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Inviato: ven, 08 set 2006 0:13
di Federico
Marco1971 ha scritto:La sfera della penna quindi rotola sulla carta quando si scrive con essa (o su sé stessa, ora sono confuso :D). Buono a sapersi. S’impara qualcosa di nuovo ogni giorno. :)
Già, e parlando con gli altri si demoliscono proprie fisime (ne so qualcosa).
Forse le suona male quella sfumatura di libertà del rotolamento: va meglio «la sfera della penna è fatta rotolare sulla carta» (come da accezione 1 «Di corpi sferici o cilindrici, o di forma simile, farli avanzare su una superficie facendoli girare su sé stessi»)?


Tornando all'agomento iniziale: si può dunque identificare la fineliner con la penna da disegno?

Inviato: ven, 08 set 2006 8:55
di Incarcato
Non lo so, quelllo che è certo è che s'usa abitualmente per nomali scopi scrittòri. Quindi, forse bisognerebbe chiamarla in modo meno specifico.
Punta fine?

Inviato: ven, 08 set 2006 9:11
di Bue
Direi che l'unica differenza tra la comune penna a sfera e quela a inchiostro liquido sta, oltre alla diversa (maggiore) fluidità dell'inchiostro nella seconda, anche nelle dimensioni della sfera che, se non ricordo male, sono lievemente maggiori.
In entrambi il casi le sfere rotolano (senza strisciare), quindi non ha senso distinguere i due oggetti in base a questo solo perché il nome inglese sembra farlo (ancora una volta vogliamo affrancarci dall'inglese proponendo di copiarne pappagallescamente pure le assurdità).
La Terra e la Luna non rotolano, ruotano o, eventualmente, rototraslano. Rotolare (to roll in inglese, rouler in francese) presuppone il contatto con una superficie, oltre alla rotazione dell'oggetto.

Inviato: ven, 08 set 2006 9:20
di Bue
Federico ha scritto:Mai sentiti questi termini
Una volta tanto mi trovo d'accordo. Siete sicuri che in Italia sia così diffuso l'uso di questi termini? Sentite la gente entrare in cartoleria (sorry, dallo stationer) e chiedere un(a) fineliner o un(a) rollerball? I rimandi nel messaggio di apertura vengono da un sito scritto in inglese, che usa per forza i termini inglese. Avete provato a guardare che termini usano i siti italiani? Io vedo cose come inchiostro liquido e punta fine.

Inviato: ven, 08 set 2006 11:02
di Incarcato
No, non è vero. Se vai in qualche bel negozio di penne, come quello cui rimandavo nei collegamenti, usano (quasi)solo i termini inglesi.

Inviato: ven, 08 set 2006 12:01
di Federico
Incarcato ha scritto:Non lo so, quelllo che è certo è che s'usa abitualmente per nomali scopi scrittòri. Quindi, forse bisognerebbe chiamarla in modo meno specifico.
Punta fine?
Non ho capito cosa di preciso la differenzi dalle altre penne: non è una penna a sfera, giusto? Perciò la definizione data dal Treccani per penna da disegno piú o meno coincide.
Però punta fine può riferirsi a qualunque penna a sfera, e lo stesso lineafine: non penso che questo sia davvero un elemento caratterizzante.
Comunque basta fare un salto in una cartoleria normale, scovare una penna del genere e chiedere come si chiama.
Ah, guardando le immagini che si trovano con Google... credo che sia quello che in Italia si chiama pennino (da disegno).
Questa immagine chiarisce tutto.

Inviato: ven, 08 set 2006 12:29
di Bue
Incarcato ha scritto:No, non è vero. Se vai in qualche bel negozio di penne, come quello cui rimandavo nei collegamenti, usano (quasi)solo i termini inglesi.

Faro` la prova sperimentale...

Inviato: sab, 09 set 2006 14:57
di Incarcato
Ex Hispania salus.

Andando a leggere il libretto d'istruzioni d'una mia Montblanc, ho notato che gli spagnoli e i francesi traducono fineliner con feltro fino e feutre fineliner: quindi in italiano si potrebbe proporre anche feltrofíne.

Quanto a rollerball, nessuna romanza propone traducenti.
Si potrebbe avanzare sferografo (o sferografa)? In questo caso, assisteremmo a uno slittamento semantico, dato che esferógrafo in spagnolo è ‘penna a sfera’.

Inviato: sab, 09 set 2006 22:49
di Federico
Incarcato ha scritto:in italiano si potrebbe proporre anche feltrofíne.
E cosa vorrebbe dire, di grazia?

Mi scusi, ma prima di azzardare nuovi traducenti bisognerebbe prima verificare che non vadano bene i termini che abbiamo già, e perdipiú registrati nei vocabolari...

Inviato: dom, 10 set 2006 13:46
di Incarcato
Ringrazio Federico per la lezione di metodo.
Quali sarebbero, allora, i termini che abbiamo già e che sono registrati nei vocabolari?

A proposito, chi ha proposto pennino e penna da disegno per fineliner??

Quanto a feltrofíne, è esattamente l'equivalente del termine spagnolo, e non mi pare di cosí oscura comprensione. (Quando l'ho letto, io ho capito subito e m'è parso bello.)
Comunque, il feltro è una falda compatta ottenuta mediante pressatura e follatura di fibre di lana cardate, usata spec. in sartoria, cappelleria, per filtri, rivestimenti, ecc. Le punte di svariati oggetti per la scrittura, come gli evidenziatori e le fineliner, appunto, sono in feltro. Ciò che caratterizza la fineliner è il tratto sottile e netto: fine.

Inviato: lun, 11 set 2006 16:09
di Federico
Non c'è bisogno di scaldarsi.
Incarcato ha scritto:Quali sarebbero, allora, i termini che abbiamo già e che sono registrati nei vocabolari?
Mi riferivo soprattutto al suo sferografo, del tutto innecessario: vedo infatti che non contesta i corrispondenti di ballpoint e rollerball (e ci mancherebbe).
Quanto a fineliner, la traduzione non è altrettanto banale, ma propongo comunque come al solito di cercare le soluzioni piú semplici e in continuità col lessico già consolidato, tutto qui.
Penna da disegno è un tipo di penna che dalla descrizione del Treccani pare essere sostanzialmente la stessa (tranne per l'evoluzione del materiale), e pennino è il termine che mi pare avesse adoperato la mia professoressa di disegno, di cui però sono meno sicuro (si può togliere tranquillamente, in attesa di notizie certe), anche se pure questo corrisponde alla definizione, sempre al netto dell'evoluzione dei materiali (infatti il Treccani chiama pennino la punta di feltro dei pennarelli).
Quanto a feutre (fineliner), non è altro che il nostro pennarello, termine usato anche per penne di questa costruzione; in alternativa, si può ricorrere sí a penna a feltro, che non è certo sconvolgente o di difficilissima comprensione ma solo meno comune (non registrato da De Mauro e Treccani):
Garzanti ha scritto:penna a feltro, la cui punta è costituita da un cilindretto di feltro, compresso e imbevuto di inchiostro.

Inviato: lun, 11 set 2006 16:41
di Incarcato
Penna da disegno non va bene, perché limita ingiustamente l'ambito d'uso dell'oggetto.
Pennino, invece, mi pare eccessivamente generico.

Inviato: lun, 11 set 2006 22:30
di Federico
Incarcato ha scritto:Penna da disegno non va bene, perché limita ingiustamente l'ambito d'uso dell'oggetto.
Non quando viene usato per disegnare.
Su pennino, dovrò chiedere... forse mi ricordo male.

Inviato: mar, 12 set 2006 12:09
di Incarcato
Le fineliner s'usano anche per scrivere, e quindi non si possono chiamare penne da disegno.

Inviato: mar, 12 set 2006 14:57
di Federico
Incarcato ha scritto:Le fineliner s'usano anche per scrivere, e quindi non si possono chiamare penne da disegno.
Non vedo perché mai: si usano anche – se non principalmente – per disegni (tecnici), perciò almeno in questo caso si possono benissimo chiamare cosí: d'altronde posseggo una di queste penne (di marca francese, credo) e sopra c'è scritto proprio drawing pen.