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«Tanzanìa» o «Tanzània»?

Inviato: mer, 18 giu 2014 0:57
di Zabob
Mi sembrava di ricordare che la pronuncia corretta sia "Tanzanía". Tuttavia vedo che 1) il DOP le ammette entrambe, ma ponendo per prima "tanʒanìa", 2) il DiPI dà "tan'dzanja. -'nia" mentre la Crusca dice «Tanzània, non Tanzanìa».
Alquanto confusa la situazione, non vi pare?

P.S.: "Tanzània" e "Tanzanìa" sono entrambe parole piane, vero?

Inviato: mer, 18 giu 2014 3:02
di Luca86
Salve, Zabob, e bentrovato!

Le rispondo di passata: stando a quanto leggo qui, Tanzanìa sarebbe la pronuncia etimologica (conforme a swahili e inglese, che sono le lingue ufficiali dello Stato); mentre Tanzània credo sia da imputare ad altri casi analoghi (come Viètnam, Ìran, e così via) di ritrazione dell'accento.
"Tanzània" e "Tanzanìa" sono entrambe parole piane, vero?
Sì, sono entrambe piane (o parossìtone), se la sillabazione corretta è Tan-za--a, Tan--nia...

Inviato: mer, 18 giu 2014 3:11
di Zabob
Luca86 ha scritto:Stando a quanto leggo qui, Tanzanìa sarebbe la pronuncia etimologica (conforme a swahili e inglese
Il DOP concorda per lo swahili, mentre per l'inglese indica la pron. tänʃèini̯ë
Luca86 ha scritto:mentre Tanzània credo sia da imputare ad altri casi analoghi (come Viètnam, Ìran, e così via) di ritrazione dell'accento.
Oppure all'analogia con Birmània, Germània, Giordània, Lucània, ecc. (forme di gran lunga prevalenti rispetto a Albanìa, Romanìa...).

Inviato: mer, 18 giu 2014 4:07
di valerio_vanni
Luca86 ha scritto:
"Tanzània" e "Tanzanìa" sono entrambe parole piane, vero?
Sì, sono entrambe piane (o parossìtone), se la sillabazione corretta è Tan-za--a, Tan--nia...
Secondo me la prima ha tre sillabe, tendenzialmente. È raro che si formi uno iato dopo la vocale accentata.
Anche se il dittongo finale non la rende assimilabile alle classiche tronche.

Inviato: mer, 18 giu 2014 4:44
di Luca86
Zabob ha scritto:Il DOP concorda per lo swahili, mentre per l'inglese indica la pron. tänʃèini̯ë
Il Daniel Jones (17ª ed., 2006) riporta la pronuncia indicata dal DOP come seconda opzione possibile.

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Zabob ha scritto:Oppure all'analogia con Birmània, Germània, Giordània, Lucània, ecc. (forme di gran lunga prevalenti rispetto a Albanìa, Romanìa...).
Ha ragione: anche l'analogia gioca un ruolo importante in queste faccende. :)

Inviato: mer, 18 giu 2014 12:51
di Carnby
valerio_vanni ha scritto:Secondo me la prima ha tre sillabe, tendenzialmente. È raro che si formi uno iato dopo la vocale accentata.
Anche se il dittongo finale non la rende assimilabile alle classiche tronche.
È una vexata quaestio: la grammatica tradizionale dice che Tanzanìa avrebbe quattro sillabe mentre Tanzània ne avrebbe solo tre. A mio avviso questo è possibile solo inserendo «qualcosa» tipo [tanʣa'niˑja] o [tanʣa'niˑɂa]. In assenza di questi «elementi di disturbo» Tanzània e Tanzanìa sono entrambi trisillabi, come avverrebbe in poesia senza l'uso della dieresi.

Inviato: mer, 18 giu 2014 13:18
di valerio_vanni
Carnby ha scritto:È una vexata quaestio: la grammatica tradizionale dice che Tanzanìa avrebbe quattro sillabe mentre Tanzània ne avrebbe solo tre. A mio avviso questo è possibile solo inserendo «qualcosa» tipo [tanʣa'niˑja] o [tanʣa'niˑɂa].
Oppure un cambio tonale netto.
A volte capita, nelle canzoni, di trovare dittonghi di questo tipo spezzati su due note; di norma però prendono una sola nota, così come nel parlato.

Inviato: mer, 18 giu 2014 14:57
di Carnby
valerio_vanni ha scritto:Oppure un cambio tonale netto.
Esatto, anche quello provoca divisione sillabica.

Inviato: mer, 18 giu 2014 15:12
di Infarinato
Carnby ha scritto:[L]a grammatica tradizionale dice che Tanzanìa avrebbe quattro sillabe…
[Quasi] lo stesso dicasi per la metrica tradizionale, che considera il nesso finale «vocale accentata + vocale non accentata» come sineretico all’interno del verso, e dieretico alla fine (cioè: in tonia, sotto accento primario): e.g., non isperate mai veder lo cielo ~ nulla speranza li conforta maï (Camilli & Fiorelli 1965:265).

Inviato: mer, 18 giu 2014 16:32
di valerio_vanni
Infarinato ha scritto:[Quasi] lo stesso dicasi per la metrica tradizionale, che considera il nesso finale «vocale accentata + vocale non accentata» come sineretico all’interno del verso, e dieretico alla fine…
Effettivamente, sempre parlando di questi dittonghi nelle canzoni:
- A fine frase normalmente c'è una nota, qualche volta due.
- Dentro la frase c'è praticamente sempre solo una nota (ora non mi vengono in mente eccezioni; se ce ne sono, sono veramente rare).

Inviato: sab, 13 dic 2014 18:34
di fiorentino90
Non c'è un errore di trascrizione nel DOP? Mi riferisco alla i di Tanzània.

Inviato: sab, 13 dic 2014 18:58
di Infarinato
fiorentino90 ha scritto:Non c'è un errore di trascrizione nel DOP? Mi riferisco alla i di Tanzània.
In che senso, scusi? Tanzanía è la pronuncia «etimologica», ovvero quella piú aderente alla pronuncia suahili.

Inviato: sab, 13 dic 2014 19:22
di valerio_vanni
Forse fiorentino90 allude al fatto che, nella versione non etimologica l'ultima "i" è indicata con /i/ anziché con /j/.
Nel DiPI invece ha /j/.

Inviato: sab, 13 dic 2014 19:33
di fiorentino90
valerio_vanni ha scritto:Forse fiorentino90 allude al fatto che, nella versione non etimologica l'ultima "i" è indicata con /i/ anziché con /j/.
Nel DiPI invece ha /j/.
Esatto :)

Inviato: sab, 13 dic 2014 19:34
di Zabob
valerio_vanni ha scritto:Forse fiorentino90 allude al fatto che, nella versione non etimologica l'ultima "i" è indicata con /i/ anziché con /j/.
Ha ragione: se si fa un confronto con Germania, si vede che in quest'ultima la i è segnata, secondo la convenzione del DOP, come , mentre nella seconda trascrizione di Tanzània solo come i.