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Enantiosemie
Inviato: gio, 23 gen 2014 1:00
di rossosolodisera
Le più classiche sono feriale[e ospite: quest'ultimo in biologia è usato equivalentemente per ospitante e ospitato. Meno bilanciato è l'uso in senso letterale. Con una mia amica un paio di anni fa dissi "non vorrei approfittarmi troppo dei miei ospiti" e lei non si scompose, pur sapendo che ero io che stavo a casa d'altri. Ma era previsto, in fondo: guarda caso lei è laureata in lettere.
Altre enantiosemie sono appaltatore e affittare. Forse lo è pure contravvenzione. Ne conoscete altre?
Inviato: gio, 23 gen 2014 3:23
di Luca86
Nel suo
Manuale di retorica, Bice Mortara Garavelli ne indica cinque (oltre ai già citati
feriale,
ospite e
affittare):
- Avanti, ‘prima’ e ‘poi’: «avanti Cristo»; «da qui in avanti».
- Storia, ‘racconto veritiero’ e ‘frottola’: «la storia d'Italia»; «non raccontarmi storie!».
- Sbavare, ‘mandare fuori la bava’ e ‘togliere le bave’: «i bambini sbavano»; «sbavare un pezzo di metallo».
- Sbarrare, ‘aprire’ e ‘chiudere’: «sbarrare gli occhi».
- Pauroso, ‘che ha e che incute paura’: «un uomo pauroso»; «una pellicola paurosa».
Re: Enantiosemie
Inviato: gio, 23 gen 2014 13:34
di Carnby
rossosolodisera ha scritto:quest'ultimo in biologia è usato equivalentemente per ospitante e ospitato.
Anche se l'ambiguità probabilmente esisteva da tempo, l'uso di
ospite per «ospitante» credo che sia dovuta all'inglese
host.
Re: Enantiosemie
Inviato: gio, 23 gen 2014 16:37
di Infarinato
Ne dubito, ché l’ambiguità
era già del latino.

Inviato: gio, 23 gen 2014 16:47
di Ivan92
Cacciare, nel senso di allontanare qualcuno o qualcosa... ma anche seguire/inseguire qualcuno o qualcosa...

Inviato: gio, 23 gen 2014 18:53
di Luca86
Sfogliando il dizionario, ne ho trovata qualcun'altra:
- Alto, ‘elevato’ («alta montagna») e ‘profondo’ («alto mare»).
- Tirare, ‘lanciare’ («tirare un sasso») e ‘trarre a sé’ («tirare un cassetto»).
- Fondere, ‘liquefare’ («fondere dei gioielli d'oro») e ‘ottenere per mezzo della fusione’ («fondere una statua»).
- Spolverare, ‘togliere la polvere’ («spolverare i mobili») e ‘cospargere di polvere’ («una torta spolverata di zucchero a velo»).
- Spuntare, ‘perdere la punta’ («hai spuntato la matita») e ‘mettere fuori la punta’ («gli sta spuntando la barba»).
- Ciao (informale) e salve (formale), formule di saluto che si usano sia quando ci si incontra sia quando ci si accomiata.
Inviato: gio, 23 gen 2014 23:47
di rossosolodisera
Luca86 ha scritto:- Avanti, ‘prima’ e ‘poi’: «avanti Cristo»; «da qui in avanti».
Bellissima, non ci avevo pensato !
Luca86 ha scritto:[*]Storia, ‘racconto veritiero’ e ‘frottola’: «la storia d'Italia»; «non raccontarmi storie!».
Le dirò che ho sempre pensato che derivasse da una
vox media (come
fortuna ) : non potrebbe essere così ?
Luca86 ha scritto:[*]Pauroso, ‘che ha e che incute paura’: «un uomo pauroso»; «una pellicola paurosa».
[/list]
Pauroso in senso causativo (generatore di paura) personalmente l'ho trovato solo in Dante "le altre no, che non son paurose" Inferno, canto II )
ma ho letto pochissimo .
Luca86 ha scritto:Fondere[/i], ‘distruggere liquefacendo metalli o leghe’ («fondere l'oro») e ‘creare liquefacendo metalli o leghe’ («fondere una statua»).
In questo caso a me non sembra che si sia di fronte a due cose opposte: si fonde per modellare .
Comunque sono molto suggestivi gli esempi che fa, e pure gli altri interventi: sono contento di aver aperto la discussione.
Inviato: ven, 24 gen 2014 0:05
di Freelancer
Però sia il Treccani sia il Devoto-Oli danno una definizione più ristretta di quella data da Mortara Garavelli (e che leggo anche nel Gradit), che però ne cita la fonte (Lepschy). Per i primi due è "condizione semantica di un vocabolo che nel suo svolgimento storico ha assunto un sign. opposto a quello etimologico", mentre per Mortara Garavelli e Gradit è semplicemente "[condizione] che si verifica quando una stessa parola ha due significati tra loro contrari, o contraddittori, o controversi". Quindi i due significati coesistono, mentre con la prima definizione il secondo significato ha soppiantato il primo, come ministro in origine "aiutante, servo" (ma non più attualmente).
