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«Parlarsi»
Inviato: sab, 20 set 2014 18:28
di Ivan92
Di primo acchito sembra si tratti d'un normale intransitivo pronominale. Eppure, la coniugazione risulta essere mutilata. I pronomi soggetto, se singolari, non hanno diritto alla flessione: *mi parlo, *ti parli, *si parla sono, per l'appunto, agrammaticali. Ci parliamo, vi parlate, si parlano sono invece pienamente accettabili. Qual è la cagione di tutto ciò? Ci troviamo dinnanzi a un paradigma irregolare? O abbiamo che fare con una voce verbale di chiara semenza colloquial-regionale?
Inviato: sab, 20 set 2014 19:06
di Animo Grato
Non sono sicuro di aver compreso bene il Suo rovello.
Parlarsi implica la reciprocità dell'azione (veda anche
qui, al punto 2.c), quindi le persone singolari non sono ammesse per un motivo non tanto grammaticale, quanto esistenziale.

Inviato: sab, 20 set 2014 21:05
di Ivan92
Cosa le devo dire? Era tutto cosí perspicuo sin dall'inizio. Mi son lasciato sfuggire quel che avevo sotto gli occhi. Le sono grato, caro Animo Grato!

Inviato: sab, 20 set 2014 23:45
di PersOnLine
Con le persone singolari può sempre indicare un dialogo interiore, come domandarsi.
Inviato: dom, 21 set 2014 1:14
di Ivan92
Non saprei...lei direbbe mai mi parlo?
Inviato: dom, 21 set 2014 13:03
di Animo Grato
Ivan92, intendiamoci: il riflessivo si costruisce sempre nello stesso modo (verbo + pronome), quindi, nelle forme plurali, solo il contesto può chiarire se ci troviamo di fronte a un riflessivo propriamente detto o a un reciproco. Se sto descrivendo una scena cruenta e dico che
"quelli si ammazzano", posso riferirmi tanto a uno scannamento reciproco (ammazzami tu che t'ammazzo io) quanto a un suicidio di massa (ognun per sé e Dio per tutti), laddove in inglese - credo, ma potrei sbagliarmi - dovrei distinguere tra
kill themselves e
kill each other (è una lingua superiore, c'è poco da fare!

). Nelle forme singolari, invece, il dubbio non sussiste per ragioni di contabilità, come già detto.
Da come Lei aveva formulato il Suo dubbio, mi era parso che si riferisse alla valenza reciproca del riflessivo (e ci ho azzeccato, a giudicare dalla Sua soddisfazione). Mi accorgo però di aver "toppato": il valore di reciprocità
dei clitici ci, vi e
si in
ci parliamo (parliamo
tra di noi),
vi parlate (parlate
tra di voi) e
si parlano (parlano
tra di loro) è assodato, ma la loro mera presenza non autorizzerebbe comunque a parlare di riflessivo, visto che
parlare è verbo intransitivo (a parte casi specifici come
parlare una lingua): infatti l'esempio riportato correttamente dal Treccani (corretto per illustrare il riflessivo reciproco, ma tirato in ballo a sproposito da me) è costruito col transitivissimo
odiare. L'interpretazione alternativa di
ci parliamo, ecc. sarebbe dunque
parliamo a noi stessi (complemento di termine), ed è applicabile (retoricamente, schizofrenicamente o
marzullianamente) a tutte le persone, comprese le singolari.
Inviato: dom, 21 set 2014 13:50
di Ivan92
Ma soltanto appurando la schizofrenia d'una persona possiamo riconoscere l'esistenza di forme quali mi parlo, ti parli, si parla. Insomma, in contesti normali, non m'è mai parso di sentir nulla di tutto ciò! Se sono teoricamente possibili, sono altresí pressoché inesistenti.
Inviato: dom, 21 set 2014 15:40
di Infarinato
Animo Grato ha scritto:Mi accorgo però di aver "toppato": il valore di reciprocità
dei clitici ci, vi e
si in
ci parliamo (parliamo
tra di noi),
vi parlate (parlate
tra di voi) e
si parlano (parlano
tra di loro) è assodato, ma la loro mera presenza non autorizzerebbe comunque a parlare di riflessivo, visto che
parlare è verbo intransitivo (a parte casi specifici come
parlare una lingua): infatti l'esempio riportato correttamente dal Treccani (corretto per illustrare il riflessivo reciproco, ma tirato in ballo a sproposito da me) è costruito col transitivissimo
odiare.
Nessun errore: il riflessivo reciproco può essere anche «indiretto». Si veda,
e.g.,
qui, §2.3.

Inviato: dom, 21 set 2014 20:39
di Animo Grato
Eppure a questo punto dovrei averlo imparato: faccio male a dubitare di me stesso... SONO INFALLIBILE!

Inviato: mer, 24 set 2014 15:51
di domna charola
Ivan92 ha scritto:Ma soltanto appurando la schizofrenia d'una persona possiamo riconoscere l'esistenza di forme quali
mi parlo, ti parli, si parla. Insomma, in contesti normali, non m'è mai parso di sentir nulla di tutto ciò! Se sono teoricamente possibili, sono altresí pressoché inesistenti.
Io userei "parlo tra me e me"; però c'è anche la locuzione "parlarsi addosso", popolaresca e colloquiale, ma che rende l'idea di qualcuno che continua blablablabla senza riuscire a trattenersi.
Inviato: mer, 24 set 2014 17:15
di Ivan92
Anch'io, appunto per questo. Chi sarebbe disposto a dire
mi parlo?
Inviato: mer, 24 set 2014 19:29
di PersOnLine
Certe mattine io mi parlo allo specchio, e penso che anche altri lo facciano: cosa c'è di sconvolgente?
Inviato: mer, 24 set 2014 20:14
di Scilens
Questo è consolante, perché mi parlo anch'io. Non solo, litigo con me e mi do anche di bischero. Esitavo a dirlo per non sembrare troppo da manicomio.
Inviato: mer, 24 set 2014 22:05
di Marco1971
Mi parlo sembra anche a me alquanto marginale, però lo userei tranquillamente, e io
mi parlo spessissimo!

Inviato: gio, 25 set 2014 0:15
di PersOnLine
domna charola ha scritto:Ivan92 ha scritto:Ma soltanto appurando la schizofrenia d'una persona possiamo riconoscere l'esistenza di forme quali
mi parlo, ti parli, si parla. Insomma, in contesti normali, non m'è mai parso di sentir nulla di tutto ciò! Se sono teoricamente possibili, sono altresí pressoché inesistenti.
Io userei "parlo tra me e me"; però c'è anche la locuzione "parlarsi addosso", popolaresca e colloquiale, ma che rende l'idea di qualcuno che continua blablablabla senza riuscire a trattenersi.
Per il mio Devoto-Oli:
~
Parlarsi addosso, discorrere continuamente e con eccessivo compiacimento di sé.
Io invece l'ho sempre interpretato come riflessivo reciproco nel senso di due persone che animatamente discutono, coprendo l'uno con la voce il parlare dell'altro.