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«Curvy»

Inviato: ven, 27 giu 2014 9:15
di Ferdinand Bardamu
Non ci sarebbe bisogno di aprire un filone per un forestierismo cosí facile da tradurre; ma non avremmo avuto bisogno nemmeno dello stesso forestierismo, che i media, inspiegabilmente, hanno a caro.

Riferito a una donna, curvy, che, naturalmente, viene pronunciato come si scrive, /ˈkurvi/, in italiano si dice formosa, parola che, tra l’altro, ha pure un rimando classico nel latino forma, ‹aspetto, bellezza›: ricordiamo tutti la formosam Amaryllida, la bella Amarilli, cantata da Titiro nella prima egloga di Virgilio.

Non so se a decretare il successo — per ora solo nei media — di quest’anglicismo ci sia la necessità di esprimersi attraverso un eufemismo: formosa non ha alcuna connotazione dispregiativa; anzi. Se di eufemismo si tratta, allora, è per un eccesso di «correttezza politica».

Inviato: ven, 27 giu 2014 9:29
di Zabob
A me piace "sinuosa", che, seppur non ponga l'accento sulla "generosità" delle curve come "formosa", porta con sé una certa suggestione fonetica (si pensi anche alla forma delle 'S')... e poi viene da sinus!
Ferdinand Bardamu ha scritto:in italiano si dice formosa, parola che, tra l’altro, ha pure un rimando classico nel latino forma, ‹aspetto, bellezza›: ricordiamo tutti la formosam Amaryllida, la bella Amarilli, cantata da Titiro nella prima egloga di Virgilio.
Infatti "bello" si dice frumos in rumeno, hermoso in spagnolo e formoso in portoghese (cfr. l'isola omonima, sive Taiwan).

Inviato: ven, 27 giu 2014 14:01
di Animo Grato
S'era già accennato a questo termine nel verminoso filone "L'italiano non è più una lingua": qui trova la prima segnalazione (che fece proprio Lei), seguita da una mia risposta.

Inviato: ven, 27 giu 2014 15:26
di Carnby
Esiste giunonica che rende bene il concetto.

Inviato: ven, 27 giu 2014 16:13
di Zabob
Carnby ha scritto:Esiste giunonica che rende bene il concetto.
Ma allora anche rotondetta, morbida, ecc. Si usa "curvy" perché ha una valenza eufemistica, come dire "sei in carne ma è proprio questo a renderti attraente". Giunonica mi fa pensare alle donne di Botero.

Inviato: ven, 27 giu 2014 16:18
di Ferdinand Bardamu
Animo Grato ha scritto:S'era già accennato a questo termine nel verminoso filone "L'italiano non è più una lingua": qui trova la prima segnalazione (che fece proprio Lei), seguita da una mia risposta.
Sí, ricordavo. Ho voluto dare piú evidenza a questo forestierismo dedicandogli un filone, perché pare che i giornalisti abbiano dimenticato che un concetto cosí banale si può esprimere anche in italiano.

Inviato: ven, 27 giu 2014 18:02
di Carnby
Zabob ha scritto:Giunonica mi fa pensare alle donne di Botero.
Giunonica si riferisce a una donna di forma prosperosa ma ben proporzionata.

Inviato: ven, 27 giu 2014 18:14
di Zabob
Lo ignoravo; ma, come me, credo anche la maggior parte dei parlanti. Voglio dire: se un'amica mi domandasse «mi vedi grassa?» io eviterei di risponderle «ma no, che dici, sei giunonica!»: forse per una donna obesa può essere un complimento, ma una curvy potrebbe rimanerci male. La parola stessa, in chi non ne conosca il reale significato (che è quello che Lei riporta), suggerisce un'idea di (sovr)abbondanza, quadrisillaba e con quell'-on- che sembra un accrescitivo.

Inviato: ven, 27 giu 2014 19:00
di Animo Grato
Qualche anno fa andava di moda "burrosa".

