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«Coloured»

Inviato: ven, 07 mar 2014 20:08
di Andrea Russo
Cercando una parola nel Sabatini-Coletti mi sono imbattutto nella voce coloured, definita in questo modo:
s. ingl. (pl. coloureds); in it. s.m. e f. inv. (o pl. orig.), anche adatt. colorato
• Persona di colore, dalla pelle non bianca; in partic., nero
Anche in funzione di agg. inv.: atleti c.
• a. 1970

La voce compare anche sul Devoto-Oli 2012, ma non sul Treccani in linea. Cercando in Rete non sembrano esserci risultati significativi, se non questo al massimo.
Qualcuno sa perché c'è una voce per coloured nel dizionario? Non è la stessa identica cosa di di colore? :roll: E soprattutto, per essere riportato non dovrebbe esistere un uso piuttosto importante? :roll:

Inviato: ven, 07 mar 2014 21:40
di PersOnLine
Si staranno mettendo avanti: la prossima versione del 2015 sarà direttamente un bilingue inglese-italiano. :lol:

Inviato: sab, 08 mar 2014 20:39
di Carnby
Ho trovato scritto (raramente) anche colorato.
Il Sabatini-Coletti è nel giusto: colored/coloured (credo che la grafia americana finirà per imporsi...) è in origine l'uomo di colore, non necessariamente il nero subsahariano ma anche il mediterraneo, il levantino e l'asiatico, insomma tutte le persone che sono più «colorate» rispetto al tipo anglosassone o nordico, comune nel mondo anglofono di decenni fa, dove rappresentava il tipo più «prestigioso» (ricordarsi della famosa categoria dei WASP).
In Sudafrica, se non sbaglio, coloured ha assunto un significato più specifico ai tempi dell'apartheid (ma forse la parola in quel senso è più antica della deprecabile politica di segregazione razziale); in Australia invece per le persone dai capelli scuri e tratti non nordici si è imposto wog, un tempo considerato molto offensivo in inglese.

Inviato: dom, 09 mar 2014 11:08
di Andrea Russo
Nel collegamento che ho inserito si parla appunto dell'apartheid, come ha detto lei.

Comunque quello che non capisco è perché abbia trovato posto nel dizionario d'italiano... :roll: