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«Articolo» e «della mano manca»

Inviato: gio, 04 set 2014 14:39
di Animo Grato
Ho riunito queste due espressioni in un unico filone perché il testo da cui le ho attinte è lo stesso: «I Vicerè» [sic] di De Roberto. Già che ci sono, ne approfitto per levarmi un altro dubbio. Nel titolo, e poi in tutto il romanzo, la grafia presenta l'accento grave; prima di chiamare in causa la bontà della mia edizione, voglio supporre che la prassi dell'epoca non contemplasse l'uso dell'accento acuto (stessa cosa con perchè e affini). È così o devo biasimare la BUR? E, ammesso che sia così, citando oggi il romanzo è più corretto riportare la grafia filologica o adattarla alle convenzioni attualmente vigenti? Questo era solo un ghiribizzo passeggero, ora vengo all'oggetto del filone vero e proprio.
Che il significato letterale dell'espressione "della mano manca" sia "della (mano) sinistra" non ci piove. Nel testo però si parla di "figli della mano manca", con un chiaro riferimento ai bastardi, e nel capitolo IV della seconda parte compare anche una "cognata della mano manca", ovvero l'amante di Raimondo che ormai vive con lei more uxorio, facendone quindi, per la sorella Lucrezia, una specie di "cognata illegittima". Il significato è chiaro, l'origine - credo - intuibile, e da ricondursi all'ancestrale pregiudizio per ciò che è sinistro (appunto!): vorrei dei ragguagli sulla diffusione (nel tempo e nello spazio) di quest'espressione, che non avevo mai sentito.
Per "articolo" la questione è un po' più complicata. Ogni tanto, a mo' di ablativo assoluto, spunta la costruzione "articolo + sostantivo". La prima volta - che ora, ovviamente, non ritrovo :evil: - mi pareva, dal contesto, che il senso fosse "per quanto riguarda ...", e l'avevo ricondotto al significato che articolo ha in un'espressione come "articolo di bilancio" (esempio di fantasia: "articolo denaro, non ci sono problemi" → "alla voce denaro, non ci sono problemi" → "per quanto riguarda il denaro, non ci sono problemi"). Filava tutto liscio. Un po' meno liscio al capitolo I della seconda parte. Riporto uno stralcio più ampio per chiarire il contesto:
De Roberto ha scritto:Della transazione strozzata [si tratta della rinuncia a parte dell'eredità], del sacrifizio fatto per proprio conto e quasi imposto agli altri, [Lucrezia] non si rammentava neppure. Il giovane [fidanzato], articolo interesse, quasi non l'aveva lasciata dire, poichè [vedi sopra] voleva lei e non la dote.
A questo "articolo interesse" faccio fatica ad attribuire lo stesso significato di cui sopra, a meno che interesse non sia riferito agli interessi sul capitale ereditato, a cui Lucrezia rinuncia. Lo sfortunato abbinamento del poco perspicuo interesse con un'espressione a me ignota non mi ha certo dato una mano. Nel capitolo successivo si trova un esempio che sembra riportare tutto nel solco già tracciato:
De Roberto ha scritto:Articolo politica, don Blasco e la sorella erano più arrabbiati di prima.
Qui "riguardo a" funziona. In ogni caso, sui dizionari in rete (non ho con me la mia copia cartacea) non ho trovato traccia di questo uso; qualcuno può fornire informazioni sulla sua storia, magari corredandola con altri esempi?

Re: «Articolo» e «della mano manca»

Inviato: gio, 04 set 2014 16:26
di Infarinato
Animo Grato ha scritto:[V]oglio supporre che la prassi dell'epoca non contemplasse l'uso dell'accento acuto (stessa cosa con perchè e affini).
È cosí, infatti (cfr. pp. 2–3 e 8).
Animo Grato ha scritto:[A]mmesso che sia così, citando oggi il romanzo è più corretto riportare la grafia filologica o adattarla alle convenzioni attualmente vigenti?
Adattarla alle convenzioni attualmente vigenti. :)

Inviato: ven, 05 set 2014 19:39
di Lizard
La versione Oscar Classici Mondadori (ed. 1991) riporta "I Viceré" sia nel titolo che all'interno del testo.

Inviato: dom, 07 set 2014 14:34
di Animo Grato
Grazie per le delucidazioni ortografiche!
Ora attendo fiducioso che qualcuno faccia luce sulle due espressioni "di cui all'oggetto" (come si dice in burocratichese), e già che ci sono aggiungo qualche altro esempio (grassetto mio):
De Roberto (parte II, cap. V) ha scritto:Talchè, dopo appena tre anni che era venuta in una volgare camera d'albergo, moglie della mano manca, osteggiata da tutti, ella troneggiava in quell'inverno del '65, autentica contessa di Lumera, fra una corte di ammiratori.
De Roberto (parte II, cap. VIII) ha scritto:na ragazza che si tirava su per pettinatrice e, quantunque girasse sempre per le vie, non dava retta a nessuno, con una gran paura dei fratelli poco disposti, articolo onore, a scherzare.
De Roberto (parte III, cap. II) ha scritto:Suo padre avrebbe consentito a lasciarlo andare via per sempre? La cosa era dubbia, ma immancabilmente, articolo quattrini, ne avrebbe assegnati il meno possibile[.]