Inviato: ven, 27 giu 2014 22:20
di Carnby
Qui si diceva anche «bella appannata». :)

Inviato: lun, 30 giu 2014 10:51
di domna charola
"Burrose" secondo me sono le dame in voga nel primo '500, quelle dipinte da Tiziano, per intenderci; c'è una componente di grasso bianchiccio nel termine, qualcosa di pallido e non abbronzato che lo fa decisamente desueto, a orecchio.

"Sinuoso" d'altra parte non implica necessariamente una massa elevata, ma solo una sagoma con curve ben riconoscibili. Ci sono taglie 40 a tavola a vela, e taglie 40 sinuose, cioè con tuttte le curve al posto giusto.

"Giunonica" in effetti dà un'idea di sovrabbondanza, sia pure autorevole, ma non adatta comunque a rivolgersi a un cliente.

"Formosa" alla fine mi sembra il termine più innocuo e preciso. A Venezia abbiamo anche la chiesa di Santa Maria Formosa (forse nel significato latino di bellezza, ma anche l'immagine di una bella Madre prospera e generosa non disdice).

Analogo a questo, vedo anche usare nei negozi le "taglie morbide", e anche questo aggettivo mi sembra più preciso; forse più neutro, mentre "formosa" può avere in sé anche una componente di sensualità.

Ambedue comunque mi sembrano meglio di curvy, che tutto sommato è anche ambiguo nell'idea che suggerisce: se "sinuoso" indica una linea curva con dei flessi, curvy potrebbe essere anche un'unica curva convessa, ovvero una donna-palla...

Inviato: dom, 25 ott 2015 18:21
di Antujo
Esiste anche l'aggettivo granito
dizionario cartaceo Devoto-Oli, 1995, Le Monnier ha scritto:granito1 (gra-nì-to) agg. Di cereali in fase avanzata di maturazione ♦ Di persona, spec. donna, di forme sode e pronunciate. [P. pass. di granire1]

Si vedano anche i dizionari in linea Treccani e Garzanti (di quest'ultimo il rimando non funziona, ma è comunque, come per il Treccani, la prima delle tre voci).

Inviato: dom, 25 ott 2015 19:56
di Millermann
Antujo ha scritto:Esiste anche l'aggettivo granito
Beh... allora bisognerebbe coniare il proverbio: «Donna granita, sempre gradita»! :lol:

A parte gli scherzi, anche se oggi nessuno conosce quest'aggettivo, le potenzialità ci sono! Basterebbe che un programma televisivo, di quelli che ospitano donne rotondette per renderle piú attraenti, adottasse come titolo il neo-proverbio testé citato (anziché il solito scioglilingua in inglese) e il gioco sarebbe fatto! :D
Giocherebbe a suo favore anche l'accostamento psicologico con il granito, iperbole di un fisico ben "sodo". :wink:

Inviato: lun, 26 ott 2015 6:07
di AttritoLinguistico
Si potrebbe usare la parola "manza". :lol:

Inviato: lun, 26 ott 2015 8:45
di domna charola
"Granito" mi fa tornare alla mente i tempi univesitari, e una collega, allora studentessa di un anno successivo al mio, che veniva soprannominata "tette di granito": entrava in gioco innanzitutto l'aspetto "abbondante nei punti giusti" ovvero con curve accentuate, il concetto di sodo, e soprattutto il fatto che si era a geologia, facoltà allora prevalentemente maschile.
Senza conoscere l'aggettivo del Devoto-Oli, l'idea era quella, accentuando però il senso di sodo (la roccia), anziché di abbondante.

Ora, secondo me occorre vedere caso per caso. La traducibilità perfetta di un termine straniero è difficile da ottenere.
Una cosa è la "curvy" sinuosa, abbondante, soda, un'altra quella morbida e burrosa. La prima più aggressiva, la seconda più rassicurante.
Forse che abbiamo più sfumature noi, rispetto a un unico termine anglosassone? :roll:

(Più probabile che, non vivendo la lingua inglese in prima persona immersi nel suo contesto, prendiamo singoli termini che ci suonano bene - ad esempio per somiglianza con i nostri, quindi trasparenza - e li applichiamo rozzamente, senza essere a conoscenza delle loro precise sfumature nell'idioma originale).