Inviato: ven, 24 gen 2014 4:03
di Luca86
rossosolodisera ha scritto:Le dirò che ho sempre pensato che derivasse da una vox media (come fortuna): non potrebbe essere così?
Non che io sappia. Magari qualche utente molto più competente di me in materia ci illuminerà.
rossosolodisera ha scritto:Pauroso in senso causativo (generatore di paura) personalmente l'ho trovato solo in Dante...
Riporto alcune occorrenze di
pauroso con significato attivo tratte dalla
BibIt:
E sappiate che quella fue la più crudele battaglia e la più paurosa che fosse mai al nostro tempo, né ove tanta gente morisse... (Marco Polo,
Il Milione)
Vassene 'l valoroso, in sé ristretto,
tacito e solo al pauroso bosco,
e sostien de la selva il fèro aspetto,
qual novo inferno spaventoso e fosco... (Torquato Tasso,
Gerusalemme conquistata)
...in spazio di uno anno ch'e' tenne el principato, non solamente lui era sicuro nella città di Fermo, ma era diventato pauroso a tutti e' sua vicini. (Niccolò Machiavelli,
Il Principe)
A quest'ora pure la cascatella mormora laggiù nel paese lontano, tutta sola in quell'angolo della rupe paurosa, sotto i grappoli di capelvenere, dinanzi la valletta che si stende bianca di luna. (Giovanni Verga,
Per le vie, «Il bastione di Monforte»)
rossosolodisera ha scritto:In questo caso a me non sembra che si sia di fronte a due cose opposte: si fonde per modellare.
Nel mio Devoto-Oli 2007, sotto la voce
fondere, leggo:
1. Far passare dallo stato solido allo stato liquido, liquefare, sciogliere: f. il ghiaccio; f. l’oro, l’argento; f. la cera.
2. Ricavare attraverso la fusione di metalli o leghe metalliche, facendoli colare in apposite forme: f. un lingotto d’oro; f. una statua di bronzo; f. una campana.
Semplificando molto, io la vedo così: la 1ª vale ‘
disfare mediante il calore’, la 2ª vale ‘
produrre per fusione’.
prescrivere
Inviato: sab, 08 mar 2014 15:47
di rossosolodisera
E che mi dite dei due significati (almeno per quanti io ne conosca) di prescrivere e prescrizione? Un farmaco o uno stile di vita sono spesso prescritti dal medico, ma anche ad un reato spesso capita di essere prescritto: non sarà forse un significato del tutto speculare ma sicuramente è molto diverso, perché nel primo caso si è di fronte al consiglio (di fare qualcosa), nel secondo all'impedimento (di procedere).
Inviato: sab, 08 mar 2014 20:18
di PersOnLine
La prescrizione non è un impedimento, ma tecnicamente "l'estinzione di un diritto": estinzione che avviene per legge la quale prescrive, cioè stabilisce, un termine entro cui esercitarlo.
Inviato: sab, 22 mar 2014 21:22
di rossosolodisera
PersOnLine ha scritto:La prescrizione non è un impedimento, ma tecnicamente "l'estinzione di un diritto": estinzione che avviene per legge la quale prescrive, cioè stabilisce, un termine entro cui esercitarlo.
però deriva dallo stesso verbo, no? Il reato si prescrive . Accidenti, però : non si poteca trovare un altro termine ?
vox media ?
Inviato: mar, 19 ago 2014 19:07
di rossosolodisera
Ho appena letto un libro "l'italiano perfetto" di Nicoletta Mosca.
Ospite è considerata una vox media: siete d'accordo? A me sembra un po' forzata.
Inviato: mar, 19 ago 2014 19:27
di Ferdinand Bardamu
In effetti, con l’espressione
vox media si indicano quelle voci che possono assumere un significato sia positivo sia negativo, come il latino
fortuna, ‹buona / cattiva sorte›.
Ospite non presenta quest’opposizione tra positivo e negativo. Direi che
enantiosemia è il termine adatto per riferirsi alla doppia accezione di
ospite.
Inviato: mer, 20 ago 2014 17:56
di rossosolodisera
Ferdinand Bardamu ha scritto:In effetti, con l’espressione
vox media si indicano quelle voci che possono assumere un significato sia positivo sia negativo, come il latino
fortuna, ‹buona / cattiva sorte›.
Ospite non presenta quest’opposizione tra positivo e negativo. Direi che
enantiosemia è il termine adatto per riferirsi alla doppia accezione di
ospite.
Mi fa piacere che il mio parere non sia considerato sciocco.