L'uso di 'j' nei nomi propri
Inviato: mer, 15 ott 2014 11:15
È in corso una discussione su Facebook su come debba scriversi il nome del fiume Roia, che sfocia nel mar Ligure.
Mi pare che in genere su carte e atlanti sia riportato con la 'i': Roia, tuttavia non è raro trovarlo scritto Roja, che credo fosse la versione prevalente fino a qualche decennio fa. In francese è Roya, e anche questa forma è attestata in italiano, probabilmente per imitazione della scrizione transalpina.
Un professore intervenuto nella discussione (di cui ometto il nome), pur ammettendo l'estraneità della 'j' rispetto al nostro alfabeto, ne difende l'impiego nei nomi propri (confortato in ciò dal sito della Treccani).
Insomma, continuare un uso "tradizionale" della j semi-consonante nei nomi propri o "modernizzare" equiparandoli ai nomi comuni, dove nessuno scriverebbe "jeri" al modo di Pirandello?
E a proposito di nomi propri, perché alcuni sembrano oscillare fra le due forme (Ionio/Jonio), in altri prevale decisamente la J (Jesi, Jesolo...), mentre Pistoja con la 'j' io non l'ho mai trovata?
Mi pare che in genere su carte e atlanti sia riportato con la 'i': Roia, tuttavia non è raro trovarlo scritto Roja, che credo fosse la versione prevalente fino a qualche decennio fa. In francese è Roya, e anche questa forma è attestata in italiano, probabilmente per imitazione della scrizione transalpina.
Un professore intervenuto nella discussione (di cui ometto il nome), pur ammettendo l'estraneità della 'j' rispetto al nostro alfabeto, ne difende l'impiego nei nomi propri (confortato in ciò dal sito della Treccani).
Insomma, continuare un uso "tradizionale" della j semi-consonante nei nomi propri o "modernizzare" equiparandoli ai nomi comuni, dove nessuno scriverebbe "jeri" al modo di Pirandello?
E a proposito di nomi propri, perché alcuni sembrano oscillare fra le due forme (Ionio/Jonio), in altri prevale decisamente la J (Jesi, Jesolo...), mentre Pistoja con la 'j' io non l'ho mai trovata?