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Simpatetico/reminiscente

Inviato: gio, 14 ago 2014 0:22
di Gondrano
Buonasera a tutti,
vi sarei grato se poteste aiutarmi a comprendere appieno il significato di due parole in cui mi sono imbattuto di recente, e se, gentilmente, poteste formulare qualche frase che le contenga.
Le due parole in questione sono "simpatetico" (quale preposizione utilizzare?) e "reminiscente", quest'ultima rinvenuta in un blog dove si afferma "La curcuma come spezia si presenta come una polvere finissima dal colore giallo brillante, dal particolare aroma leggermente piccante, vagamente reminiscente della terra e con una punta di amaro, comunque non ha un gusto molto forte ed invasivo".

Grazie.

Inviato: gio, 14 ago 2014 1:29
di Freelancer
Il Treccani, alla voce simpatetico presenta un esempio in cui la preposizione adoperata è di.

Riguardo a reminiscente (assente sia nel Treccani sia nel Devoto-Oli), dato che significa "che fa ricordare", "che riecheggia" (come indicato nel Gradit), e che il sostantivo corrispondente vuole di (ho del suo viso solo una nebbiosa reminiscenza, esempio dal Devoto-Oli), penso che nell'esempio sia usato correttamente.

Mi chiedo anche però se reminiscente di possa essere un calco dell'inglese reminiscent of, che penso avrebbe una resa più idiomatica in che richiama alla mente: aroma leggermente piccante, che richiama vagamente la terra...

Inviato: gio, 14 ago 2014 12:18
di Scilens
Freelancer ha scritto: Mi chiedo anche però se reminiscente di possa essere un calco dell'inglese reminiscent of
D'istinto l'avrei considerato un participio e avrei detto "reminiscente la terra". Poi Google m'ha detto che almeno da due secoli viene composto soprattutto con "di".
Penso che si possa escludere un'influenza inglese.

Inviato: gio, 14 ago 2014 13:12
di Ferdinand Bardamu
Scilens ha scritto:Poi Google m'ha detto che almeno da due secoli viene composto soprattutto con "di".
Penso che si possa escludere un'influenza inglese.
Un paio d’esempi della reggenza con di in testi dell’Ottocento, presi da Google Libri:

Il Cavalcaselle nella Vita di Giovanni Bellini registra quest’opera come reminiscente dello stile del Boccaccino. (FONTE)

Quelle mira ciascuno, e allor concede
Sfogo maggiore al duol che lo contrista,
Reminiscente dell’innocua vita,
Che menava colà l’alma partita.
(FONTE)

Inviato: gio, 14 ago 2014 22:11
di Marco1971
Aggiungo la definizione del Battaglia (riporto sotto solo l’esempio di Moravia, l’unico a mostrare la reggenza, che qui c’interessa):

Reminiscènte, agg. Letter. Che suggerisce o determina il ricordo, alquanto vago e impreciso, di una realtà conosciuta in precedenza.

2. Che riecheggia un motivo artistico, un tema musicale.


Ecco l’esempio preannunciato, di Moravia:

Da Sassandra fino al confine con la Liberia è… tutto un seguito di spiagge assolutamente deserte, di intatta e pura bellezza tropicale, reminiscente di tutta una letteratura, da Melville a Stevenson.

Ora, sebbene questa parola sia da secoli nella nostra lingua, come ben la marca il Battaglia, è di pretto registro letterario, e inoltre assente da tutti i vocabolari (se non m’inganno). E come spesso avviene oggi tra chi non ha particolare dimestichezza con la lingua letteraria dei secoli passati, non credo che si tratti di conoscenza della parola e del costrutto, ma – e in questo sono con Freelancer – di calco dall’inglese reminiscent of, che in quella lingua è assai piú comune e usato anche nel parlato formale.

Inviato: gio, 14 ago 2014 22:47
di Freelancer
In effetti il Gradit retrodata reminiscente al 1953 facendo solo riferimento a "Viaggi" di Moravia. Sarà lo stesso esempio riportato da Marco? Mi sono a volte chiesto, quando dizionari diversi riportano lo stesso esempio, significa che i lessicografi non ne hanno trovato nessun altro? Si tratta quindi in questo caso di un hapax moraviano? O hanno semplicemente consultato le stesse banche dati?

Inviato: gio, 14 ago 2014 22:53
di Marco1971
No, non è un hapax, reminiscente si trova già nel 1499 presso Francesco Colonna. ;)

Inviato: gio, 14 ago 2014 22:59
di Freelancer
Intendevo: reminiscente di. Perché il Battaglia e il Gradit fanno riferimento allo stesso esempio di Moravia (se effettivamente è lo stesso), mi chiedevo. Spesso si leggono gli stessi esempi in dizionari diversi, non è così?

Inviato: gio, 14 ago 2014 23:06
di Marco1971
Sí, ma nel 1499 si legge già: «Et di lei reminiscente…», e sopra Ferdinand ha riportato esempi ottocenteschi, quindi il Gradit non ha fatto il suo lavoro come si deve. :D

L’esempio di Moravia – ho appena verificato – è tratto da Lettere dal Sahara.