + 
l/m/n/r.
Decimo ha scritto:Solo una mia presa di posizione, che non vuole offendere le capacità traduttive del generosissimo e geniale Marco, per cui provo un grandissimo rispetto alla luce dei contributi linguistici di cui ho avuto possibilità di lettura.
Ribadisco il "mio" modulatore, come tecnicismo già presente nel vocabolario italiano, ma il cui campo va ampliato anche all'informatica.
La ringrazio per il suo elogio. 

 L’unico busilli[
s] con 
modulatore è che questa parola ha già un’accezione tecnica in ambito elettronico e delle telecomunicazioni, e si dovrebbe tendere, nei linguaggi settoriali, per quanto possibile, alla monoreferenzialità.
 
			
					
				
				Inviato: gio, 24 ago 2006 17:49
				di Federico
				Comunque modulatore è da sempre la nostra proposta, anche se misteriosamente non compare nella lista.
			 
			
					
				
				Inviato: gio, 24 ago 2006 21:55
				di Carnby
				Infarinato ha scritto:i driver sono i programmi di gestione [dei dispositivi]… 
Io propongo di chiamare 
driver semplicemente "pilota", come fanno gli Spagnoli e come hanno fatto da sempre gl'idraulici con "il pilota della caldaia", abbreviazione del più lungo "fiamma pilota della caldaia": quindi "il pilota della videocamera", "il pilota della scheda video"...
 
			
					
				
				Inviato: gio, 24 ago 2006 22:27
				di Marco1971
				E anche i francesi: le pilote. Pilota è chiaro, breve, perfetto.
			 
			
					
				Re:
				Inviato: ven, 25 ago 2006 2:07
				di Decimo
				Federico ha scritto:Comunque modulatore è da sempre la nostra proposta, anche se misteriosamente non compare nella lista.
Sfortunatamente non ho avuto modo di individuare la proposta già in filoni passati, altrimenti avrei certamente fuggito l'idea di inserire un nuovo ma già ripetuto intervento!
Marco1971 ha scritto:E anche i francesi: le pilote.
La Francia sembra essere in molti punti il trampolino di lancio per l'epurazione della lingua, così come, ma in misura molto minore, la Spagna. Brillante chi in passato parlò di 
fratellanza linguistica latina, a ricordo di cui porto l'attenzione della neonata (sic! a buon intenditore poche parole) lingua còrsa, dalla quale potremmo "sbirciare" qualche suo adattamento dei tecnicismi... Sarei grato che, qualcuno di competenza, riuscisse a fornire il collegamento ad un sito sugli adattamenti del suddetto idioma (che sono sicuro aver incontrato casualmente mesi fa), poiché realmente i linguisti dell'Isola hanno a cuore la 
corsizzazione di ogni forestierismo. Perché il Còrso? Chiedete all'utente 
u merlu rucà...
 
			
					
				Re:
				Inviato: ven, 25 ago 2006 8:23
				di Federico
				Decimo ha scritto:Federico ha scritto:Comunque modulatore è da sempre la nostra proposta, anche se misteriosamente non compare nella lista.
Sfortunatamente non ho avuto modo di individuare la proposta già in filoni passati, altrimenti avrei certamente fuggito l'idea di inserire un nuovo ma già ripetuto intervento!
 
Invece ha fatto benissimo, perché ci si era dimenticati di inserirlo nella lista (che la invito ad aggiornare personalmente premendo uno dei tanti modifica: è comodissimo), probabilmente perché certi di averlo già fatto da subito.
 
			
					
				
				Inviato: dom, 22 gen 2012 13:47
				di Modna
				So che la mia è proposta fuori tempo massimo, linguisticamente, ancor prima che in cruscate, ma provo comunque... dato che la radice è 
modulatore demodulatore non si potrebbe proporre 
modemo (accento tonico 
mòdemo)? 

In questo modo si otterrebbe una parola breve -una sola lettera in più rispetto all'inglese- con annesso plurale 
modemi e con accento tonico identico all'ormai acclimatato anglicismo. Inoltre non si tratterebbe di una semplice italianizzazione superficiale, poiché si parla di una (pur banale) parola macedonia che unisce i prefissi di 
modulatore e 
demodulatore.
Resto tuttavia, mio malgrado, scettico sulla possibilità di sostituzione di una parola ormai acclimatata da più di un decennio. 
 
 
Nella sostituzione degli anglicismi è fondamentale la tempestività, come ben sanno gli spagnoli che già la scorsa estate, grazie alla RAE, ribattezzarono 
Tablet come 
Tableta (vedi seconda nota della 
voce Wikipedia spagnola).